Ti ho sempre detto che ero malvagio. Ti ho detto che sono il Diavolo in persona. Il Diavolo del tuo Faust, il Diavolo delle tue visioni, la tigre del mio sogno!
“Il ladro di corpi”, scritto da Anne Rice e pubblicato nel 1992, è il quarto romanzo delle Cronache dei Vampiri. In questo romanzo Lestat affronterà il ladro di corpi, uno stregone che gli darà la possibilità di abbandonare per sempre il vampirismo.
Anne Rice nasce il 4 ottobre 1941 a New Orleans, da una famiglia di origine irlandese. L’infanzia nella grande metropoli della Louisiana, la povertà e l’alcolismo della madre influenzeranno moltissimo la futura scrittrice. Quando Anne Rice ha quindici anni la madre muore e, appena un anno dopo, il padre si risposa e si trasferisce con le figlie in Texas. Studiando giornalismo in Texas, Anne conosce il suo futuro marito Stan, da cui avrà due figli: Michele (morta a soli sei anni a causa della leucemia) e Cristopher (anch’egli un famoso scrittore).
A spingere la scrittrice americana a pubblicare nel 1973 il suo romanzo più celebre, “Intervista con il vampiro”, sarà proprio la tragica morte della figlia. Tra gli scrittori che più l’hanno influenzata nel suo percorso letterario Anne Rice cita Charles Dickens,Virginia Woolf, John Milton, Ernest Hemingway, William Shakespeare e le sorelle Bronte. Oltre alle celebri “Cronache dei Vampiri” (saga che ha ormai superato i dieci volumi), Anna Rice è autrice anche di romanzi erotici, spesso a tema BDSM, con gli pseudonimi di A. N. Roquelaure e Anne Rampling.
I romanzi delle Cronache sono solitamente caratterizzati da tematiche LGBT e da un “ribaltamento” dei tropi tipici del romanzo vampiresco (il lettore, infatti, si identifica con il vampiro, un eroe spesso tragico, invece che con la vittima). Lo stile dettagliato, lirico e ricco di riflessioni filosofiche è un altro “marchio di fabbrica” della Rice.
Nel 1988 Anne Rice ritorna nella città della sua infanzia: New Orleans. Dopo essere stata ad un passo dalla morte per via del diabete, la scrittrice si riavvicina alla Chiesa Cattolica, che aveva abbandonato in favore dell’ateismo. Tuttavia, delusa dai suoi parrocchiani, abbanda la religione organizzata già nel 2010.
Lestat si sente terribilmente annoiato dalla propria esistenza vampirica: vive come un solitario ed è perennemente tormentato da sogni che riguardano la morte di Claudia, una bambina vampiro creata da lui stesso secoli prima. L’unico amico di Lestat sembra essere David Talbot, leader settantaquattrenne dell’antico Ordine del Talamasca. Nonostante l’amicizia che li lega, David continua a rifiutare il Dono Tenebroso (la trasformazione in vampiro). Lestat decide di tentare il suicidio ed espone il proprio corpo alla luce del sole presso il Deserto del Gobi ma sopravvive e raggiunge David in Inghilterra.
Intanto, un misterioso mortale sembra stare seguendo Lestat dappertutto, consegnandogli criptici pacchetti che contengono famosi racconti del terrore (Lovecraft e Bloch). Il mortale afferma di poter scambiare il proprio corpo con quello di Lestat, permettendo al vampiro di vivere per qualche tempo come un essere umano. Nonostante gli sia stato fortemente sconsigliato da David (che riconosce il mortale come Reglan James, un ex membro del Talamasca) e Louis, Lestat accetta la proposta dell’uomo misterioso e scambia il suo corpo con lui per una settimana, in cambio di dieci milioni.
Reglan James, però, abbondona Lestat senza documenti e denaro e, naturalmente, non si presenta a terminare lo scambio la settimana successiva. Lestat, non abituato a gestire un corpo mortale, trova la sua nuova vita assolutamente sgradevole e finisce per ammalarsi di polmonite a Washington D.C., dove rischia seriamente di morire. Qui si innamora di una suora, Gretchen, che lo lascia per tornare in una missione in Sudamerica.
Lestat torna a New Orleans ed implora Louis, un altro vampiro, di trasformare il suo nuovo corpo con la non-vita. Louis, tuttavia, rifiuta categoricamente e incoraggia Lestat a vivere una vita da mortale. Lestat, inoltre, scopre di avere la disapprovazione degli Anziani della sua Congrega. L’unico disposto ancora ad aiutarlo è David Talbot.
David e Lestat riescono a rintracciare Reglan James sulla lussuosissima nave da crociera “Queen Elizabeth II”, grazie alla catena di furti e violenza che lascia dietro di sé. David istruisce Lestat ad effettuare un viaggio astrale e a scambiare i corpi. Lo scambio ha successo ma David, che viene fermato dalla polizia, e Lestat sono costretti a separarsi.
Lestat, con il suo vecchio corpo, si reca in Sudamerica da Gretchen ma viene rifiutato da quest’ultima, che lo chiama un demonio ed una creatura delle tenebre. Demoralizzato, rintraccia David Talbot in Florida che chiede al vampiro il Dono Oscuro rifiutato fino in quel momento. Lestat scopre che la persona con cui sta parlando non è David Tablot, bensì Reglan James, che ha rubato il corpo del leader del Talamasca. Lestat uccide Raglen, impedendo a David, ora nel corpo di un bellissimo ventiseienne, di tornare al suo vecchio aspetto. David rifiuta un’altra volta la trasformazione vampirica.
Lestat, riscoperta la malvagità originaria, ritrova David dopo pochi mesi, e gli concede il Dono Oscuro con la forza.
