“Agli dei non piace quella roba” disse il barista”. “A volte ci capita, quando qualcuno beve un po’ troppo. Speculazioni cosmiche sull’esistenza o meno degli dei. E un istante dopo un fulmine trapassa il tetto con un biglietto attaccato che dice ‘Sì, esistiamo’ e c’è un paio di sandali che fumano. Cose del genere tolgono tutto l’interesse alle speculazioni metafisiche.”
“Tartarughe divine”, scritto da Terry Pratchett nel 1992, è il tredicesimo libro della cosiddetta “Saga del Mondo Disco”. Sebbene sia un romanzo comico “Tartarughe divine” compie una profonda riflessione sulla fede, la compassione e la religione organizzata, narrando l’improbabile ascesa dell’ottavo profeta della religione omniana.
Sir Terence David John “Terry” Pratchett, nato nel 1948, è uno scrittore britannico di libri fantasy e comici. E’ noto soprattutto per la cosiddetta “Saga del Mondo Disco”, composta da oltre quaranta volumi e iniziata da Pratchett già nel 1983 con il romanzo “Il colore della magia”. Pratchett ha venduto oltre 85 milioni di copie in 37 lingue diverse ed è stato insignito del titolo di Cavaliere per meriti letterari nel 2009. Ha vinto il World Fantasy Award for Life Achievement nel 2010.
Lo scrittore inglese interpreta il fantasy come uno strumento per esplorare il mondo da diverse prospettive ed, in passato, ha criticato aspramente coloro che hanno denigrato questo genere letterario definendolo “la più antica forma di narrazione”. Gli scrittori che più hanno influenzato lo stile e le tematiche affrontate da Pratchett sono Isaac Asimov, Arthur C. Clarke, P.G. Wodehouse, Tom Sharpe, Jerome K. Jerome, Roy Lewis, G. K. Chesterton e Mark Twain. Lo stile di Pratchett è molto particolare e caratterizzato da elementi che lo rendono “riconoscibile” ad una prima occhiata: l’uso di note a piè pagina, la mancanza di una netta divisione in capitoli e il costante riferimento umoristico alla storia ed alla cultura popolare del mondo reale.
Terry Prachett ha sposato la moglie Lyn nel 1968 ed insieme hanno avuto una figlia, Rhianna. Lo scrittore coltiva moltissimi interessi, tra cui la scienza naturale, l’astronomia ed il computer. Nel dicembre 2007 Prachett ha iniziato a mostrare i primi sintomi di una precoce forma di Alzheimer e, sebbene lo scrittore si sia inizialmente mostrato ottimista alla prospettiva di una possibile cura, nel 2009 ha espresso il desiderio di organizzare un “suicidio assistito”, prima che la malattia lo porti ad un punto di non ritorno.
La maggior parte delle religioni a cui aderiscono gli abitanti del Mondo Disco sono politeiste, ad eccezione del oppressivo ed imperialista culto di Om. Il dio Om, per portare a compimento la profezia che decreta la venuta al mondo dell’ottavo profeta della religione omniana, decide di assumere forma fisica. Si trova, tuttavia, intrappolato nella forma di una tartaruga: infatti, i seguaci di Om non sono più motivati da una vera fede nella loro divinità, ma unicamente da necessità ed interessi. Siccome gli dei del Mondo Disco ricavano il proprio potere dalla devozione del mortali, Om si ritrova abbandonato ed impotente.
A Kom, capitale dello stato di Omnia, il Dio appare ad un giovane monaco di nome Brutha. Brutha è noto ai suoi confratelli per la straordinaria memoria e forza fisica, ma anche per l’estrema stupidità. Om fatica moltissimo nel convincere il giovane della propria identità divina.
Brutha è scelto, proprio per via della sua grande memoria, da Vorbis, capo della Quisizione (un organizzazione che mira a punire infedeli ed eretici) per accompagnarlo ad un viaggio diplomatico ad Efebe. Qui il monaco conosce il filosofo Didactylos, il primo a sostenere che la terra sia sorretta da una gigantesca tartaruga, suo nipote Urn e il sergente Simony, un ribelle contrario alla religione. Se la grande memoria di Brutha favorisce inizialmente la conquista della città da parte degli Omniani, il monaco riesce anche a memorizzare i volumi della Grande Biblioteca di Efebe prima che essa sia bruciata e distrutta. Mentre cercano di scappare dalla battaglia su una piccola barca Brutha, Om e Vorbis, che sembra aver perso completamente la propria lucidità mentale, si risvegliano in un deserto. Qui il dio decaduto è terrorizzato dalle apparizioni dei “piccoli dei”, entità affamate di fede che sperano di aumentare la propria potenza. Per la prima volta Om si rende conto dell’importanza dei mortali per la sopravvivenza degli dei e inizia a preoccuparsi per loro.
Intanto, il Tiranno di Efebe sta stringendo alleanze con altri stati del continente per attaccare e sconfiggere Omnia una volta per tutte.
Vorbis riprende conoscenza, colpisce Brutha e ritorna ad Omnia, sostenendo di essere l’Ottavo Profeta ed assumendo il titolo di Cenobiarca. Vorbis condanna Brutha alla morte in quanto eretico, ma viene ucciso da Om tramite un astuto stratagemma. Brutha, però, non può riposare sugli allori: la città di Omnia rischia di essere rasa al suolo.
