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Recensione: Il Mago di Oz di L. Frank Baum

«Lo so.» E con il pennacchio della coda il Leone si asciugò una lacrima. «Tu sapessi come sono infelice! Ma non riesco a vincermi: se sento odor di pericolo, il cuore comincia a battermi all’impazzata.»

«Forse hai un cuore malato» disse il Taglialegna.

«Chissà, può darsi.»

«In questo caso dovresti essere contento;» riprese il Taglialegna di Latta «se hai mal di cuore significa che un cuore ce l’hai. Io, invece, non potrei mai soffrire di quella malattia perché il cuore non ce l’ho.»

 

Il Mago di Oz” è un romanzo per bambini scritto da Lyman Frank Baum e pubblicato nel 1900: narra la storia di Dorothy: una bambina americana che, insieme al cane Toto viene trasportata da un ciclone nella magica terra di Oz. Dorothy dovrà chiedere aiuto al potente Mago di Oz per poter tornare a casa.

L’autore: L. Frank Baum

 Lyman Frank Baum - Lande Incantate Lyam Frank Baum fu uno scrittore statunitense, nato il 15 maggio del 1856 a Chittenango e deceduto il 6 maggio del 1919. Baum si dedicò quasi esclusivamente alla letteratura per l’infanzia e, nell’arco della propria vita, pubblicò oltre cinquantacinque romanzi.

Appassionato fin dall’infanzia di teatro e recitazione, nel 1980 si fece costruire dal padre un teatro a Richburg: qui, lo scrittore, si occupava sia della sceneggiatura che della recitazione delle parti principali. Tuttavia, poco dopo il matrimonio di Baum con Maud Gage, il teatro di Richburg venne distrutto in un incendio.

Trasferitosi in South Dakota, Baum aprì inizialmente il “Baum’s Baazar”, un negozio destinato a fallire pochi anni dopo. Successivamente si dedicò alla scrittura di editoriali su alcuni quotidiani locali. Quando i quotidiani fallirono nel 1891, Baum si trasferì a Chicago dove, tra le altre cose, svolse la professione di giornalista e successivamente di venditore porta a porta. Poté dedicarsi alla scrittura a tempo pieno solo nel 1997, quando pubblicò il libro per bambini “Mother Goose in Prose”.

Nel 1900 Baum pubblicò “Il Mago di Oz”. Il romanzo diventò rapidamente un bestseller e Baum, nell’arco della propria vita, scrisse tredici altri romanzi ambientati nel mondo di Oz. In”Il Mago di Oz” Baum cercò di distaccarsi moltissimo dalle fiabe tradizionali del mondo occidentale, come quelle di Hans Christian Andersen o dei Fratelli Grimm: evitò l’uso di personaggi ed ambientazioni stereotipate, inserì la violenza nella trama e si rifiutò di rappresentare storie d’amore. Inoltre, numerosi studiosi hanno interpretato “Il Mago di Oz” come un’acuta metafora economica.

Trama: viaggio nel mondo di Oz

Dorothy è una bambina che vive in Kansas, insieme agli zii Em ed Henry ed il cane Toto. Durante un ciclone, la sua casa viene trasportata nella terra dei Succhialimoni, nel magico mondo di Oz. La casa schiaccia la Perfida Strega dell’Est, che muore nell’impatto. La Strega Buona del Nord, perciò, si complimenta con Dorothy e le dona le Scarpetta d’Argento della Strega dell’Est. Consiglia, inoltre, a Dorothy, che vuole tornare a casa, di cercare il Meraviglioso Mago di Oz, che forse potrà aiutarla. Se Dorothy, infatti, seguirà la strada di mattoni gialli, arriverà sicuramente dal Mago.

Dorothy, nel suo viaggio, incontrerà lo Spaventapasseri (che vuole chiedere al Mago di Oz un cervello), l’Uomo di Latta (che ha bisogno di un cuore) ed il Leone Codardo (che desidera avere un po’ di coraggio). I tre amici raggiungeranno la Città di Smeraldo, dove il mago, che comparirà davanti a loro in tante forme diverse, accetterà di esaudire le loro richieste a patto che uccidano la Perfida Strega dell’Ovest.

La Strega dell’Ovest invia numerosi avversari contro Dorothy ed i suoi amici, tra cui lupi ed api nere. Tuttavia sono le terribili scimmie alate che riescono a smantellare lo Spaventapasseri e l’Uomo di Latta.

La Strega dell’Ovest desidera appropriarsi delle Scarpette d’Argento di Dorothy, che invece ne ignora il potere. Perciò impiega la bambina come serva nella propria casa e affama il Leone. Dorothy finisce per uccidere la Strega, rovesciandole addosso un secchio d’acqua. Il popolo degli Winkies, felice di essersi liberato della Strega, aiuta Dorothy a ricostruire Spaventapasseri e Uomo di Latta.

Grazie alle scimmie alate, Dorothy ritorna alla Città di Smeraldo e costringe il mago a riceverla. Il mago si rivela essere unicamente un ventriloquo del Nebraska, privo di qualsiasi potere, ma che decide comunque di esaudire i desideri del Leone, dello Spaventapasseri e dell’Uomo di Latta con dei placebo e di riportare Dorothy in Kansas con la sua mongolfiera. A causa di un incidente, però, il mago torna in America da solo.

Dorothy e i suoi amici compiono un altro viaggio ricco di avversità per raggiungere Glinda, la Strega Buona del Nord, la quale svela a Dorothy che quest’ultima ha sempre posseduto gli strumenti per tornare a casa: le Scarpette d’Argento.

