Di questo libro – o meglio, copione teatrale – si è parlato moltissimo; il fandom è in subbuglio. Ho letto infatti di stroncature incredibili, pur cercando di evitare spoiler sostanziosi. E in realtà sono riuscito a non farmi spoilerare nulla. Qual è stata la mia primissima idea, una volta finito Harry Potter e la maledizione dell’erede? Di trovarmi dinanzi una fan fiction. Che questa roba non può averla approvata, la Rowling. In realtà non è poi così male, alcune cose mi sono piaciute: è l’idea centrale che non ho digerito proprio. Il fulcro del libro è l’uso e l’abuso della Giratempo, uno strumento di cui nessuno sentiva la mancanza. La Giratempo solleva tanti di quei problemi che la Rowling pensava di aver risolto distruggendo la riserva del Ministero (come spiega nell’ebook Guida (poco) pratica a Hogwarts)… ma a quanto pare i due testi entrano in contraddizione: come io stesso avevo immaginato, un mago sufficientemente abile è in grado di riprodurla (e in versione migliorata).
Harry Potter e la maledizione dell’erede è inevitabilmente rivolto al passato (per quanto ci siano elementi nuovi molto simpatici): non avrebbe guastato una prospettiva rivolta al futuro.
Titolo | Harry Potter e la maledizione dell’erede |
Autore | J. K. Rowling, John Tiffany, Jack Thorne |
Data | 2016 |
Pubblicazione italiana | 2016 |
Editore | Salani |
Traduttore | L. Spagnol |
Titolo originale | Harry Potter and the Cursed Child |
Pagine | 380 |
Reperibilità | Reperibile in cartaceo ed ebook |
Il libro si apre con una scena a noi familiare: il binario 9 e 3/4, i vecchi protagonisti con i figli in partenza per Hogwarts. I primi tre anni passano in fretta, e ci mostrano il background della storia vera e propria: le difficoltà di Harry col figlio Albus, le maldicenze su Scorpius, che a detta di molti è figlio di Voldemort. Le basi per una storia interessanti ci sono, ma si perdono nello sviluppo.
Metto sotto spoiler qualche commento su come si sviluppa la trama… se non volete scoprire nulla, passate oltre.
Altra considerazione random: la faccenda di Delphi poteva essere sviluppata molto meglio… puzza di occasione sprecata. Comunque fatico a immaginare Voldemort che fa sesso, ew; non avrei mai preso in considerazione una cosa simile (la storia tra Bellatrix e Voldemort sa di fan service).
Ora, in quanto a idiozie, siamo in linea con la saga principale. Ci sono una certa quantità di cose stupide e poco verosimili; ho deciso di fare una lista, sotto spoiler.
-Nel folle piano dei ragazzi per salvare Cedric dalla morte, nessuno pensa alla cosa più logica: arrivare durante la terza prova, schiantare Cedric e sparare le scintille per farlo recuperare dai maghi appostati fuori. In questo modo solo Harry sarebbe arrivato a toccare la Coppa. Ma no, la soluzione più semplice non è contemplata… e hanno bisogno di due tentativi nelle prime due prove (che finiscono sempre male).
-Quando Albus e Scorpius si intromettono durante la seconda prova (Cedric vola in aria sopra il lago), Cedric si sente così umiliato da diventare Mangiamorte. Eh? Ma che idiozia è? Basta così poco per diventare un Mago Oscuro? Era meglio non dare nessuna spiegazione, che una spiegazione simile…
-Ma il Ministero non dovrebbe riconoscere chi entra sotto l’effetto della Pozione Polisucco? Insomma, un po’ come succede alla Gringott… ah, dimenticavo che al Ministero può accedere praticamente chiunque come se niente fosse. Inoltre, dove la pescano la Pozione Polisucco? Non era una pozione estremamente rara e difficile da preparare? In effetti la McGonagall riporta un furtarello nelle dispense di pozioni… ma penso che gli ingredienti della Polisucco siano abbastanza riconoscibili, no? Eppure non sospetta nulla.
