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Harry Potter e la Pietra Filosofale di J. K. Rowling – Recensione

Harry Potter. Un mito. Una leggenda. Un nome che è entrato a forza nell’immaginario collettivo: difficile trovare qualcuno che non abbia letto un libro o visto un film. O non ne abbia sentito parlare.

Personalmente sono molto affezionato ad Harry Potter: è stato il primo libro in assoluto che abbia mai letto, e all’uscita dei Doni della Morte ero in libreria alla mezzanotte per festeggiare. Li ho letti tutti almeno 10 volte, e non ho potuto fare a meno di notare alcune incoerenze, contraddizioni e scene no sense. Per questo ho deciso di fare una serie di recensioni a riguardo. Tuttavia, ho incontrato alcune resistenze, da parte di amici fan di Harry Potter. Insomma, quando ho esposto i miei dubbi su alcune parti, le risposte più frequenti sono state:

1. Certo che tu ti attacchi proprio al pelino eh

2. Se non fosse andata così non ci sarebbe stata alcuna trama

3. Harry Potter è intoccabile. Non puoi criticarlo, non puoi dire niente di negativo, non voglio ascoltare nient’altro di ciò che dici.

Ecco, quest’ultimo atteggiamento io non lo condivido proprio. Amare qualcosa non mi impedisce di vederne i difetti. E poterne discutere. Magari mi sbaglio, magari non ho fatto caso che a pagina x di x libro la cosa viene spiegata. Però è sempre bello potersi confrontare.

Harry Potter e la Pietra Filosofale - Lande Incantate

Scheda del libro

Titolo Harry Potter e la Pietra Filosofale
Autore J. K. Rowling
Data 1997
Pubblicazione italiana 1998
Editore Salani
Traduttore S. Daniele (vecchia edizione)/M. Astrologo (nuova edizione)
Titolo originale Harry Potter and the Philosopher’s Stone
Pagine 296
Reperibilità Facilmente reperibile in tutte le librerie

Coso rosa Premessa

Poiché nella recensione dovrò fare riferimento spesso ad altri libri, vi dico sin da ora di non leggerla se non avete letto tutti e sette i libri. Altrimenti dovrei continuamente segnalare lo spoiler.

Trama

Il primo capitolo funge da introduzione, presentandoci la famiglia Dursley poco dopo un grande avvenimento per la storia del mondo magico: la sconfitta del Signore Oscuro da parte di un neonato inerme. Harry Potter, famoso prima ancora di parlare e di camminare, viene affidato ai suoi unici parenti, per un motivo che verrà svelato solo all’inizio del 7° libro. Harry viene cresciuto dai babbani (gli zii non maghi) fino al suo undicesimo compleanno, in cui scopre di essere un mago. Viene educato alla magia a Hogwarts, dove vive tutta una serie di avventure. La Row è brava a inserire qua e là elementi che passano inosservati in questo libro ma che poi avranno un ruolo nei successivi: Sirius Black (nominato nel primo capitolo), il mago Grindelwald (citato nelle Cioccorane insieme ai 12 usi del sangue di drago, la cui scoperta verrà criticata da Rita Skeeter), Fiorenzo (che diventerà insegnante nel 5° libro); anche se ci sono altri errorini, poco rilevanti, tipo i gemelli che menzionano un tavolo dei prefetti (che non esiste), e una lezione di Difesa contro le Arti Oscure in cui ricopiano diverse ricette per la cura del morso di lupo mannaro (in realtà non c’è cura ma solo una pozione recente che tratta i sintomi… inoltre è materia del 3° anno).

Altri errori più gravi e incoerenze generali si possono notare per tutto il libro, alcune più o meno innocue, altre che invece compromettono la coerenza e la verosimiglianza della trama stessa. Vediamole insieme.

• Già nella prima pagina la Row si contraddice nel giro di poche righe. Infatti

Quando i coniugi Dursley si svegliarono, la mattina di quel martedì grigio e coperto in cui inizia la nostra storia, nel cielo nuvoloso nulla faceva presagire le cose strane e misteriose che da lì a poco sarebbero accadute in tutto il paese.

Ehm, veramente è proprio nel cielo che si intravedono i primi cambiamenti a causa dei gufi, solitamente animali notturni, che vengono avvistati in tutta l’Inghilterra (e lo dice il notiziario, non io!). Anche stesso poche righe dopo

Nessuno notò il grosso gufo bruno che passò con un frullo d’ali davanti alla finestra.

