“Sei sicura che non ti stiano mentendo?”
Quando il volo 121 della Freedom Airlines precipita nell’oceano Pacifico, nessuno si aspetta che ci siano dei superstiti. Così, la notizia di una giovane donna ritrovata a galleggiare tra i rottami dell’aereo, praticamente illesa, fa il giro del mondo. Nessuno sa spiegarsi come possa essere sopravvissuta… tantomeno lei. La sua mente è una tabula rasa: non ricorda il proprio nome né nessun avvenimento della sua vita, e non sa cosa ci facesse su quel volo. Le sue impronte digitali e il suo DNA non si trovano in alcun database, nessuno ha denunciato la sua scomparsa. Intrappolata in un mondo che non riconosce, con delle abilità che non è in grado di comprendere e ossessionata da una minaccia che è solo un’eco nella sua testa, la misteriosa ragazza si sforza di rimettere insieme i pezzi del proprio passato e scoprire chi è veramente. Ma a ogni indizio seguono nuove domande, e il tempo per trovare le risposte è sempre meno. La sua unica speranza è un ragazzo affascinante, che sostiene di conoscerla da prima dell’incidente e di averla aiutata a fuggire da un esperimento top secret. Ma lei di chi può fidarsi davvero?
È uscito da pochissimo Violet, il primo volume della trilogia Unremembered, di Jessica Brody. Pubblicato dalla Fanucci, potete acquistarlo su Amazon sia in e-book che in copertina rigida e vi assicuro che ne vale realmente la pena.
Avete presente quando un libro vi cattura dalla sinossi e desiderate leggerlo sapendo già che non vi deluderà? Ecco, questa è la sensazione che mi ha accompagnato durante tutta la lettura di questo fantastico libro. Già avevo mostrato il mio entusiasmo quando vi avevo annunciato la pubblicazione in Italia ma adesso posso dirvelo con certezza: l’inizio di questa saga è meraviglioso. Avvincente, originale e interessante, Jessica Brody parte da un’idea brillante e la sviluppa in maniera egregia, senza smorzare il tono e il ritmo dell’avventura.
Tutto inizia con il ritrovamento di una ragazza tra i rottami di un aereo, sopravvissuta a un terribile incidente. Ma chi è davvero quella ragazza? Da dove viene? Come ha fatto a salvarsi? Tanti interrogativi, nessuna risposta, almeno per una buona parte del libro. Come vi ho già detto, l’idea alla base del romanzo è davvero intrigante e sicuramente non smetterete di fare ipotesi man mano che andrete avanti con la lettura.
A quanto pare Violet non ricorda assolutamente nulla della sua vita ed è completamente spaesata nel vivere la sua quotidianità. Non riusciamo ad avere un quadro completo a 360° dell’ambiente e delle persone che si muovono in questo mondo soprattutto perché il libro è scritto in prima persona dal punto di vista di Violet, quindi vediamo, sentiamo e giudichiamo tutto dagli occhi della protagonista. E provate effettivamente a mettervi nei suoi panni: senza ricordi, senza conoscere il significato delle parole più comuni, senza riuscire a capire le battute. Pensate a quante situazioni ridicole e surreali potrebbero capitarvi. Beh in verità qualcuna riuscirete a viverla proprio dagli occhi di Violet, che impara nuovamente a conoscere il mondo, un ambiente a lei per nulla familiare. La caratterizzazione introspettiva è ben resa e ci permette di conoscere Violet sotto ogni punto di vista e, tramite lei, riusciamo ad avere piccole informazioni sugli altri personaggi e sugli eventi. Mi riesce difficile dirvi altro senza correre il rischio di farmi sfuggire qualche spoiler, perciò dovrete accontentarvi del mio giudizio totalmente positivo sulla storia narrata.
Non manca, come avrete sicuramente capito, l’elemento classico dei libri young adult: la storia d’amore. Essa è un po’ il nocciolo che smuove le vicende ma la storia non si limita a questo, non vi preoccupate. C’è molto altro da scoprire e, per fortuna, tanto ci viene rivelato, a piccole dosi. Essendo il primo libro di una trilogia avevo un po’ il timore di rimanere a bocca asciutta e con mille interrogativi; qualcuno resta, altri trovano risposta e posso dire di essere soddisfatta. Il finale non è aperto ma non è nemmeno totalmente chiuso: è la base della storia del secondo volume che scommetto non deluderà le aspettative di chi ha tanto apprezzato il primo capitolo.
Ho evitato appositamente di nominare i personaggi perché voglio lasciarvi la sorpresa di capire il ruolo di ognuno di loro nelle vicende che riguardano Violet.
Lo stile è sicuramente il fiore all’occhiello del romanzo. Incisivo, chiaro, diretto e coinvolgente. Quando un libro è scritto bene lo notate subito, fin dalla prima pagina. Con Violet vi sembra di essere sempre in mezzo all’azione, di viverla. Forse la scrittura in prima persona è limitante in quanto non ci permette di scoprire più a fondo gli altri personaggi, rimanendo concentrati tutto il tempo su un solo e unico protagonista. Jessica Brody è riuscita a mantenere la narrazione fluida senza snaturare Violet e la sua caratterizzazione. Il personaggio che ha costruito è coerente nelle sue azioni e reazioni dall’inizio alla fine.
Se vi piace il genere e vi intriga la sinossi penso dobbiate ascoltare il vostro istinto e concedervi la lettura di Violet, ma se siete indecisi potreste provare a dare una possibilità di lettura a questo romanzo, secondo me non ne rimarrete delusi. Per me è promosso a pieni voti!
(835)