Ci troviamo qui, questa notte, a partecipare a uno dei riti più sacri della nostra Setta, tramandato a noi fin dai tempi antichi, da branco a branco, da sacerdote a sacerdote. Si tratta della nostra più grande arma contro il giogo degli Antichi e le macchinazioni dei nostri malvagi progenitori: questa sacra cerimonia ci rende immuni alla loro perfidia. Il rito che ci apprestiamo a compiere fu creato con uno e un solo scopo: renderci un esercito unito e pronto a combattere. E noi lo siamo. Come un tempo i primi eroi della Spada scambiarono il loro sangue sotto lo sguardo della Luna, così noi oggi ci riuniamo sotto lo stesso cielo carico di tempesta. Secoli sono passati, ma la nostra volontà rimane immutata, oggi come allora. Ed è in questo spirito che verso per primo il mio sangue nella coppa.
Gloria alla Spada di Caino! Morte ai suoi nemici!
Gioite, fratelli miei, perché questa volta non festeggeremo soltanto il rafforzarsi dei nostri propositi.
Vedete tutti il vampiro inginocchiato in mezzo a noi? Questo schiavo ancora non ha diritto di parola, quindi sarò io a parlare per lui. L’ho chiamato schiavo, ma egli desidera essere libero. Per ore abbiamo testato la sua volontà, col fuoco e col ferro: egli si è dimostrato inflessibile. Più volte gli abbiamo ordinato di andarsene, di rinnegare il Sabbat, pena un’eternità di tormenti, eppure non ha mai ceduto: con la fiamma della fede negli occhi, ha sopportato. Ha accettato ogni tribolazione, ben sapendo che avrebbe potuto essere l’ultima della sua non vita. Alla fine, io l’ho reputato degno. L’ho ritenuto talmente degno da osare portarlo tra voi e ai piedi del nostro Ductus, a chiedere per mia voce di ricevere il sacramento che affranca dalla schiavitù agli Anziani e che rende nostri Fratelli. Questo giovane Ventrue supplica di entrare nel branco, e io porto qui il suo caso di fronte a voi, e chiedo formalmente al nostro Ductus di metterlo alla prova: se non lo troverà degno, che diventi il nostro banchetto della prossima notte. Egli è a conoscenza del rischio del suo fallimento, ma è determinato a tentare, a subire lo stesso trattamento di qualunque figlio della nostra Setta. Ho portato la pala, con cui ho dato sacramento a tutti i Neonati che hanno combattuto nel branco: ognuno di voi l’ha vista, la sua prima notte da vampiro. Ora anche lui la conoscerà. Terminato il rito, il piccolo Ventrue avrà l’onore di avere il suo cranio aperto da questa sacra vanga, per mano del Ductus, e verrà sepolto nella fossa che tutti voi scaverete per lui. Preghiamo il padre oscuro che sia abbastanza forte da sopportare.
Ora è il momento di dare il vostro contributo in sangue affinché il rito possa essere compiuto: tutti, meno colui che ancora non è niente per noi, affidino una parte di loro stessi alla coppa da cui berremo.
Gloria alla Spada di Caino! Morte ai suoi nemici!
Innalziamo il calice, nella stessa maniera in cui si è fatto nelle prime gloriose notti, in una tradizione che mai verrà meno. Per Caino, il nostro padre oscuro, il cui sangue scorre dentro di noi. Per il Vescovo che ci guida tutti verso la strada della vittoria. Per il venerato Reggente, nostra massima autorità in terra. Per tutti loro, noi brindiamo questa notte.
Gloria alla Spada di Caino! Morte ai suoi nemici!
VAULDERIE. Uno dei più antichi e sacri riti del Sabbat. Officiato da un Sacerdote, consiste nel far bere a tutti i presenti un miscuglio benedetto del sangue di ciascuno: la vitae così preparata crea un forte legame di coesione tra coloro che partecipano al rituale. Un altro dei vantaggi della Vaulderie è quello di rendere di fatto inefficaci altri legami di sangue.
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