Coso rosa Il mistero di Hagrid

Hagrid viene espulso da Hogwarts al 3° anno: Silente lo assume come guardiacaccia però gli spezzano a metà la bacchetta. Hagrid non può fare magie, eppure le fa, con un ombrello rosa. Harry suppone che ci siano le metà della bacchetta là dentro (che Hagrid dice di aver conservato). Tuttavia, utilizzare una bacchetta non integra è molto pericoloso, se non inefficace: lo dimostra la bacchetta di Ron nel secondo libro quando si casta da solo un incantesimo vomita-lumache, e quando Harry prova a utilizzare la sua rotta nel settimo libro non ha molto successo. Al massimo può averla rubata (non penso sia legale comprare una nuova bacchetta nel suo caso), tuttavia per la legge delle bacchette solo sconfiggendo l’avversario ci si può impadronire in modo efficace della bacchetta (ad esempio disarmandolo). Insomma, non si capisce bene come funziona la cosa…

Hagrid punta l'ombrello a Zio Dursley - Lande Incantate

Ombrello di Hagrid

Coso rosa Quidditch

La prima partita di Harry, oltre ad essere scritta male, è un concentrato di no sense. Raptor deve fare una complicata maledizione per fare impazzire la scopa di Harry: solo una potente magia nera potrebbe colpire una scopa. Inoltre bisogna mantenere il contatto visivo per poterla eseguire. Ebbene, possibile che nessuno si sia accorto che Raptor stesse facendo la maledizione alla scopa? Possibile che, una volta accortisi di ciò che accadeva ad Harry, nessuno si sia guardato intorno per capire l’artefice? Ma… a quanto pare Piton se ne accorge! E piuttosto che mollargli un ceffone, si mette a fare il controincantesimo. Quindi in sostanza ci ritroviamo ben due maghi che mantengono il contatto visivo con Harry biascicando incantesimi e nessuno se ne accorge. Presumibilmente sono tutti insieme, perché la McGranitt non ha mosso un dito? Dico, posso capire gli studenti, ma i prof dovrebbero pensare alla sicurezza degli allievi, e nessuno fa niente. Ci deve pensare Hermione a far cadere Raptor, sigh…

kidding-me

Coso rosa Silente è scemo

Facciamo un attimo il punto della situazione. Harry Potter fa il primo anno a Hogwarts. Voldemort si sa che è vivo da qualche parte e desideroso di vendetta, quindi sarà attirato da Hogwarts (quando è a casa con gli zii Harry non può essere toccato). Contemporaneamente, Flamel decide che possedere la pietra è pericoloso perché potrebbe dare una chance a Voldemort di risorgere, quindi la porta prima alla Gringott e poi a Hogwarts, ben protetta. Ora, se dovessimo proprio essere polemici, mi sembra incredibilmente da egoisti scoprire la Pietra e tenersela per sé, visto che qualunque mago oscuro poteva farci un pensierino… Lo stesso Voldemort, che non aveva bisogno di vita eterna perché aveva separato la sua anima, ne aveva bisogno dopo la sconfitta a Godrick’s Hollow… eppure, in questi undici anni non ci pensa. Non gli viene in mente di andare da Flamel a rubare la pietra. E non mi dite che era ben protetta, magari dal Fidelius, perché allora non aveva senso nemmeno spostarla… Ma comunque andiamo oltre. Siamo a conoscenza della maledizione che pende sulla cattedra di Difesa contro le Arti Oscure: nessun insegnante rimane per piu’ di un anno. Ergo, è ragionevole pensare che quello fosse il primo anno di Raptor. Ebbene, considerando tutte le premesse fatte sopra, possibile che Silente non abbia avuto alcun sospetto riguardo Raptor, fin dall’inizio? Stiamo pur parlando di un tizio con un turbante immenso che puzza di aglio… Nel settimo libro però scopriamo che Silente dice a Piton di tenerlo d’occhio, lo stesso Raptor rivela che Piton sospettava di lui sin da Halloween… in ogni caso, dall’episodio del Quidditch doveva essere chiaro a tutti. E non mi venite a dire che Silente cerca di vedere il buono nelle persone. Perché qua si tratta di mettere in pericolo qualcosa tipo 400 studenti più personale di Hogwarts. E questa è idiozia. Anche pensando che Silente sapesse di Raptor e volesse attirare Voldemort, non ha comunque senso, visto che Voldemort non può morire. Silente lo sa, anche se non sa in quanti pezzi esattamente ha diviso l’anima (lo sa solo Lumacorno, è una cosa che verrà rivelata solo nel 6° libro).

hermione dubbiosa

Coso rosa È tutta questione di Alohomora

La porta del terzo piano che conduce alla Pietra è protetta da un incantesimo semplicissimo (così semplice che Hermione, in barba a tutte le leggi sulle bacchette, la apre con la bacchetta di Harry…): insomma, chiunque potrebbe aprirla. Ok, dentro c’è Fuffi, ma mi sembra un poco assurdo lo stesso. In ogni caso, le prove create da un team di professori veterani ed esperti vengono risolte da dei bambini di undici anni. Tipo una pianta così powah che viene sconfitta con un po’ di fuoco. In ogni caso, tutte le prove precedenti sono sono inutili perché quel genio di Silente ha fatto in modo che Voldemort non potesse mai trovare la pietra.