Lestat de Lioncourt: Lestat è il protagonista del romanzo, un vampiro pluricentenario e molto potente, che sta attraversando un periodo caratterizzato da noia e di senso di vuoto. Lestat è impulsivo ed estremamente malvagio, per sua stessa ammissione. E’ il creatore di Louis ed intimo amico di David Talbot.
David Talbot: David è un uomo inglese di più di settant’anni. E’ il capo in carica del Talamasca, un ordine segreto di indagatori dell’occulto. Pur rifiutando più volte il Dono Tenebroso, David è intimo amico di Lestat e l’unico che gli rimane fedele. Ha un passato da cacciatore e ha studiato come controllare gli spiriti in Brasile, oltre che essere un telepate.
Reglan James: Reglan James, il ladro di corpi, è l’antagonista del romanzo. E’ un ex membro del Talamasca, da dove è stato cacciato per i suoi continui furti. Ruba il corpo di Lestat è sfrutta i poteri di quest’ultimo per compiere orrendi crimini. Viene ucciso da Lestat in Florida.
Louis du Pointe du Luc: un vampiro creato da Lestat, Louis vive in una villa fatiscente a New Orleans. Inizialmente contrario alla scambio di corpi che avrebbe dovuto effettuare Lestat, Louis si rifiuta di aiutare il suo antico creatore quando quest’ultimo si trova in difficoltà. E’ un vampiro che rimpiange la propria umanità perduta.
Gretchen: Gretchen è una suora quarantenne che aiuta Lestat quando quest’ultimo si ammala di polmonite. Gretchen ha temporaneamente lasciato la propria missione in Sudamerica per scoprire cosa significa avere un rapporto sessuale. La donna si è dedicata alla vita religiosa dopo aver abbandonato il suo vero talento: il pianoforte.
Claudia: Claudia è lo spirito di una bambina vampiro, che tormenta il suo creatore Lestat, incolpandolo della propria morte.
“Il ladro di corpi” è uno dei pochi romanzi appartenenti alle “Cronache dei Vampiri” dove non viene trattata, tramite flashback, la storia biografica di uno dei personaggi principali. Al contrario, l’intera trama è incentrata sul presente . L’autrice riesce a rappresentare in maniera assolutamente perfetta la fondamentale inumanità e malvagità di Lestat, il protagonista, ed in generale costruisce una trama abbastanza godibile e più o meno logica.
Alcune parti del romanzo sono scritte veramente bene: il disgusto di Lestat per gli elementi necessari ed inevitabili del vivere umano (il sesso, mangiare, urinare..) sono assolutamente esilaranti e la trasformazione di David in vampiro, che giunge totalmente inaspettata al lettore, è veramente ben costruita, venendo solo rovinata dalla conclusione “a tarallucci e vino”. Il fatto che Lestat si renda immediatamente conto di non desiderare affatto ritornare ad essere un mortale è assolutamente originale e si discosta chiaramente dal mito classico del Vampiro a cui eravamo abituati. Inoltre, la presenza del “fantasma di Claudia”, sempre pronto a tormentare Lestat, lascia i lettori nel dubbio: è reale o si tratta solo del subconscio del protagonista, che ancora non è riuscito a superare la morte della bambina?
Tuttavia, il romanzo ha numerosi punti deboli: a giudicare dalle azioni e dalle decisioni di Lestat si direbbe che Anne Rice voglia dimostrare che l’immortalità provoca danni celebrali, le riflessioni religiose lunghe pagine e pagine non migliorano in nessun modo la qualità del libro e lo scontro con l’antagonista, il ladro di corpi Reglan James, si risolve in maniera deludente e sbrigativa, in appena mezza pagina. Mojo il cane e la fissazione con i quadri di Rembrandt sarebbero stati assolutamente eliminabili dalla trama.
In definitiva, si tratta di un notevole salto di qualità rispetto a “La regina dei dannati”:“ Il ladro di corpi” è un romanzo appassionante e divertente, nonostante alcuni problemi evidenti. Tuttavia, siamo ancora lontani dal fascino che sapeva suscitare “Intervista con il vampiro”.
L’Out-of-body-experience è la sensazione di distaccarsi dal proprio corpo e di percepirlo al di fuori di se stessi, come se si stesse fluttuando a pochi metri da esso. L’OOBE ha avuto molti nomi nel corso della storia umana: “viaggio astrale”, “viaggio dello spirito” e “spirit walking”, Statisticamente, una persona su dieci sperimenta l’OOBE nel corso della propria vita ed esso può essere stimolato da molte cose: traumi fisici, assunzione di droghe deidratazione, esperienze di pre-morte e stimolazione elettrica del cervello.
La scienza considera le OOBE come esperienze dissociative, originatesi da fattori psicologici e neurologici. L’OOBE, quindi, sarebbe un normale stato alterato della coscienza, non differente da un sogno. La prima ricerca scientifica condotta sull’OOBE si è svolta nel 1968, promosso dalla ricercatrice Celia Green, che ha raccolto le testimonianze di più di 400 persone.
Gli occultisti, al contrario, interpretano le OOBE come un fenomeno prettamente soprannaturale e che rivelerebbe la capacità intrinseca in ogni essere umano di staccarsi dal proprio corpo, per viaggiare nello spazio.
L’dea della possibilità di un viaggio astrale, infatti, è comunissima in moltissime religioni e visioni della vita dopo la morte. L’anima sarebbe in grado di lasciare il corpo per viaggiare nei “piani astrali”, stati superiori dell’esistenza. Attualmente non esistono prove scientifiche della possibilità dell’esistenza di un’anima al di fuori dell’attività neuronale.
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