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Revolution di Antonio Lanzetta

Il libro che sto per presentarvi è “Revolution” di Antonio Lanzetta

Prima di passare ad analizzare il romanzo, ecco a voi alcune righe estrapolate per voi e la sinossi.

Le macchine aprirono il fuoco, bagliori arancioni riempirono i tunnel e raffiche di piombo mutilarono il buio. Il ruggito delle armi faceva sanguinare le orecchie. Vide i proiettili tracciare scie di fumo nell’aria, li sentiva rimbalzare contro le pareti e perdersi nel corridoio. Un robot crollò, trafitto dal fuoco amico, la testa staccata via dalle spalle.

Lewis lanciò uno sguardo alla parete, osservò i mattoni ricoperti di muffa, la curvatura ad arco e poi iniziò a correre. Balzò sopra la carcassa di un androide, affondò gli scarponi nel muro e percorse alcuni passi così, in bilico, volteggiando sopra le teste dei nemici. Le spade vorticarono, le lame affondarono nel metallo, tranciarono arti in scie di fuoco.

Sinossi

A Sue Lin non sembra vero: ha appena ricevuto la Convocazione!Revolution - Recensione - Lande Incantate
Siamo sulla Terra, anno 2233, e l’umanità, che vive nell’ultima città del pianeta, è spaccata in due: da una parte gli asserviti, relegati nel ghetto e abbandonati al degrado, costretti a lavorare come schiavi per mantenere i cittadini, che vivono aldilà delle mura una vita di lusso sfrenato e ipertecnologico, sotto la direzione del Presidente Jons. Per poter diventare cittadini bisogna ricevere la rarissima convocazione e Sue, una delle tante ragazze del ghetto, ne sta stringendo una tra le mani.
Sembra una fortuna incredibile, ma Sue non ha fatto i conti con il Destino che le farà sì perdere la sua grande opportunità, ma la costringerà a lottare per poter finalmente decidere le sorti della propria vita.
In quest’adrenalinica avventura che non vedrà un attimo di sosta e che la costringerà a rischiare la sua vita e quella di tutti quelli che ama, Sue sarà accompagnata da un variegato gruppo di alleati, tra cui Kain, una misteriosa sentinella che arriva dal passato e che sembra comparsa all’improvviso per combattere al suo fianco.
Sue imparerà allora a capire che nel suo mondo non è tutto come sembra e che forse, con le sue gesta, potrà rivoluzionare il futuro dell’intero Pianeta Terra.

Giudizio sull’opera: il libro non mi è dispiaciuto, ha un ritmo incalzante ed è ben scritto. Lo snodarsi della trama, tuttavia, non mi ha del tutto convinta.

Personaggi

Kain Lewis

Il viso era segnato da cicatrici mal ricucite su zigomi e fronte, il setto nasale era storto e ammaccato. Aveva un aspetto terribile, i lineamenti induriti, eppure non dimostrava che qualche anno in più di lei. Sue rabbrividì, c’era qualcosa nei suoi occhi scuri, una luce che la turbava. Fredda determinazione infettata dalla follia.
Perché li stava aiutando?

Il miglior personaggio della storia. Un’ombra per intere vite, addestrato e paziente. La guardia del corpo di Sue e molto altro. Secondo me è il vero protagonista del libro. Vengono descritti la sua vita ed il suo passato e si conoscono più aspetti di ogni altro personaggio.

Sue Lin
Sue è la protagonista della storia, esplosiva, caparbia e altruista. Il vero eroe quello caratterizzato dalle paure e dalle diversità. Mi piace questa ragazza che tira fuori le unghie e non si arrende.

Tyler
Tyler è dolce e coraggioso, insomma il bravo ragazzo della porta accanto, pronto a fare la scelta giusta sempre.
A me non è piaciuto perché secondo me, nel mondo creato dall’autore stona, troppo perfetto. Tyler è un orfano, costretto a lavorare e spaccarsi la schiena. E lui non è neanche un po’ arrabbiato con il mondo, anzi è pronto a sacrificarsi, un vero paladino.

