Sunrise Saga – Evoluzioni è un simpatico romanzo di fantascienza di Paolo Daolio che ho avuto modo di leggere.
Come al solito, prima di lanciarmi in analisi prolisse e noiose, vi posso subito dire che ha passato l’esame. L’idea che mi sono fatto del romanzo è che si tratta di un prodotto letterario godibile, e simpatico. È indicato a tutti coloro vogliono procurarsi un piccolo assaggio di fantascienza senza dover scontrarsi con mattoni che necessitano di una laurea in robotica o ingegneria aerospaziale dei motori a curvatura per capirci qualcosa.
Due ragazzi, Jeremy e JJ, si ritrovano invischiati in una avventura imprevedibile che li porterà a seguire le orme del padre del primo, scomparso tempo addietro, e a scoprire che non tutto quello che danno per scontato è ciò che sembra. I due amici dovranno fare i conti con mutanti dai poteri psichici, con i propri demoni interiori e quasi sempre con la polizia, più attrezzata e potente di ogni altra forza in gioco. In ultimo, ma non per importanza, si troveranno a fronteggiare Has, il fratello maggiore di Jeremy, che da poliziotto di zona, farà della cattura del fratello (e di riflesso anche del padre) la sua ragione di vita. Non mancheranno ovviamente personaggi che parteciperanno a vario titolo nella vicenda, ma vi rimando all’apposita sezione della recensione per evitare di rivelare troppo sulla trama.
Si parlava, qualche rigo più su, di fantascienza. Non vi ho detto che si tratta di quella branca che viene identificata con il termine “post-apocalittico”. I nostri ragazzi vivono con tantissima altra gente nel non meglio identificato “Livello 6”. Si tratta di una vastissima area sotterranea che contiene diverse migliaia di persone. Al centro del livello si può ammirare la Torre Centrale, l’unico edificio che raggiunge il soffitto dell’enorme volta e che funge da accesso ai livelli inferiori (esiste sicuramente almeno il settimo) ed ai livelli superiori. il livello è pervaso da gas particolari che conducono energia per tutti gli apparecchi tecnologici, forniscono luce e svolgono chissà quali altre funzioni. Come è ovvio aspettarsi, il Livello 5 sarà la meta dei nostri protagonisti. Un posto mitico dove si vive sicuramente meglio rispetto a quella landa desolata, semi desertica e coperta di macerie che è il Livello 6. La tecnologia è pervasiva, nonostante la povertà e la situazione socio economica disastrosa. I due ragazzi sono degli esperti hacker, possiedono un apposito dispositivo da polso che permette loro di riprogrammare droidi, infiltrarsi nei computer della polizia e tantissime altre cose simpatiche ed utili. Tra le altre cose ritroviamo pistole al plasma, skateboard volanti, kit medici miracolosi e impianti bionici di ogni tipo.
I personaggi coinvolti non sono molti ed è semplice tenerne traccia durante la lettura. Ovviamente i due protagonisti ed Has, l’antagonista, sono quelli meglio definiti. Si riesce a comprendere il loro carattere e riuscire a prevedere come potrebbero agire. Altri invece sono solo abbozzati e servono al loro scopo, senza però aprire sottotrame legate ai comprimari.
Jeremy. In un mondo dove tutti possiedono un nome che è un codice alfanumerico di identificazione, lui è l’unico ad essere chiamato alla vecchia maniera. Suo padre ha pensato bene di mandare in tilt i computer di controllo affidandogli un nome che non riescono a gestire come si deve. È un ragazzo determinato e coraggioso, ovviamente incosciente, che farà della ricerca di suo padre la sua missione. Durante l’avventura non cambierà poi molto, ma parti del suo carattere impulsivo saranno mitigate dalle disavventure mentre, di contro, sarà disposto a compiere gesti sempre più estremi per difendere le persone a cui tiene.
T71-JOJ34, altrimenti detto JJ. L’amico del cuore di Jeremy. È più bravo di lui quando si tratta di hackerare qualunque cosa ma è coraggioso la metà e risoluto solo un quarto. Ha sempre bisogno della spinta dell’amico per compiere azioni che, sebbene nelle sue capacità, lo spaventano a morte. Hai i suoi problemi e se li porta dietro. Solo nel finale prenderà coscienza di sé in maniera più marcata riuscendo a sconfiggere i suoi demoni… forse.