Coso rosa La Pietra Filosofale

Come scritto su, la Pietra Filosofale da sola genera una gran quantità di problemi. Eticamente parlando, un oggetto come la Pietra doveva essere  distrutto al momento della creazione, per evitare ingiustizie e lotte per il possesso della vita eterna, oppure replicata su scala mondiale, per garantire la vita eterna a tutti. In ogni caso, se poi alla fine la pietra viene distrutta, perché darsi da fare per proteggerla? Bastava pensarci prima e la trama di questo libro sarebbero state due righe. E vabbè… Non si spiega nemmeno perché Silente se ne va a Londra, anzi, come dice lui, manco ci mette piede! Ma allora perché tutta questa sceneggiata? Davvero volevi mettere alla prova Harry? A me sembra una corbelleria. Voglio dire, hai messo in pericolo la vita di tre studenti per una semplice esercitazione, per usare le parole di Hermione?

beyoncememe

Stile

Spesso viene detto che la Rowling inizialmente aveva previsto una serie rivolta ai bambini: questo è evidente soprattutto nello stile, un po’ ingenuo e infantile. Il narratore è onniscente, e la telecamera è fissata su Harry, ma non sempre.

Nel suo ufficio, al nono piano, il signor Dursley sedeva sempre con la schiena rivolta alla finestra. Se così non fosse stato, quella mattina avrebbe avuto ancor piu’ difficoltà a concentrarsi sui suoi trapani.

Penso che il narratore onniscente in un fantasy sia una scelta controproducente: certe cose suonano un po’ forzate soprattutto perché Harry non sa quasi nulla del mondo magico e di chi ne fa parte. Ecco qualche esempio…

Harry notò che sembrava rivolgersi in modo speciale al capitano dei Serpeverde, Marcus Flitt, un alunno del quinto anno.

Mi chiedo come Harry possa sapere che Flitt sia al 5° anno… e no, la cosa non viene menzionata prima.

Era uno specchio meraviglioso, alto fino al soffitto, con una cornice d’oro riccamente decorata che si reggeva su due zampe di leone. In cima, portava un’iscrizione: ‘Erouc li amotlov li ottelfirnon’

E’ notte, la stanza è oscura e Harry  riesce addirittura a leggere una scritta in alto (vicino al soffitto) e al contrario…

In quella, avanzò nella radura… ma era un uomo o un cavallo? Fino alla cintola era un uomo, con barba e capelli rossi, ma dalla vita in giù aveva un corpo di cavallo di un bel marrone castagna, con una lunga coda rossastra.

Ogni tanto il narratore si dimentica di essere onniscente e ci descrive le cose dal punto di vista di Harry.

Come accennavo su, la telecamera non è sempre puntata su Harry. A parte il primo capitolo, ci sono altre parti in cui la telecamera è ballerina. Tipo le partite di Quidditch.

 Ron e Hermione si unirono a Neville, Seamus e Dean, il tifoso del calcio, che erano sulla gradinata piu’ alta. […] Nel frattempo, negli spogliatoi, Harry e il resto della squadra si stavano cambiando e indossavano la divisa scarlatta. […] Ron e Hermione si strinsero per far posto a Hagrid vicino a loro. […] In alto, sopra le loro teste, il ragazzo correva qua e là a cavallo della scopa, strizzando gli occhi per avvistare il boccino. […] Giù sugli spalti, Dean Thomas stava gridando: ” Arbitro, mandalo fuori!” […] Intando Lee Jordan trovava difficoltà a rimanere distaccato. […] Accadde quando Harry evitò un altro bolide che gli passò pericolosamente vicino alla testa.

E continua così per tutto il capitolo, senza interruzioni tra paragrafi.

Nel frattempo, Ron e Hermione si erano trovati un posto a sedere sugli spalti vicino a Neville, che non riusciva a capire perché avessero quelle facce da funerale, né perché entrambi si fossero portati alla partita la bacchetta magica. Harry non sapeva nemmeno che Ron e Hermione, in gran segreto, si erano esercitati a fare l’Incantesimo delle Pastoie.

In poche righe abbiamo: spostamento di telecamera da Harry a Ron e Hermione; il personale punto di vista di Neville; una informazione di cui Harry (che non è manco presente in questa scena!) non è a conoscenza.

Il narratore si rivolge anche ai lettori e spesso si intromette a dare informazioni superflue e ridondanti.

” E… dimmi, che cosa faranno i tuoi fratelli piu’ grandi ora che hanno finito?”

Harry si chiedeva che cosa mai facesse un mago, una volta terminati gli studi.

Mi sembra piuttosto ovvio che Harry se lo chieda, vista la domanda che ha fatto…

“Vedo Silente che mi stringe la mano”, disse, inventando tutto di sana pianta.