-La Giratempo presa a Nott viene nascosta nella libreria dell’ufficio di Hermione. Ora, ma perché non tenerla al collo? Davvero metterla nella libreria? Che poi non è chiarissimo come parta la fattura, scegliendo un libro a caso? Che fosse un’idea terribile non lo dico solo io, ma anche Minerva…
-Quando Albus e Scorpius decidono di distruggere la Giratempo, beh, Albus chiama Delphi. Ovviamente è una scena necessaria per fare andare avanti la storia, perché non vedo alcun motivo logico per chiamarla. Ok, Albus si è invaghito, però dai…
-Per sette libri ce la menano con la Pozione Polisucco quando poi esiste la Trasfigurazione Umana. Infatti Harry viene trasformato in Voldemort con degli incantesimi (per incontrarsi con Delphi prima che lei incontri Voldemort). Ora, questa non è una vera e propria scemenza, visto che effettivamente non c’è scritto da nessuna parte che non ci si possa Trasfigurare in un altro essere umano tramite magia, però… rientra sempre nelle soluzioni trovate all’ultimo minuto. In ogni caso la Trasfigurazione è pericolosa (ricordate la mezza magia di Viktor Krum?), quindi immagino che trasformarsi in Voldemort non sia proprio una passeggiata… Che poi, quando hanno imparato questi incantesimi? Non sembra una cosa da fare quotidianamente… ah, ma forse conoscono la teoria e basta. D’altronde Harry ha senza mai esercitarsi ha applicato l’Imperius con successo al primo colpo. Una magia complicatissima come la Trasfigurazione Umana, presumibilmente mai provata prima, funziona perfettamente e senza conseguenze rilevanti (eccetto sulla durata). Logico.
Trattandosi di un copione, ci sono praticamente solo dialoghi con qualche sparuta descrizione. In molti si sono lamentati, chiedendosi perché la Rowling non ne ha tratto un romanzo. Non lo sappiamo, quindi è questo “formato” che dobbiamo giudicare. Una conseguenza di questa scelta è l’estrema sintesi della storia (che comprime in poche pagine 3 anni di scuola di Albus, per esempio).
I dialoghi: a volte sono divertenti, altre volte sono atroci. Vediamone qualcuno insieme.
Benvenuti a questa Assemblea Generale Straordinaria. Il mondo magico ha vissuto in pace per molti anni. ne sono passati ventidue da quando abbiamo sconfitto Voldemort nella Battaglia di Hogwarts e sono lieta di poter dire che una nuova generazione è stata cresciuta senza conoscere conflitti rilevanti.
Questo è un discorso che tiene Hermione al Ministero della Magia… sembra un riassuntino rivolto a chi legge piuttosto che ai reali partecipanti della riunione.
Draco sembra cambiato in meglio, ma ecco che con questo litigio sembra esser tornati ai tempi del liceo…
DRACO: Di nuovo con i tuoi pregiudizi contro chi ha il Marchio Nero, Potter?
HERMIONE: No, Draco. Harry vuole solo…
DRACO: Sapete che cos’è tutta questa faccenda? Harry vuole tornare in prima pagina. La Gazzetta del Profeta ha parlato di voci sul ritorno di Voldemort almeno una volta all’anno negli ultimi vent’anni.
HARRY: Nessuna di queste voci veniva da me!
DRACO: Davvero? Tua moglie non lavora alla Gazzetta del Profeta?
GINNY si avvicina a DRACO, offesa.
GINNY: Mi occupo di sport!
HERMIONE: Draco. Harry ha condiviso queste sue preoccupazioni con il Ministero. Sono stata io, in quanto Ministro della Magia, a…
DRACO: Un posto che hai ottenuto solo perché sei sua amica.
RON vuole scagliarsi contro DRACO, ma GINNY glielo impedisce.
RON: Vuoi un pugno in faccia?
DRACO: Non nascondetevi dietro a un dito: la sua fama si riverbera su di voi. E cosa c’è di meglio per far tornare il nome di Potter sulle labbra di tutti che dire (facendo l’imitazione di HARRY) ‘la cicatrice mi fa male, la cicatrice mi fa male’? E sapete che cosa significa tutto questo? Che le malelingue avranno un’altra occasione per diffamare mio figlio con le ridicole panzane sulla sua discendenza.