I Personaggi: we are off to see the wizard..

Dorothy Gale: Dorothy è una bambina americana, che passa il suo tempo a giocare con il suo cane Toto nella fattoria degli zii, che l’hanno adottata dopo la morte dei genitori. Dorothy è una bambina pratica e decisa, che in molte occasioni si dimostra capace di agire senza paura. Inoltre, fa amicizia facilmente.

Spaventapasseri: Spaventapasseri è un manichino creato da un abitante della terra di Oz per spaventare le cornacchie. Spaventapasseri desidera ardentemente un cervello, in modo tale da poter diventare un uomo vero. Tuttavia, pur essendo privo di esperienza, dimostra di essere già molto saggio e, a conclusione del romanzo, diventa governante di Oz.

Leone Codardo: Dorothy incontra il Leone Codardo mentre quest’ultimo sta cercando di attaccare Toto in una foresta. Il Leone ritiene che la sua paura lo renda inadeguato ed intende chiedere al Mago di Oz di renderlo coraggioso. Nella conclusione del romanzo, diviene Re degli Animali.

Uomo di Latta: l’Uomo di Latta è un ex boscaiolo che, maledetto dalla Strega dell’Ovest, è stato trasformato, arto dopo arto, in un uomo di latta. Dorothy libera l’Uomo di Latta, rimasto senza olio e lo invita a chiedere al Mago di Oz il cuore che tanto desidera. Alla fine del romanzo diventa l’Imperatore degli Winkis.

Mago di Oz: un uomo ordinario, ex artista circense, proveniente dal Nebraska che grazie ad una serie di trucchi, riesce a farsi credere un mago dotato di poteri straordinari. Alla fine, dopo essersi rivelato a Dorothy, il mago ritorna in America grazie ad una mongolfiera.

Perfida Strega dell’Ovest: una strega malvagia che governa il paese degli Winkis.  La Strega governa un gran numero di creature, tra cui le terribili scimmie alate e desidera ardentemente recuperare le Scarpette d’Argento che possiede Dorothy, ma verrà uccisa da quest’ultima.

Un’opinione sul romanzo:

The Wonderful Wizard Of Oz - Lande Incantate “Il mago di Oz” è divenuto un classico della letteratura dell’infanzia, anche grazie alla popolarità della rivisitazione filmica del 1939. Baum desiderò distaccarsi dalla tradizione fiabesca occidentale, che imponeva agli autori di nascondere un intento moraleggiante nei libri per bambini: “Il mago di Oz” ha l’unico scopo di divertire, secondo il parere dell’autore.

Tuttavia, appare evidente, leggendo “Il mago di Oz”, che questo romanzo sia ricco di simbolismo e di contenuti morali: oltre a tematiche come l’amicizia e la forza interiore, uno degli elementi primari della “filosofia” del romanzo è il concetto di percezione: dai cittadini della Città di Smeraldo costretti ad indossare occhiali affinché la città gli appaia realmente verde a Spaventapasseri, Uomo di Latta e Leone Codardo che non riescono a percepire le qualità che già possiedono.

“Il Mago di Oz” è anche un perfetto esempio di fantasy pre-Tolkeniano: la protagonista lascia una terra conosciuta, per esplorare un mondo fantastico, dove incontrerà dei pericoli, si farà nuovi amici e dovrà riuscire a sopravvivere.

Baum si dimostra estremamente abile nel creare personaggi con pregi e difetti vividi e a cui il lettore si affeziona facilmente, inoltre le descrizioni della terra di Oz è deliziosamente vivida e fantasiosa. Apprezzabile anche il sottile filo di ironia che pervade l’intero romanzo, da alcuni interpretato come una satira alla società americana di fine ottocento, e che lo rende godibile anche a lettori adulti.

“Il Mago di Oz”, quindi, è un ottimo libro per l’infanzia ed un classico senza tempo, ma risulta ancora godibile a tutti i “tipi” di lettori”.

Un approfondimento: Il Mago di Oz come metafora economica

In un articolo del 1964, lo storico Henry Littlefield propose una nuova reinterpretazione del classico di Baum: a suo parere, la Strada di Mattoni Gialli avrebbe rappresentato simbolicamente il “golden standard” (un sistema per attribuire valore alle monete in base alla quantità d’oro che contenevano), mentre le Scarpette d’Argento avrebbero rappresentato il rapporto 16 ad 1 dell’argento.

Questa visione fu approfondita da un altro storico, Quentin Taylor, che diede le seguenti spiegazioni:

  • Dorothy Gale rappresentava l’americano medio, semplice, giovane ed innocente.
  • La Città di Smeraldo rappresentava il denaro cartaceo.
  • Lo Spaventapasseri rappresentava i lavoratori agricoli ed i contadini
  • L’Uomo di Latta rappresentava gli operai dell’Industria
  • Il Leone Codardo rappresentava satiricamente William Jennings Bryan, un oratore del Partito Democratico.
  • Il ciclone rappresentava metaforicamente i cambiamenti e le rivoluzioni sociali.
  • Le scimmie alate rappresentavano le tribù nativo americane: una volta libere, ora governate da un padrone.

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Melinoe

Melinoe è una divinità ctonia associata al culto dei morti. Nel tempo libero finge di studiare Lettere Moderne all'università di Bologna. Appassionata di libri fantasy, fumetti e manga, anime, occulto, moda gotica, giochi di ruolo e mitologia. Colleziona tarocchi, ama scrivere ed è patologicamente dipendente dal Nintendo DS

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