Peccato che Harry già avesse pensato di mentire, quindi sottolinearlo di nuovo è inutile… Ovviamente questi sono solo esempi, presi singolarmente non sono niente ma nel complesso a mio parere risultano fastidiosi…

Quasi tutto è raccontato, poco è mostrato. L’infodump è frequente ed è un peccato perché con le dovute accortezze poteva sembrare il tutto più realistico. Tuttavia, a me personalmente piace sapere il più possibile sul mondo magico, ad esempio la descrizione di Hogwarts, le lezioni etc.

I dialoghi sono brillanti, specie quelli che coinvolgono Ron e Hermione: mi fanno ridere un sacco.

Worldbuilding

Il mondo creato dalla Rowling qui è appena abbozzato. Ogni libro aggiunge nuovi particolari a quello che è il contesto del mondo magico. Caratteristica Diagon Alley, con la controparte oscura Notturn Alley (che conosciamo nel 2° libro) e soprattutto Hogwarts, castello medievale intriso di magia. C’è un po’ di tutto nel calderone: fantasmi, soggetti di quadri che si spostano, scale che cambiano direzione il venerdì… Sulla magia viene spiegato poco e niente: Harry dice che la magia era tutt’altra cosa dall’agitare semplicemente la bacchetta pronunciando parole incomprensibili. Ma non ci dice altro a riguardo. Personalmente il mondo creato dalla Rowling mi piace. Mi piace l’idea dei maghi nascosti: è semplicemente una scelta come tante altre. Mentre invece quelli di Bartimeus governano il mondo, i maghi della Rowling si fanno gli affari propri. Non solo: creano pure un Ministero il cui compito principale è quello di non farsi sgamare dai babbani. Di sicuro è uno dei punti di forza.

Personaggi

Il protagonista indiscusso è Harry, e un piccolo spazio se lo ritagliano anche Ron e Hermione. Mi sento di spezzare una lancia in favore di Harry: non è il classico bambino viziato a cui va tutto bene. Vive un’infanzia disgraziata, da servetto di una famiglia che lo disprezza e che lo ha tenuto per undici anni ignaro della sua vera natura: non mi sembra che gli vada tutto alla grande. È vero che nel 5° libro l’ho odiato, però fondamentalmente mi piace. Hermione è la mia preferita. Intelligente, determinata e allo stesso tempo fragile e spesso presa in giro dai compagni per il suo essere saccente. Ron mi lascia indifferente, a volte è stupido ma almeno mi fa ridere. Altri personaggi vengono presentati e molti di essi avranno un ruolo fondamentale nella storia: da Hagrid a Silente, passando per figure comiche come Gazza e Pix. Per quanto riguarda Draco Malfoy, mi sono sempre chiesto cosa sarebbe successo se Harry gli avesse stretto la mano quella volta sul treno…

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Conclusioni

Harry Potter va letto da piccoli. A 10 anni non ti rendi conto degli errori e delle incoerenze, ed è giusto così. A 20 anni te ne accorgi e storci il naso. Io rimango in ogni caso affezionato a questa serie, che migliora andando avanti nel tempo. Certo, le contraddizioni ci sono e non si possono non notare a mio parere… ed è un vero peccato. In ogni caso, rimane una lettura piacevole e leggera.

VOTO: 6/10

Per leggere le altre mie recensioni di Harry Potter:

Harry Potter e la Camera dei Segreti
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban
Harry Potter e il Calice di Fuoco
Harry Potter e l’Ordine della Fenice

Per vedere l’indice delle mie recensioni clicca qui.

Zucca di Halloween - Lande Incantate

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Ho indossato il Cappello Parlante insieme a Harry, Ron e Hermione; ho consultato l'aletiometro con Lyra; ho partecipato alla creazione di Ea e sono stato invisibile con Bilbo; ho viaggiato con Ged su migliaia di isole, tra diversi mondi con Pug, e su diversi piani con Sita Dulip; sono stato un reietto con Shevek e ho cavalcato draghi con Dany; ho sghignazzato con Bartimeus e cavalcato su Aslan; ho intrapreso viaggi interminabili con Frodo, Tasslehoff, Sutty, Drizzt, Phèdre, Morgon... E sono ancora qui.

20 Comments

  1. avatar Menta ha detto:

    Ciao a tutti.
    Parto dal fatto che son cresciuta con Harry Potter e amo tantissimo questa saga, ciò non vuol dire che ho il para occhi e lo difendo in tutto e per tutto.
    Concordo con l’autore dell’articolo, ci sono delle incongruenze e sì, le si notano con gli anni, col senno di poi.
    Infatti Harry Potter va letto da piccoli, perchè se lo rilegessi ora che ho 26 anni ci rimarrei male per gli errori. Ripeto, nonostante questo, rimarrà uno dei miei preferiti.

