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Recensione “Tre lacrime d’oro” di Daisy Franchetto

Recensione “Tre lacrime d’oro” di Daisy Franchetto

Tre lacrime d’oro” è il terzo, e conclusivo, volume della trilogia onirica “Io sono Lunar“, creata da Daisy Franchetto e edita da Dark Zone Edizioni. Il libro chiude le avventure di Lunar, iniziate in “Dodici porte” (articolo qua) e proseguite in “Sei pietre bianche” (articolo qua), la cui lettura è fondamentale per meglio comprendere situazioni e personaggi del romanzo. I tre libri sono disponibili in cartaceo e ebook.

Tre lacrime d'oro - Lande Incantate

Qualcuno è tornato a vivere su Prima Stella d’Incanto, la Dimensione distrutta. Inquietanti rapimenti coinvolgono tutto l’Ovoide. Il tempo dell’attesa è finito, Lunar vuole tornare alla Vita, ma per farlo dovrà affrontare la Morte. È lei a custodire Sinbad, è lei il mistero più grande.

Due storie si intrecciano e attendono il momento dell’incontro. È l’ultima avventura, la chiusura di una vicenda intensa, la fine e l’inizio delle Vita. Lunar lascia i Cieli Razionali in compagnia di Sky, lo Spirito Guida. Ha deciso di riportare in vita Sinbad che si trova nella Terra dei Morti. Per farlo dovrà cercare un misterioso libro, depositario di un sapere assoluto. Carte dal significato oscuro la guideranno lungo i dedali di un Labirinto che si rivelerà essere molto altro. Ma Lunar è inseguita, come tutti i Nativi di Prima Stella d’Incanto è braccata. Qualcuno è interessato ai poteri degli abitanti della Dimensione distrutta e, in particolare, ad Agav, regina di Prima Stella d’Incanto e amica di Lunar. Agav non è più ciò che molti ricordano.
Nulla è come appare in questa storia che si muove su piani fantastici, onirici, psichici.

TRAMA:

Siamo all’ultimo capitolo delle avventure di Lunar tra le dimensioni. Come spesso accade, il terzo volume è quello più epico, battagliero, persino apocalittico da un certo punto di vista, segna una fine netta e un nuovo inizio, sia per Lunar che per le dimensioni dell’ovoide. Suo fratello, Arghento, ha stretto un patto con le streghe di Tukana e adesso si fa chiamare il Sovrano; corrotto, si inoltra in un sentiero oscuro, che lo porta a mettere in pericolo l’esistenza di tutte le dimensioni. Lunar cerca di fermarlo, e anche di salvarlo, e nel frattempo prova a riportare in vita Sinbad, il suo amato, scomparso alla fine di “Sei pietre bianche”.

Lunar adesso è cresciuta, ha imparato a stringere i denti e cerca di andare avanti comunque, nonostante tutto. Eppure non si arrende, continua a lottare per il suo popolo prigioniero e disperso, per le dimensioni e per tutti i suoi amici che le abitano, e ovviamente per Sinbad. Perché (forse) c’è una possibilità di salvarlo. Forse c’è un modo per abbracciarsi un’ultima volta. Una speranza sottile a cui Lunar si aggrappa, con coraggio e dedizione, ma mai con egoismo, mai mettendo prima la sua felicità della salvezza dei mondi. E chissà quanto deve esserle costato un simile altruismo! “Tre lacrime d’oro“è quindi un romanzo movimentato, dove fanno da padrone avventura e azione, molto più che nei romanzi precedenti, che erano di scoperta (di sé, nel caso di Lunar, e delle proprie capacità, della propria dimensione, della storia dei mondi).
PERSONAGGI:
In “Tre lacrime d’oro” rivediamo vecchi amici, come Sky, il guardiano di Lunar, fedelissimo amico e compagno di vita, e poi Nabis e Odilon, con i loro poteri, e le sorelle Altea e Solog, Ci sono anche nuovi personaggi, come Spiral e Agav, e i Mutanti creati dal Sovrano, come Testa d’Ape, Testa di Rettile ecc. Un calderone di personaggi, situazioni e ambientazioni a dir poco esplosivo, che terrà il lettore incollato fino alla fine. Ottima anche la scelta di alternare i capitoli, seguendo sia Lunar e Sky che Spiral e Agav e, infine, il Sovrano e i Mutanti, in modo da avere una panoramica più completa su quanto sta accadendo nei vari mondi.
CONCLUDENDO:
Tre lacrime d’oro” rappresenta la fine di un viaggio, un percorso di crescita sia per Lunar che per le dimensioni, che adesso, con questo nuovo inizio a cui sono costrette, devono raggiungere un nuovo equilibrio. Un po’ come nel Ragnarok dei norreni, che non era una semplice apocalisse distruttiva, bensì la fine di un ciclo e l’inizio di uno nuovo. La vita continua. In ogni caso. Su Prima Stella d’Incanto e nelle altre dimensioni. L’autrice è brava a offrirci questo spaccato di vita, di tutte le creature e i personaggi che abbiamo incontrato lungo il cammino, dando loro la stessa dignità, lo stesso diritto a esistere. Il bene e il male si sono affrontati, la luce e l’ombra si sono scontrate, ma forse è più giusto dire che si sono toccate, palpate, mescolate e alla fine fuse assieme, perché raramente esistono in forma pura, il più delle volte, in ogni persona, creatura o situazione, c’è un po’ di entrambe, perché entrambe sono la vita. E la morte, che della vita è la fine, non spaventa più come un tempo, perché è anche un inizio.
Con “Tre lacrime d’oro” si conclude l’epopea di Lunar, di Sky, Sinbad e di tutti i loro amici. Qualcuno ricompare, dai romanzi precedenti, di altri già conosciamo il destino. Se “Dodici porte” era l’inizio del percorso di crescita di Lunar, il momento in cui ha saputo ritrovare se stessa dopo lo sbandamento e il trauma, e se “Sei pietre bianche” era il momento in cui ha acquisito consapevolezza di sé, adesso in “Tre lacrime d’oro” è il momento di dimostrare che tutto quel cammino percorso ha avuto in senso, che le perdite, la sofferenza e il lutto sono serviti a qualcosa. Forse a evitarlo ad altri. E allora, con lo spirito di generosità che gli è proprio, Lunar si imbarca in un’ultima avventura, per salvare l’Ovoide e tutti i suoi abitanti. L’epica conclusione di “Io sono Lunar” vi strapperà (ben più di) tre lacrime d’oro.

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1 Comment

  1. avatar Sara ha detto:

    Grazie dei consigli 🙂

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