Brutha: è l’ottavo profeta dell’Omnianismo. E’ l’ultimo vero credente rimasto al culto di Om e quindi l’unico “candidabile” al ruolo di profeta. Deve la propria fede eccezionale alla nonna, una donna profondamente religiosa. Viene scelta da Vorbis per la sua memoria infallibile. Riformerà profondamente l’Omnianesimo.
Vorbis: capodellaQuisizione e uomo più temuto di Omnia, non è mai salito oltre la posizione relativamente minore di diacono. Vorbis è alto, completamente glabro e con un grande naso aquilino. Anche se incredibilmente devoto non ha mai sentito veramente la voce del dio Om.
Om: uno delle più potenti divinità del Mondo Disco e, come tutte le divinità, incredibilmente pigro. Om ha recentemente perso quasi tutto il proprio potere a causa della mancanza di fede dei mortali. Rappresentato dal culto di Om come un toro od un cigno.
Didactylos: il più importante filosofo di Efebe. Didactylos non si fa mai il bagno, vive in un barile e porta sempre con sé una lampada ad olio. E’ noto sopratutto per la teoria rivoluzionaria da lui sostenuta, secondo la quale la terra non gira intorno al sole, come insegna il culto di Om, ma è sorretta da un’enorme tartaruga (teoria su cui conserva grossi dubbi). E’ lo zio di Urn.
Sergente Simony: è un soldato omniano che disprezza la religione e sostiene la teoria della tartaruga. Simony inizialmente odia Brutha perché è un monaco ma stringe amicizia con Urn, nipote del filosofo Didactylos. Diventerà il capo della Quisizione.
Lu Tze: monaco della storia. Lu Tze osserva gli eventi e si assicura che la storia si sviluppi come deve essere, senza deviazioni. Lu Tze appare come un uomo anziano, sempre sorridente e la sua unica attività sembra quella di pulire e spazzare il pavimento.
Alcuni lettori hanno interpretato il romanzo “Tartarughe Divine” come una feroce critica alla religione organizzata, mentre altri, al contrario, vi hanno visto una difesa della spiritualità nei suoi aspetti più profondi. Resta il fatto che Pratchett integra un umorismo irresistibile con ricerche storiche approfondite, come le similitudini tra la figura del giovane monaco Brutha ed il filosofo cristiano San Tommaso d’Aquino o la morte di Vorbis che richiama quella del drammaturgo Eschilo. Forse la qualità più straordinaria di questo romanzo (e di tutta la Saga del Mondo Disco) è la grande originalità che pervade la trama, i dialoghi ed i personaggi: essi si discostano pesantemente dai troppi del fantasy e della cultura popolare, che Pratchett riesce sempre a superare con brillante ironia. I personaggi non sembrano creazioni letterarie ma hanno quel tocco, quei difetti e quei pregi, che li rende umani e che affascina il lettore.
“Tartarughe Divine” può anche essere letto come un vero e proprio romanzo di formazione, che segue Brutha non solo nel suo percorso da monaco novizio a Cenobiarca, ma anche nella sua evoluzione psicologica da strumento nelle mani altrui (della nonna, della religione, dei Vorbis) ad individuo pensante e indipendente (un filosofo), con abbastanza coraggio da contraddire una divinità.
Naturalmente non tutti i lettori possono apprezzare un romanzo (fantasy e non) il cui scopo principale è quello di dare un insegnamento morale e preferirebbero che Pratchett non salisse in cattedra, per così dire. Inoltre, i personaggi por essendo realistici ed interessanti sono privi del carisma della figure più caratteristiche del Mondo Disco (si pensi a Tata Ogg o a Lord Vetinari) e rischiano di risultare noiose ai fan dello scrittore britannico. Tuttavia, “Tartarughe Divine” è un ottimo romanzo che affronta argomenti filosofici complessi con grazia e leggerezza e che sicuramente verrà apprezzato dagli amanti del fantasy “fuori dagli schemi”.
Il Mondo Disco è l’ambientazione principale dei romanzi fantasy umoristici di Terry Pratchett. Il Mondo Disco è un pianeta piatto e leggermente convesso sorretto da quattro elefanti, a loro volta sorretti dalla tartaruga A’Tuin che nuota lentamente attraverso l’universo. Il Mondo Disco è, come la Terra di Mezzo di Tolkien, popolato da streghe, maghi, draghi ed altre creature fantastiche. Gli Umani rimangono la maggioranza di coloro che abitano nelle città, mentre le altre razze conservano una propria cultura e sono socialmente discriminate. Pur essendo simile alla Terra, il Mondo Disco è fortemente influenzato dalla magia e si fonda su leggi fisiche molto diverse da quelle del mondo reale. Il Mondo Disco, composto da quattro continenti, infatti, è sorretto dalle correnti magiche come il nostro mondo è sorretto dai campi elettromagnetici: la magia è descritta come una “assenza di realtà” esattamente come nella fisica il freddo è assenza di caldo. Proprio perché la realtà è così debole, nel Mondo Disco l’ambiente è “modellato” dalla fede e dalla convinzione delle persone: questo dà potere ad entità astratte come gli dei e come il Tristo Mietitore. La maggior parte dei romanzi di Terry Pratchett è ambientato in porzioni molto limitate del Mondo Disco: Lancre, Ankh-Morpork e il Klatch.
Il calendario del Mondo Disco è composto da 800 giorni, diviso in tredici mesi. Ogni mese è diviso in quattro settimane da otto giorni l’una.
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