Trama: Firenze, 1478. Valiano de’ Nieri discende da una delle più antiche e autorevoli famiglie di Arcani, uomini e donne dotati della facoltà di invocare la quinta essentia, il quinto elemento della natura, capace di combinarsi con gli altri quattro – aria, acqua, terra e fuoco – e di controllarne la forza. In pochi al mondo conoscono l’esistenza di tali dinastie millenarie. La Chiesa e i governi secolari la tengono nascosta persino alle loro gerarchie inferiori e si servono degli Arcani, ricambiandone i servigi con onori e ricchezze mentre ne sorvegliano attentamente l’operato. Il potere arcano è immenso, si tramanda attraverso il lignaggio del sangue e può sovvertire l’ordine del mondo: per questo la stessa Inquisizione ne protegge il segreto nel più spietato dei modi. Valiano era nato per essere un capo tra gli Arcani, ma ha rifiutato il suo dono e la primogenitura, ha lasciato tutto per inseguire il sogno di una vita normale, lavorando come apprendista liutaio. Quando però suo padre Bonconte muore in circostanze misteriose e l’amato fratello Angelo viene preso in ostaggio da chi invece avrebbe dovuto proteggerlo, Valiano non può più sottrarsi al suo destino. Il cugino Folco de’ Nieri sta scalando il potere all’interno della famiglia e, pur di realizzare la sua ambizione e liberarsi di qualunque controllo, è pronto a sfruttare una conoscenza proibita e potenzialmente devastante. Folco ha inoltre alleati temibili: creature possenti, nel cui corpo ricoperto da sinistri segni di morte convivono, imprigionati, un’anima umana e un elementale della natura. Solo Valiano può fermarlo, ma per riuscirci dovrà fare appello a tutto il suo coraggio, riscoprire uno a uno poteri e segreti rifiutati per anni, fronteggiare nemici e amici indimenticabili: dal mercenario Manente da Erto alla scaltra Selvaggia, dall’inquisitore Corso da Viterbo a mastro Johannes, che tra i primi si cimenta nell’arte della stampa…
La coppia. Valiano scappa da tanto, dalla sua famiglia e dal lascito del suo rango, sempre stato svogliato e indisciplinato, troppo poco, non abbastanza per i duri allenamenti e le responsabilità ricavati da tanto potere che lui rifiuta. Tuttavia quando il simulacro Manente da Erto riesce a scovarlo, non ha altra scelta, dovrà intraprendere un viaggio insieme a quest’ultimo, un ritorno a casa e dalla sua famiglia, che potrà non concludersi bene.
Durante il loro viaggio conosceranno un ragazzino, il quale di mestiere fa il ladro, poi però il nostro protagonista scoprirà la sua vera identità: è Selvaggia, una donna fragile e coraggiosa che si guadagna da vivere ingannando gli altri, ma con un gran cuore.
Selvaggia intreccerà il suo destino a quello degli altri due in modo del tutto casuale, non ha nessuno al mondo e finisce per fare sua la missione di Manente e Valiano. Leggeremo dell’evolversi del suo rapporto nei confronti di entrambi, rideremo della sua lingua lunga e ci commuoveremo per le sue dimostrazioni di coraggio e dolcezza. La nostra protagonista ha un fascino dato dal dolore di una vita segnata e dall’ingenuità della sua età ed è proprio per questo che Valiano se ne innamora, io credo che si identifichi in lei.
Assisteremo ai tentativi dell’Arcano nei suoi confronti… inutili, sarà, purtroppo, sempre fuori tempo, non riuscirà a palesare ciò che prova, forse perché passa dall’irritazione all’amore verso questa donna, scaltra e fragile, senza neppure accorgersene, tuttavia in modo troppo lento, per impattare sul cuore di lei orientato verso un certo simulacro. Il filo rosso, infatti, legherà Manente e Selvaggia, però quello che colpisce è l’amore di Valiano, così sconfinato e forte. Il nostro Arcano prova e trasmette le emozioni in modo vero e autentico, non ha filtri e il suo punto debole, la sua vigliaccheria, viene ben presto scalzato da tali caratteristiche. Il nostro protagonista è capace di anteporre il bene dell’altro al proprio, ed è proprio questo a far adorare tanto Valiano, infatti, egli cercherà di ricongiungere le strade dei due amanti, nonostante il dolore che gli provoca. Il suo cuore è nobile ha subito tanti lutti e tanto dolore, ma non smette di pulsare nel modo giusto, quello in grado di far donare agli altri più di quanto si possiede.
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Hai mai letto Hyperversum di Cecilia Randall? – Magari la coppia è un po’ troppo idilliaca, a mio parere, ma la trama è… parlo quattro lingue e in nessuna trovo le parole per dirlo! Incredibile, realistica, elaborata, colpi di scena e piccole frasi che ti fanno vedere perché nei secoli si sono costruite intere leggende… Nel secondo (il falco e il leone) mi è piaciuta una coppia secondaria, quella di Martewall e Brianna.
No non l’ho letto, paradossalmente è l’unico libro della Randall che mi manca, rimedierò appena possibile! Magari, così, parlerò della coppia che mi consigli:)
Sarei curiosa di sapere il tuo parere, buona lettura, allora 🙂