A quanto pare il rapporto Harry-Silente non si è risolto ancora, e questo dialogo lo approfondisce un po’ di più (metto sotto spoiler la prima parte del dialogo perché si accenna a una parte della trama, il resto invece riguarda il passato e si può leggere tranquillamente).
HARRY: L’amore ci acceca? Sa almeno cosa vuol dire? Sa quant’è stato sbagliato quel consiglio? Mio figlio… mio figlio sta combattendo battaglie per noi, come io le ho dovute combattere per lei. E io sono stato per lui un padre altrettanto pessimo che lei per me. L’ho lasciato in posti dove non si sentiva amato, a nutrire rancori che impiegherà anni a capire.Mostra prima parte del dialogoHARRY: Dov’è stato, professor Silente?
SILENTE: Sono qui adesso.
HARRY: Qui adesso che la battaglia è persa. O vuole negare che Voldemort tornerà?
SILENTE: È… possibile.
HARRY: Se ne vada. Mi lasci in pace. Non la voglio, non ho bisogno di lei. È stato assente ogni volta che contava davvero. L’ho combattuto tre volte senza di lei. Lo combatterò di nuovo, se necessario. Se ne vada.
SILENTE: Harry, non pensi che lo avrei voluto combattere al posto tuo? Ti avrei risparmiato se avessi potuto…
SILENTE: Se stai parlando di Privet Drive…
HARRY: Anni. Ci ho passato anni, da solo, senza sapere chi ero, o perché ero finito lì, senza sapere che a nessuno importava qualcosa di me!
SILENTE: Non volevo… non volevo affezionarmi troppo a te…
HARRY: Si proteggeva, di bene in meglio!
SILENTE: No, proteggevo te. Non volevo farti del male…
SILENTE: prova ad allungare una mano al di fuori del dipinto, ma non può. Piange, ma cerca di nasconderlo. Ma dovevo incontrarti prima o poi… undici anni, ed eri così coraggioso. Così buono. Hai camminato senza lamentarti lungo il sentiero che ti era stato tracciato. Si capisce che ti amavo… e sapevo che sarebbe successo di nuovo… che dove amavo, avrei causato danni irreparabili… non sono fatto per amare… non ho mai amato senza provocare dolore… Pausa.
HARRY: Mi avrebbe fatto meno male se me l’avesse detto.
SILENTE: (piangendo apertamente) Sono stato cieco. È questo che fa l’amore. Non sono riuscito a vedere che avevi bisogno di sentire che questo introverso, complicato, pericoloso vecchio… ti amava… Altra pausa. Entrambi sono sopraffatti dall’emozione.
HARRY: Non è vero che non mi sono lamentato.
SILENTE: Harry, non c’è mai una risposta perfetta in questo confuso mondo emotivo. La perfezione è fuori della portata dell’umanità, fuori della portata della magia. In ogni luccicante momento di felicità è nascosta questa goccia di veleno: la consapevolezza che il dolore tornerà. Sii sincero con le persone che ami, mostra il tuo dolore. Soffrire è altrettanto umano che respirare.
HARRY: Me l’ha già detto una volta.
SILENTE: Non ho altro da offrirti questa sera. Si avvia.
HARRY: Non vada via!
SILENTE: Quelli che amiamo non se ne vanno mai via del tutto, Harry. Ci sono cose che la morte non può toccare. Il colore… la memoria… e l’amore.
HARRY: Anche io l’ho amata, Silente.
SILENTE: Lo so. Sparisce.
Così, a caso
I protagonisti assoluti sono Albus e Scorpius, e fatevelo dire: sono adorabili. Vorrei un libro normale dedicato a loro senza queste avventure assurde. Scorpius è nerd, fa ridere tantissimo ed è incredibile… bé, buono! Albus è più nella fase sono-un-adolescente-arrabbiato-e-nessuno-mi-capisce-quindi-cerco-di-fare-grandi-cose, ma è carino lo stesso. E sicuramente sono personaggi moderni.