F55-HAS01, detto brevemente Has. Il fratello di Jeremy. Poliziotto esaltato e drogato di pillole Alpha. È assetato di potere ed il suo scopo è quello di far carriera nella polizia. Non brilla per intelligenza, ma ha talvolta dei guizzi geniali che metteranno in difficoltà Jeremy. Nelle prime battute del libro rimane gravemente ferito da una bomba del fratello e perderà un braccio e l’occhio. Le parti mancanti saranno sostituite da componenti bionici, rendendolo più forte e prestante, ma riducendo la sua empatia, segnando in un certo modo il suo percorso. Non dico altro per evitare spoiler.
T00-REX66, detto Rex. Il capo della polizia che intorterà per bene il povero Has, accompagnandolo sul viale del suo destino. Hai i suoi scopi che esulano dai compiti di polizia. Ammetto di averlo odiato più di Has. Mentre il fratellone di Jeremy aveva i suoi motivi personali, Rex sembra essere solo un approfittatore che ha una marea di secondi fini.
F00-XMM01, detto F1. Lo zione di Jeremy. Fratello di suo padre e brillante meccanico. È la figura paterna che a Jeremy manca, visto che suo padre non si trova. Aiuterà i ragazzi fino alla fine, ma non è immune ai segreti. Il primo tra tutti è il suo lavoro al fianco del fratello nel progetto ALIS.
ALIS. L’ho lasciata per ultima perché, anche se ho finito il libro, rappresenta un mistero. È una ragazzina, ma è anche un droide. Viene definita come il droide più avanzato di tutti i tempi. Qualcuno dirà che è qualcosa che sta nel mezzo tra un droide ed una bambina. Possiede poteri immensi, tutti frutto del genio del padre di Jeremy che l’ha costruita. Molto simpatico il fatto che, per una buona metà delle scene, non sarà altro che una bambola silenziosa e sorridente, visto che è disattivata.
Lo stile del romanzo è definibile con il termine “incalzante”. C’è poco tempo per fermarsi a riflettere e le azioni si susseguono ad un buon ritmo. Vengono seguiti moltissimi personaggi: i due ragazzi, lo zio, Has, un paio di comparse ed il lettore ha sempre tutto sotto controllo visto il suo punto di vista a 360°. Come piace a me.
Non mancano pecche in questo settore, purtroppo. Talvolta questo voler dare una visione completa, si riflette in salti di punti di vista abbastanza repentini ma devo ammettere, mai troppo confusionari. In ogni momento della lettura sarei riuscito a dire chi stesse dicendo (o pensando) quello che leggevo. Un altro punto dolente sono le spiegazioni poste qui e lì nello svolgimento dell’azione. Mi rendo conto che spesso non vi era altro modo per fornire al lettore le informazioni necessarie per capire come funziona il mondo, ma in un paio di punti avrei preferito non dover spezzare l’azione. Ripeto però che, a parte queste interruzioni, il tutto si svolge in maniera fluida e scorrevole.
Ci sono punti in cui avrei gradito qualche spiegazione tecnica in più, ma mi rendo conto che il target del romanzo è dieci anni più indietro rispetto alla mia età e quindi va bene così. Tanto per fare un esempio su questo punto, mi sovviene la storia del “gas rosso”. Si tratta di un gas che la polizia rilascia in determinate zone per impedire alle persone di curiosare. È velenoso sia per gli uomini che per gli apparati tecnologici, ma non ha nome. Tutti lo identificano come “gas rosso” anche il capitano della polizia. Quello che può sembrare quindi un particolare molto approssimato è invece un modo per evitare di caricare il lettore di informazioni quasi inutile.
In ultimo, devo segnalare che ho beccato qualche refuso qua e là, ma molto raramente e nulla che non potesse tranquillamente passare inosservata.
In definitiva, come detto all’inizio, il romanzo è godibile e simpatico. C’è molta fantascienza ma tutta al livello elementare e di istantanea comprensione.
La mia versione kindle non mi permette di contare le pagine, ma Amazon
mi viene in aiuto dicendomi che la versione con copertina flessibile si attesta sulle 390 pagine. Non è lunghissimo, ma non è nemmeno breve. Rappresenta però una lettura leggera, proprio grazie allo stile rapido.
Mi sento di consigliarlo maggiormente ai ragazzi anche se qualcuno più grandicello potrebbe trovarlo ugualmente interessante. Lo sconsiglio invece a chi odia profondamente la fantascienza. Sebbene, come detto più volte, è molto facile orientarsi, se proprio odiate i robot ed i computer, evitate di farvi del male.
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