    Bell’articolo, complimenti 😉

    • avatar Nymerios ha detto:

      Grazie mille del commento. Sì, alla fine il discorso è quello, HP rimane uno dei nostri libri preferiti perché l’abbiamo letto da piccoli 🙂

  2. avatar Carlotta ha detto:

    Harry Potter ha fatto la storia ed è sempre nei nostri cuori, ma trovo che ci stia bene un parere leggermente “fuori dal coro” e che è capace di guardare con una certa oggettività l’opera in generale.
    C’è da dire che “La Pietra Filosofale” è particolarmente facile da demolire, in quanto in alcuni punti è davvero semplicistico.

    Più che altro, è un peccato che abbia queste grandi lacune per quanto riguarda trama e coerenza. 🙁

    La recensione è ben scritta ed espone bene i suoi punti, motivandoli con accuratezza. Bel lavoro! ^-^

    • avatar Nymerios ha detto:

      Grazie! Ho deciso di fare questa recensione proprio per questo motivo 😀
      Devo dire che non solo la Pietra Filosofale è facile da demolire… leggendo la Camera dei Segreti sto trovando pure alcune cose molto strane… lo vedrete nella prossima recensione 😀

  3. avatar Vanessa ha detto:

    Ciao,
    Anche io sono una grande appassionata di Harry Potter, ma credo e spero di non aver per questo perso la mia oggettività. Devo dire che non concordo molto su ciò che hai detto e ora proverò a confutare i tuoi punti uno per uno.

    1- quando si svegliano il cielo non lascia presagire nulla, ANCORA. I gufi arrivano dopo, durante la mattinata, presumibilmente al diffondersi della notizia, ne passa solo uno davanti alla finestra, che ci dice la stessa Rowling, non viene notato. Non mi sembra un errore, è consequenzialità, prima e dopo, prima il cielo è normale e poi diventa lo specchio di qualcosa di straordinario.
    2-il mistero di Hagrid, una bacchetta spezzata non funziona bene, è poco potente e probabilmente svolgerà male il suo lavoro, ma non è del tutto inservibile. Hagrid infatti usa poco la magia e quando lo fa sembra che le cose non vadano esattamente come lui desidera (ad esempio quando fa crescere la coda a Dudley).
    3-Piton si accorge della maledizione perché è già stato messo in guardia, sa che deve tenere d’occhio Raptor dunque è più pronto a reagire degli altri. La mia sensazione è che la scena duri poco, qualche minuto al massimo, siamo ad Hogwarts, perché mai qualcuno dovrebbe fare una maledizione ad un ragazzo di undici anni? Tanto è vero che la maggior parte delle persone nemmeno sospetta che Voldemort sia ancora vivo. Dunque credo che la sorpresa abbia rallentato le reazioni degli altri professori. O almeno è così che la vedo io.
    4-Silente è scemo? Io la vedo così, Silente ha assunto Raptor prima che questi venisse posseduto da voldemort, che si trasferisce nel suo scalpo solo per poterlo controllare più da vicino (presumibilmente poco prima l’inizio delle lezioni, infatti quando stringe la mano ad Harry a diagon alley, non ha problemi a toccarlo). Non ricordo se viene detto in modo esplicito da qualche parte (forse qualche allusione sul fatto che voldemort rimane 10 anni nella foresta nera a possedere serpenti?) comunque, Voldemort è appena tornato, dunque fino a quel momento non c’è ragione di nascondere la pietra, quando la mettono alla gringott, da tutti ritenuta il luogo più inaccessibile al mondo, ma sta per essere rubata e probabilmente silente lo sa, dunque viene spostata a Hogwarts, dove ci sono solo bambini e una ventina di professori. La sfortuna vuole che proprio quell’anno silente abbia assunto un prof posseduto, ma di nuovo, secondo me lui ancora non lo sa, i sospetti iniziano con il passare dell’anno (il troll, la ferita di fuffi,la partita, ecc). Ma non ci sono prove, tanto è vero che manda Piton a fare da infiltrato, cercando di guadagnare la sua fiducia.
    5-Sulle prove un po’ troppo semplici posso darti ragione, l’unica cosa è che posso dire a loro discolpa è che sono in tre (ognuno con delle abilità particolari, è difficile che un’unica persona sappia fare tutto) e per pura fortuna vengono a sapere come rendere fuffi innocuo. Però a fare prove troppo difficili avremmo fatto il ragionamento inverso del tipo “come è possibile che dei bambini di 11 anni, senza adeguate conoscenze ci siano arrivati?! Non è realistico!”
    6-Flamel non vuole distruggere la pietra, decide di farlo solo alla fine, silente dice che hanno fatto due chiacchiere e alla fine la cosa migliore era distruggerla, forse sono stati ispirati da ciò che stava per succedere? boh, fatto sta che all’inizio non doveva essere distrutta, quindi si cerca di proteggerla in tutti i modi.
    7-a me il narratore onnisciente non dà fastidio, ma qui parliamo di gusti personali, però va detto che non è un narratore totalmente onnisciente oppure sapremmo dall’inizio che il cattivo è raptor, ci dice solo ciò che Harry potrebbe verosimilmente conoscere, oppure dettagli che non cambiano il senso globale della storia.
    8-Io non credo che lo stile dei libri cambi PER i lettori, la vedo esattamente al contrario, credo che dipenda dal suo stesso protagonista, cambia con lui, vi si adatta. E’ come una mimesi, e il lettore è solo una conseguenza di questo processo, è normale che un libro che cresce con il suo protagonista sia più apprezzabile da un lettore che compie in contemporanea la sua stessa crescita. Per questo anche rileggendoli oggi da adulta mi sembrano totalmente coerenti e credibili.