Non c’è niente. Ma comunque, se dovessi scegliere un compagno con cui trovarmi al ritorno delle tenebre, sceglierei te.
Inoltre Albus finisce a Serpeverde, una novità rispetto a tutti i Potter che sono Grifondoro. Secondo me questo è stato un tentativo della Rowling di eliminare quel pregiudizio Serpeverde = maghi cattivi, Grifondoro = maghi buoni. Ma d’altronde, è stata lei a inventarsi le case e le loro caratteristiche…
Gli altri personaggi non rendono più come un tempo, purtroppo. Ron è una caricatura di se stesso (e non fa più ridere), Ginny come sempre senza personalità, Harry è al suo solito tormentato, Hermione è… beh, Hermione (e l’amerò sempre per questo). Silente da ritratto non si fa gli affari suoi e crea casini (salvo poi regalarci una scena strappalacrime), un centauro fa una profezia su Albus e Harry se ne ossessiona, James e Lily compaiono solo di sfuggita. Ah, vi ho mai detto quanto trovo poco fantasioso dare tutti questi nomi dei morti ai figli? Ok, Albus Severus ha un senso (sebbene mi figuri in mente un bambino già vecchio), ma Lily e James…
E la McGonagall spacca, come sempre. Infatti cazzia Hermione per aver nascosto così male la Giratempo. Anche Draco è un personaggio interessante, ma è stato sviluppato in modo contraddittorio, passando dal bambino che era a Hogwarts a un uomo maturo e profondo tutto d’un tratto.
Resto del mio parere dell’inizio: un’opera inutile, con una storia con del potenziale ma sviluppata in modo trash e illogico; una mera operazione commerciale. Ah, vi ho detto che c’è pure di mezzo una profezia? Insomma… non che il mio parere possa cambiare qualcosa, perché tanto i fan avranno già comprato il libro. Se volete leggerlo, leggetelo ma senza alcuna aspettativa. Per quanto mi riguarda, è una storia a sé, non la considero nemmeno la giusta continuazione della saga principale. Per me è solo una sorta di “esperimento”, giusto per farci vedere qualche realtà alternativa (ma gestita malissimo). È anche vero che si tratta di una delusione relativa, in quanto i sette libri della saga sono pieni di incoerenze e contraddizioni!
Quei pochi punti che do nel voto sono solo relativi a Albus & Scorpius (e qualche dialogo con Silente e Draco)! Zia Row, basta cazzate, la prossima volta impegniamoci di più!
Voto: 3/10.
Per leggere le altre mie recensioni di Harry Potter:
Racconti di Hogwarts: prodezze e passatempi pericolosi
Harry Potter e la Pietra Filosofale
Harry Potter e la Camera dei Segreti
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban
Harry Potter e il Calice di Fuoco
Harry Potter e l’Ordine della Fenice
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“Per quanto mi riguarda, è una storia a sé, non la considero nemmeno la giusta continuazione della saga principale.”
Il problema di questo libro è proprio questo: non dà l’impressione di essere l’ottavo libro, come invece lo definisce la Rowling, e non la dà sia perché praticamente i 3/4 degli eventi raccontati nella storia alla fine è come se non fossero mai accaduti, sia perché la storia si basa su elementi già presenti negli altri capitoli (la GiraTempo, il torneo TreMaghi, Cedric, ecc.) e quindi non aggiunge informazioni sul mondo fantastico che la Rowling ha creato (che poi la scoperta di dettagli sempre nuovi era il motivo per cui personalmente riuscivo a perdonare tutte le assurdità, come hai giustamente detto, presenti in ogni libro della saga). Per questo dà l’impressione di essere un “what if”, alla stessa stregua di un “Pottermore presenta”, per quanto mi riguarda. Se lo si considera così, però, secondo me, è una lettura molto piacevole che mi sento di consigliare a tutti i fan di Harry Potter
Una fan fiction, nulla di più. Scritta benino, ma resta una fan fiction. Delusa. È