Kim Park

Kim Park, un tipo strano, pelle e ossa. Aveva lasciato la casa della Signora Hwong prima dei quattordici anni. Non come loro che erano rimasti per aiutare. Ricordò d’averlo incontrato qualche settimana prima in un vicolo a sud degli stabilimenti. Viveva nel quartiere degli zar, una delle zone più malfamate del ghetto, e si guadagnava da vivere come surfer nel traffico dei dati digitali.

Ecco la prima descrizione che si ha di Kim, e sì, anche con i suoi difetti, a questo personaggio mi ci sono affezionata, forse più di tutti gli altri.
Piegato dal destino, sopraffatto dal ghetto, ma dal cuore nobile, tanto da far tenerezza.

Il presidente Jons
Il super cattivo, dall’anima nera, questo personaggio convince. Vengono mostrate le sue motivazioni e sue macchinazioni. È un pazzo sadico: mi piace!. Tuttavia perché non uccide Dubrovski anche se ha diverse occasioni?

Giudizio sullo stile

Stile incalzante e dinamico, le scene mostrate e non raccontate, la dovizia di particolari, gli aspetti curati.
Senz’altro lo stile è il punto forte di questo libro, è ricco, immediato.Tuttavia alcune volte il modo di procedere è troppo veloce. Il lettore ha la sensazione di immergersi in diversi immagini, flash continui e talvolta non si riesce a seguire in pieno ciò che si sta leggendo.
Mi piace comunque lo stile dell’autore, nelle descrizioni, nel modo di dispensare dettagli. Mi è piaciuto anche il modo in cui racconta del passato di alcuni personaggi.
A mio parere, nella seconda parte del libro ci sono un po’ troppe visioni introspettive, pur lasciando inalterato il ritmo della narrazione, ha comunque un effetto “di battuta di arresto”.

Giudizio sulla trama

Il mio parere personale sulla trama è un po’ altalenante. Mi piace il suo sviluppo e il ritmo senza dubbio incalzante. I colpi di scena sono ben congegnati e ben resi. Il ruolo del presidente John nelle sorti dell’umanità è un aspetto che mi è davvero piaciuto.
Tuttavia quando leggo dei passaggi ho la sensazione di vedere nella struttura di questo libro qualcosa di già fin troppo noto e molto ben riuscito. Alcuni episodi, espedienti, anche azioni mi sembrano un incrocio di Matrix e Star Wars. Un bel incrocio, ma purtroppo stona con uno romanzo che poteva essere molto di più.
Io penso che l’autore non si sia accorto di essersi fatto influenzare… capita di identificarsi con i propri personaggi preferiti e implicitamente scrivere di loro. Sto parlando di un autore emergente e per tale motivo perdonabile.
Un altro appunto doveroso: dal modo di eludere che ha lo scrittore, dai sottintesi che lascia trasparire si intuiscono altri aspetti, altre sotto-trame che alla fine non si sviluppano, lasciandoti con un pugno di mosche.

Conclusioni

Consiglio la lettura del libro, perché è ben scritto, autoconclusivo, pieno di ritmo. Ho solo qualche remora per quanto riguarda i lettori molto attenti. Qualcuno potrebbe storcere il naso per alcune sfumature del libro prese in prestito altrove.

(490)

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Lissa

secondo nome Stachanov, non riesce a stare con le mani in mano, ogni minuto in cui non si è impegnati in qualche attività è un minuto perso! Le piace dialogare con le persone e cerca di avere pochi pregiudizi, non sempre le riesce… soprattutto quando le demoliscono i suoi libri fantasy preferiti. Passione e hobby unico lettura di libri, ovviamente, fantasy, ha provato anche altri generi con scarso risultato, sempre alla ricerca di qualche nuova bella saga da scoprire, insomma, leggere è l’unica cosa che non si stancherebbe mai di fare.

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