    Mamma mia che papiro che ho scritto! Ci sono dei difetti, come la storia delle giratempo, ma non mi trovi d’accordo su quelli elencati, che mi sembrano un inutile lavoro di cinismo stile “gamberetta”, spero che questo non mi renda a priori una “fan girl”.

    ciao

    • avatar Nymerios ha detto:

      Ciao Vanessa! Grazie per il tuo intervento.
      Innanzitutto non penso che il mio sia un lavoro ‘stile Gamberetta’, visto che lei forse avrebbe trovato più difetti e non avrebbe dato un 6 politico. Se hai letto le altre recensioni, per esempio quella dell’Ordine della Fenice, vedrai che ho apprezzato moltissime cose di HP. In ogni caso tengo conto del tuo feedback: speravo trasparisse il mio amore per questa serie, ma forse ciò non è stato colto.
      In ogni caso, gli errori vanno intesi secondo una scala che va per gradualità: dai piccoli controsensi alle contraddizioni grosse della trama (es. il fatto di Raptor). Ogni cosa ha il suo peso.
      1. Quella frase mi sembra semplicemente un po’ scema. È proprio dal cielo che si avvertono i primi segni del cambiamento, anche se il primo gufo arriva tipo qualche frase dopo. Anche se consequenziale la cosa, mi ha fatto storcere un po’ il naso. Ma si tratta di una cosa minima in ogni caso.
      2. Non mi convince una bacchetta che non funziona bene. O funziona o non funziona. Al massimo possono esserci problemi col cambio di padrone, ma una bacchetta spezzata di norma non può funzionare (quella spezzata di Harry nel 7° libro non riesce a fare quasi nulla, quella di Ron nel 2° fa solo danni). Il fatto è che la bacchetta di Hagrid funziona in base alle esigenze di trama: il caminetto lo accende, la barca la sposta, ma l’incantesimo su Dudley non funziona. Hagrid ha una missione importantissima da fare, ma in generale ha incarichi difficili, e Silente lo manda in giro con una bacchetta che funziona random? Improbabile a mio parere.
      3. “siamo ad Hogwarts, perché mai qualcuno dovrebbe fare una maledizione ad un ragazzo di undici anni?” Hogwarts è uno dei luoghi più pericolosi del mondo magico xD ! Sulla carta è un ‘luogo sicuro’, ma in pratica non lo è. Si passa dai centauri e acromantule nella foresta (sì, è proibito andarci, eppure in punizione ce li mandano i bambini di 11 anni.), a Dissennatori nel 3° libro, Basilischi nei sotterranei e chi più ne ha più ne metta. Un bambino che sbaglia porta e si ritrova davanti a Fuffi (come effettivamente è successo) può lasciarci le penne seriamente. La sicurezza dei studenti deve essere SEMPRE al primo posto! SOPRATTUTTO con Harry Potter in circolazione!
      4. Sul ‘quando’ Raptor è stato effettivamente posseduto, la situazione è poco chiara. Ho riguardato il 4° libro, e Voldemort stesso e vago a riguardo. Ma la cosa non ha importanza. Dalla partita di Quidditch è evidente che un pericoloso mago oscuro voleva uccidere Harry maledicendo la sua scopa. Ok, il trio sospetta di Piton, ma Silente si FIDA di Piton. Ergo dev’essere qualcun’altro. Chi? La McGranitt? La Sprite? Vitious? O forse un mago un po’ strano, che torna cambiato dall’Albania, ultimo luogo in cui è stato avvistato Voldemort? Cioè, bastava fare 2 + 2.
      5. L’argomento ‘prove’ a difesa della Pietra l’ho tirato fuori per far riflettere che il sistema di Silente era a prova di Voldemort. Mai sarebbe riuscito a trovare la Pietra grazie allo Specchio. Quindi erano un po’ inutili, ecco xD
      6. Anche qui, volevo invitare alla riflessione. All’inizio non doveva essere distrutta, chiaro. Ma è da egoisti tenerla per quanto? 400 e passa anni? Nessun mago oscuro è stato tentato dal rubarla? Un conto è che Flamel sia ‘immortale’, un conto è se la usa un mago oscuro non pensi? Per questo non è che si svegliano un giorno e pensano: doh, faremmo meglio a distruggerla. Ci pensano DOPO che Voldemort ha provato a rubarla, ma poteva farlo anche prima, o poteva farlo qualcun’altro, ecco…
      7. Ma cosa c’entra che il narratore onniscente deve dire che il cattivo è Raptor? xD Doveva essere un narratore idiota xD
      8. Punti di vista. Per me è chiaro che il target dei primi 3 sono i bambini, dal 4° in poi l’atmosfera cambia radicalmente.

