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Recensione di “La porta tra i mondi – parte II” di Artemisia Birch

“La porta tra i mondi – parte II” è la seconda parte del romanzo fantasy “La porta tra i mondi”, di Artemisia Birch, primo capitolo della Saga dei Sapienti di Wise, edito da Panesi Edizioni e disponibile in formato digitale su tutti gli store di ebook.

La storia riprende esattamente dove si era conclusa, presentando la seconda, e conclusiva, parte delle vicende iniziate nel libro precedente, con un piccolo riassunto utile per tirare le fila delle sottotrame aperte. Ardan, Misandra e Moldra, i tre più autoritari Sapienti di Wise, si sono messi in viaggio per attraversare la Gabria e raggiungere Weeping Willows al fine di recuperare la seconda parte del sigillo che chiudeva la porta tra i mondi, una prigione incantata in cui oscure creature erano state rinchiuse. Il varco infatti si è aperto e alcuni reietti fuggiaschi, animati da un sentimento di odio e vendetta nei confronti dei discendenti di Malia, l’antica Regina Sanguemisto, loro carceriera, stanno mettendo in atto un piano finalizzato a destabilizzare l’equilibrio geopolitico della Gabria, portando allo scontro tra i due regni di Arras e Birchen.

Come se ciò non bastasse, forti dei loro poteri oscuri, che permettono loro di avvelenare il cuore e la mente degli uomini, le creature fuggite da Swoon mirano a mettere sul trono una creatura d’ombra, sfruttando la debolezza della vanitosa principessa di Arras. Il compito dei Sapienti di Wise è molto delicato, camminano sull’orlo di un precipizio, e solo leggendo il romanzo scopriremo se saranno la luce o le creature d’ombra a cadervi dentro ed esserne inghiottiti.

La porta tra i mondi - Lande Incantate

PERSONAGGI

ARDAN: Il più dotato tra i Guardiani della Torre di Alagar. È legato a Misandra da un sentimento profondo, che trascende la mera unione carnale. I suoi poteri mentali sono grandi e sa usarli per il bene della comunità, senza mai esitare nel proteggere Misandra e la piccola Moldra.

MISANDRA: Muthras Madre, la persona più potente e influente della Gabria, a cui re e regine si inchinano per ascoltarne i consigli. Profonda conoscitrice della Magia Verde e attenta studiosa delle forze della natura, Misandra è anche una donna affascinante, fiera e orgogliosa della sua libertà e della sua dignità, pur senza mai giungere a farne sfoggio con altezzosità.

MOLDRA: Figlia di Misandra, è una bambina potente che dispone del dono dell’Acqua, come l’antica regina Malia, e in virtù di ciò tenuta in grande considerazione tra le Mutrhas, ma anche temuta dalle oscure creature di Swoon. Possiede il falco Lewinos, fedele compagno di viaggi e battaglie.

RHENDA: Principessa di Arras, figlia di Re Roluas e della regina Melein. Sciocca e vanitosa, dedita solo all’edonismo. Promessa sposa del principe Balwin, non per questo rifiuta le attenzioni del losco consigliere Alhoc o dello stesso re Lohan, padre di Balwin, senza accorgersi dei sordidi piani che Liriel sta tessendo per lei.

BALWIN: Figlio di re Lohan, principe ereditario di Birchen. Buono e onesto, moderato e attento nel giudicare. Si è innamorato di Rhenda e vuole sposarla, senza essere a conoscenza della sua natura doppiogiochista. Si ritroverà, suo malgrado, coinvolto negli intrighi di corte e nelle trappole di Liriel e Alhoc.

LIRIEL: all’apparenza un’anziana serva, fedele a Rhenda; di fatto è una delle temibili creature oscure fuggite da Swoon, che cospira col fratello per portare i regni in guerra. È in grado di entrare dentro il corpo altrui, come fosse una nube d’ombra, e prenderne il possesso.

ALHOC: il consigliere del re Lohan, spregiudicato e malvisto da Balwin. In realtà è un reietto di Swoon, che cospira con Liriel per favorire l’avvento del caos. È anche uno stregone potente, mosso da nient’altro che il desiderio di vendetta. Altamente pericoloso.

Altri personaggi: Re Lohan, il re guerriero, grande estimatore del sesso femminile; Gawen, il capitano della guardia di Arras, innamorato di Misandra e sorretto da sani principi; il Satnar, capo morale di Alagar, un vecchio disposto a tutto pur di garantire la pace; Alinor, guerriero onesto e coraggioso.

“Non è il luogo a rendervi sereno, ma la disponibilità del vostro cuore. Avete pensato ardentemente a ciò che amate, invece di struggervi per quello che non possedete. Il cielo ci ha donato il grande potere di trovare in noi stessi la risposta a ciò che più desideriamo, ma sembra che l’uomo abbia dimenticato questo immenso dono. Non ostinatevi anche voi a cercare fuori ciò che invece alberga nel vostro cuore fin dall’inizio dei tempi”.

