Oggi parliamo di un buon primo lavoro di Elisa Vergnaghi. Un racconto molto particolare.
Una giovane dagli occhi ‘stellati’, una volpe trasformista ed un ronzino fedele si ritrovano ad affrontare strane avventure attraverso paesi surreali per rispondere ad una domanda: perché la ragazza sta lentamente sbiadendo?
Questo libro è un viaggio onirico nelle fantasie di una scrittrice, che racconta più verità di quanto si ci aspetti. Ci sono idee, paure, ambizioni, sogni e libri non conclusi della nostra autrice.
Ho trovato il racconto molto personale. Credo che l’autrice ci abbia messo una bella fetta di se stessa nella storia.
Lo stile è molto semplice e ogni personaggio appare sulla scena con un magico “puff”. La nostra protagonista e i suoi amici intraprendono un viaggio spostandosi da un mondo ad un altro senza che ci sia bisogno di mantenere un filo conduttore fra le varie avventure che loro compiono. Se vogliamo, questo è sia un pregio che un difetto del racconto: mi è piaciuta l’idea di essere catapultati in scenari molto diversi tra loro, tuttavia la protagonista compie solo un viaggio, non un percorso. Come poi essa riesca a districarsi dai vari pericoli l’ho trovato molto semplicistico.
Tutto nel racconto ha un perchè ed è spiegato prima dell’ultima pagina, aspetto che ho molto apprezzato.
I personaggi sono solo funzionali alla storia, in generale gli animali parlanti non sono coloro che si conquistano più facilmente la mia simpatia.
In generale questo racconto mi è piaciuto, è una bella idea, particolare. Sul finale c’è il vero colpo di genio, un piccolo aspetto che mi ha fatto chiudere il romanzo con un sorriso.
Cosa non ho apprezzato? Forse l’unica risposta è che è un racconto, una storia ad effetto, dura troppo poco per affezionartici davvero.
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