  4. avatar Lily ha detto:

    Ciao 🙂
    Cercando in giro su internet recensioni negative o comunque “critiche” sulla saga proprio per avere anche altri punti di vista o trovare soluzioni a cose non molto chiarite sui libri ho trovato questa pagina.Premetto che amo alla follia Hp e che penso la traduzione italiana non sempre abbia rispettato le sottigliezze della Rowling.Le incongruenze che hai fatto notare tutto sommato mi sembrano spiegabili facilmente o inesistenti (almeno la maggior parte) rispetto alla questione “ritratti”, “ultimo duello con Voldemort”, “giratempo” che possono effettivamente lasciare più perplessi. Concordo in linea di massima con chi ha già risposto…
    1)In questo caso non vedo l’incongruenza.In quel momento non c’era niente che facesse pensae a qualcosa di straordinario ma solo dopo succede.Ho provato anche a tornare con la mente alla prima volta che mi hanno letto quel capitolo perchè lo ricordo ancora 🙂 Non avevo percepito nulla di strano in quelle frasi così come ora
    2)In effetti già qui possono nascere dei dubbi..mi verrebbe da rispondere come già è stato notato che Hagrid ogni tanto sbaglia a fare certi incantesimi. Forse con il tempo ha capito quali magie riesce a fare senza incappare in errori (accendere un fuoco) e quali invece rischia….Dumbledore che lo manda in giro facendolo rischiare non mi sembra una cosa assurda.Fa parte del personaggio come si evince già dalla Pietra Filosofale in poi e dalle molte interviste della Rowling.In una di queste ha detto che Dumbledore era il tipo che lasciava che gli altri (Harry,Hagrid) sistemassero le grane da soli perchè era la sua filosofia di vita.In particolare di Hagrid parla in un intervista riferendosi a quando si rinchiude a casa sua dopo che la Skeeter scrive peste e corna su di lui.Perchè Silente ha aspettato prima di andare a parlargli le chiedono i fan? (o forse sua sorella non ricordo)Risponde che era la filosofia di Albus non intervenire…ognuno deve farcela da solo.Intendiamoci questa è una faccenda ben diversa dall’andare a prendere Harry..conoscendo però Hagrid (dice alla prof McGranitt che affiderebbe la sua stessa vita al gigante) sa che non è davvero un incosciente.In missioni importanti non abuserebbe davvero della magia…il massimo che può fare è provare due incantesimi che non provochino danni seri.Certo sarebbe stato meglio spiegare questo punto per bene..
    3) Ho riletto le pagine in questione.Vari ragazzi cercano di aiutare Harry…per questo probabilmente i prof non hanno mosso un dito..aspettavano di vedere se riuscivano a portarlo in salvo.Snape già era stato avvisato dal preside di seguire Quirrel ecc quindi era pronto.Non mi stupisce nemmeno che nessuno guardasse i due insegnanti perchè troppo occupati come viene scritto a guardare Harry.Non credo che fossero seduti vicini i vari docenti da come viene descritta la scena.Infatti Raptor e Piton non sono seduti accanto mi sembra di capire e anche durante le future partite successive ciò non avviene.La memoria potrebbe ingannarmi comunque.Immagino comunque che dopo si siano accorti che c’era di mezzo la magia nera e abbiano chiesto lumi al preside.Vero comunque che avrebbero pure potuto usare la bacchetta per evitare che Potter cadesse
    4) Su questo non sono daccordo.Dumbledore sapeva che Raptor non avrebbe mai fatto del male a nessuno studente (tra l’altro sa come Piton leggere nella mente altrui) eccetto Harry (caspita scrivendo questo mi è venuta in mente un altra cosa del quarto libro…ma non scrivo per evitare spoiler…). Non l’ha licenziato proprio per mettere alla prova Potter
    5) Sull’aprire troppo facilmente la porta ti do ragione..anche se mi sembra la Rowling abbia detto in un intervista che Silente ha fatto proprio in modo che i ragazzi scoprissero tutto con facilità ma in ogni caso è una spiegazione stiracchiata perchè Fuffi l’hanno conosciuto per puro caso.Per le prove pure ho sempre pensato fin dalla prima volta che ho letto il libro non fossero così terribili come sembrava.Di nuovo però Silente voleva in cuor suo che Harry raggiungesse la pietra.Ricercherò l’intervista in cui parla di quest’argomento se la trovo..magari mi sono persa qualcosa
    6) Flamel come molti era talmente desideroso di restare immortale da non volere distruggerla.Solo dopo aver compreso quanto questo gesto fosse oltre che egoista pericoloso ha deciso probabilmente proprio grazie alla chiacchierata con Dumbledore di distruggere la pietra.Non sappiamo inoltre dove fosse la pietra prima di nasconderla alla Gringott …magari era in un posto sicuro..non come la Banca dei Maghi ma sicuro
    7) Questione di gusti.Mi piace lo stile della Rowling proprio per questo….e tra l’altro proprio la descrizione di quella partita a me era piaciuta molto.

