Oggi vi parlerò del libro Rapita di Umberto Maggesi. Questa recensione sarà un po’ diversa dalle altre: infatti il libro è molto breve, quasi un racconto. È molto carino ma vorrei evitare di svelare troppo sulla trama. Procediamo per gradi… prima di tutto leggiamoci la sinossi.
La giovane Bessa si avventura nel ghetto per far visita all’amica Linnea, ma non fa più ritorno a casa. Le indagini vengono affidate all’umano capitano Montego e al goblin capitano Ves Rhodaan. Durante le indagini Montego viene a conoscenza di un intrigo fra la Sovrintendenza al Territorio e il Vicariato elfico, che tenta di ottenere nuove terre corrompendo i Consiglieri. Il comandante Verimhaar decide di rivolgersi alla magistratura e contatta l’irreprensibile giudice Delém Fortemano. Le indagini del magistrato vanno avanti e l’ufficiale umano è chiamato a testimoniare sui documenti in cui era entrato in possesso e le persone coinvolte.
Nel complesso ho trovato questo libro gradevole. La storia si sviluppa organicamente: i vari filoni sono ben organizzati e intrecciati strettamente. In ogni pagina c’è un nuovo tassello che va al suo posto.
Lo stile trasmette un senso di frenesia e di velocità che ti porta a leggere il romanzo rapidamente, senza fermarti. Ti ritrovi a seguire Montego approvando i suoi modi illeciti e la sua audacia. Il capitano ha un carattere un po’ aspro, ma è un uomo integro, leale ed un ottimo combattente. Avrei voluto che si parlasse un po’ di più delle sue cicatrici. Quando poi, per varie vicissitudini, è assegnato come guardia pro tempore al giudice Delém Fortemano, la storia inizia ad essere proprio interessante. I vari fronti su cui essi si sviluppa si aggrovigliano l’uno sull’altro e non sai ma cosa succederà ancora all’intrepido capitano.
La figura del Delém Fortemano mi piace molto: è forse il personaggio che più mi ha catturato. Vorrei che ci fossero più persone (o nani) come lui… rispettosi della legge e che non si piegano davanti ai potenti, un sognatore insomma! In più è un nano davvero saggio.
Mi sono piaciuti anche altri personaggi che occupano un ruolo più marginale, ad esempio il capitano Vulco che si conosce poco nel romanzo (peccato, scommetto che anche lui ha molto da raccontare) e Linnea, l’amica di Bessa, bellissima ragazza dalla storia molto triste.
L’aspetto che meno mi è piaciuto è la mancanza di dettagli, quasi sicuramente voluta ma che personalmente mi trasmette l’idea di “mancante”. Avrei voluto che gli avvenimenti venissero spiegati meglio: infatti anche gli aspetti del mondo dove si trovano i protagonisti sono accennati troppo brevemente. Come ho già detto la storia scorre bene e vuoi sempre sapere come continua, ma dopo aver terminato i libro sono rimasta un po’ delusa, poiché alcune cose sembrano messe nel romanzo un po’ a caso. Anche se non credo sia così, l’omissione di dettagli per rendere tutto più fluido può spesso portare questa controindicazione.
Se vi piacciono i gialli e non disprezzate gli elementi fantasy, questo romanzo fa per voi: vi porterà per un po’ lontano da tutto, alla ricerca di Bessa. Unico neo: scorre via velocemente, forse un po’ troppo per i miei gusti.
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