TRAMA

La trama prosegue quella già iniziata in “La porta tra i mondi – parte I”, snodandosi essenzialmente su due fronti: quello del viaggio di Ardan, Misandra e Moldra attraverso la Gabria, fino a Weeping Willows, e quello dei tentativi di Liriel e Alhoc di provocare la guerra, la prima manovrando la debole e vanitosa principessa di Arras, e il secondo intento a cospirare nell’ombra. I capitoli (alcuni molto lunghi, va detto) alternano le vicende dei tre Guardiani di Wise con quelle che seguono Rhenda in viaggio per Birchen e poi nel castello stesso di Re Lohan, mostrandoci l’operato sia delle forze del bene che di coloro che tramano nell’ombra.

Come un occhio che tutto scruta dall’alto delle nuvole, l’autrice non si risparmia nel mostrarci anche le vicende di personaggi secondari, come Alinor, Rasna o Dalhja, offrendoci ulteriori scorci del mondo della Gabria, un mondo non soltanto di battaglie, ma anche di intrighi e cospirazioni, di preghiere e meditazioni, di viaggi mentali verso dimensioni oniriche o nel tempo del ricordo (che ci permettono di comprendere meglio la “storia” della Gabria stessa e della Regina Sanguemisto), di notti di passione e gesti di amicizia, di magia verde e contemplazione della natura. Tanti frammenti che, messi assieme, accompagnano il lettore in questo nuovo e, per il momento, conclusivo viaggio della saga di Wise, in cui tutte le sottotrame, rimaste aperte nel primo libro, trovano conclusione. Un punto questo nettamente a suo favore, in quanto, sebbene poi vi saranno dei seguiti, il romanzo nelle sue due parti completa una storia.

STILE

Lo stile di Artemisia Birch si conferma una delizia per il lettore. Come già in “La porta tra i mondi – parte I”, l’autrice ci guida in un viaggio fantastico riuscendo a ricreare l’atmosfera mitica delle terre della Gabria, quasi come fossimo lì con Ardan, Misandra e Moldra, a respirare la stessa aria. Con mano ferma e una prosa quasi poetica, lo stile di Artemisia Birch ci avvolge come la bruma che sale da Weeping Willows, morbido e misterioso, con quel retrogusto esotico che mai scade in ricerca di artificiosità. Naturale, proprio come la magia verde propugnata da Misandra e dalle Muthras. Una prosa navigata e al tempo stesso lineare, unica nel panorama, spesso poco curato, degli scrittori emergenti italiani.

“Ciò che il male produce raccoglierà, in ragione d’innumerevoli volte in dolore e sofferenza. Rinchiudervi nelle sottili nebbie della non-vita vi sarà di sollievo e consolazione, porgendovi la fugace illusione di essere stata rinchiusa ingiustamente per colpe non dipendenti dalla vostra volontà. Molti scelgono per ignoranza la vita che state ora per ricevere, ma ricordate: anche voi, come tutti, avete ottenuto ciò che il vostro cuore intimamente bramava: una vita sconsiderata, guidata dalla cecità di desideri avventati e imperfetti”.

CONCLUDENDO

Per parlare di questo libro bisogna parlare anche della prima parte ovviamente, in quanto il romanzo è completo solo in questo modo. La scelta di dividerlo in due parti effettivamente è sensata da un punto di vista pratico, anche considerato che la lettura avviene su supporto digitale e che una mole eccessiva potrebbe stancare, per quanto lo stile piacevole e garbato e il ritmo incalzante della trama invoglino a procedere nella lettura. “La porta tra i mondi” è, quindi, il primo capitolo di una saga che si prospetta molto ampia, non soltanto editorialmente, ma anche all’interno dello stesso mondo costruito da Artemisia Birch, un mondo affascinante, di ispirazione celtica e avaloniana, ricco di ambienti diversi che il lettore scopre leggendo il romanzo, e che avrà poi modo di approfondire nel corso dei libri successivi. Ma è una saga ampia anche in relazione ai personaggi presenti e alle interazioni tra di loro. Una saga però che, come a volte, purtroppo, accade in molti romanzi fantasy, non si perde in sottotrame inutili, non svicola dal percorso principale, ma mira decisa verso la meta, grazie alla solida presa dell’autrice che ha sempre il controllo della storia, e dei suoi personaggi. Difficile non calarsi nella parte dei sapienti Guardiani della Torre Nera, dotati di incredibili poteri mentali, in grado di piegare persino lo spazio e sondare i recessi della mente altrui, o non appassionarsi alla magia delle Muthras, custodi di riti antichi di comunione con la natura, o non farsi trascinare infine dalle dispute geopolitiche tra i regni di Arras e Birchen e dai complotti dei reietti di Swoon. C’è tutto un mondo magico dentro l’ebook che stiamo leggendo, un mondo in cui da lettori ci ritroviamo a essere viandanti, vittime della stessa magia che ci permette di passare attraverso la porta tra i mondi (sperando di non incontrare Alhoc!) e di precipitare nella Gabria, in cui ci sembra di camminare, cavalcare, volare assieme a Ardan, Misandra e Moldra. Complice di questo inganno perfetto è la maestria stilistica dell’autrice che, con grande padronanza linguistica, riesce a stuzzicare la curiosità e a creare un mondo tutto nuovo in cui far perdere il lettore. Una piccola Albion, che non ha niente da invidiare a quella a cui lo hanno abituato grandi nomi della letteratura internazionale. Una terra in cui di certo avrà modo di tornare.

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