    Delle perplessità che hai esposto concordo un po’ sulla facilità nell’aprire quella porta e l’incongruenza per quanto riguarda la questione Hagrid.Per il resto no….fa piacere in ogni caso trovare recensioni che fanno notare eventuali falle senza toni polemici e sopratutto scritte da chi ha letto i libri.Ne ho viste alcune in giro che tiravano in ballo motivazioni ridicole.

  5. avatar Lily ha detto:

    Chiedo scusa per le ripetizioni 🙂

  6. avatar Elisa ha detto:

    Allora, apprezzo sinceramente la schiettezza e l’attenzione con cui fai notare i dettagli. Molte persone con la loro idea dell’ “Harry Potter capolavoro intoccabile” non si sopportano.
    Per quanto riguarda la bacchetta di Hagrid, non so se è stata una mia supposizione o qualcosa nei libri che magari tu non hai notato me l’ha fatto intuire, ho sempre pensato che qualcuno, probabilmente Silente stesso, gliel’avesse aggiustata e che successivamente hagrid l’avesse nascosta nel capello perché non fosse scoperta. In effetti Silente aveva la bacchetta di Sambuco; l’unica che poi riesce ad aggiustare quella di Harry!
    Sulle difese della pietra, ho pensato le stesse cose che hai detto tu. Insomma, né Voldemort né qualcuno che volesse usarla avrebbero potuto trovarla. Quindi le protezioni sono inutili. In più, mettiamo che ci fossero come una sicurezza aggiuntiva, non dovevano essere superate con tanta facilità da degli undicenni, quindi sono d’accordo.
    Lo stile è molto evidentemente per bambini nel primo libro. Avrai notato anche tu che negli ultimi non ci sono questi errori banali.

  7. avatar Ale ha detto:

    Io sono d’accordo.
    Anche a me venuto qualche dubbio su quello che hai scritto,ma niente dovrebbe essere sbagliato.
    Comunque non si dovrebbe fare molto caso a dei piccoli errori,no?
    E’ per bambini(il primo,intendo)quindi semplicistico.
    Non puo’ essere pieno di parole o situazioni troppo “difficili” se è per quella età,no?
    Cmq io non sono nessuno per giudicare.
    Grazie per il tuo lavoro!

  8. avatar Fausto ha detto:

    Ben venga la critica, sempre e comunque. Ma,… eh si, c’è un ma. Per anni, ho assistito e letto critiche su praticamente tutto. ed ho capito che solitamente chi fa la critica, non è capace di fare ciò che sta criticando. Ad esempio, i critici del calcio, spesso non hanno mai dato un calcio ad un pallone, quelli d’arte non sanno neanche come si tiene un pennello (vedi Sgarbi). Insomma è bello stare in tribuna e guardare per poi dire:”eh ma se non avesse fatto quell’errore avremmo vinto”. Comodo, troppo comodo. Perciò, con tutta la stima che posso avere per te, che hai perso sicuramente tanto tempo a scrivere e rispondere, ti invito a scrivere 7 libri ed a venderne la millesima parte di quello che ha vendute la Rowling. Poi ne riparliamo se vuoi. Un caro saluto da uno a cui piace H.P.

    • avatar Nymerios ha detto:

      Ciao Fausto. Non capisco il senso della tua argomentazione: ben venga la critica, ma… ma cosa? La critica va bene o non va bene? La cosa del “prova a scriverli tu 7 libri di successo mondiale” era da un po’ che non la sentivo. Per tua informazione, non c’è alcun nesso logico tra avere un’opinione e scrivere qualcosa, altrimenti dovrei chiedere a te di farmi leggere qualcosa per il semplice fatto che stai commentando qui. Hai commesso una fallacia ad personam, temo. Quando potrai argomentare in modo sensato ne riparleremo. Un saluto a te da un altro amante di HP!

  9. avatar Luciano Palladini ha detto:

    Sai, riguardo alle protezioni ci ho riflettuto. Prima di tutto quella degli scacchi se ci pensi non è così facile come può sembrare, perché per superarla devi sia essere bravo a giocare a scacchi ed allo stesso tempo devi essere in grado di vincere la partita evitando di farti mangiare (ed infatti Ron ha dovuto farsi mangiare di proposito per permettere a Harry ed Hermione di andare avanti). Oltretutto per la prova delle chiavi, se non sai in anticipo quale chiave è quella giusta potresti metterci un’eternità prima di trovarla (perché Raptor lo sapeva quale chiave fosse quella giusta perché lavorava ad Hogwarts, mentre Harry Ron ed Hermine lo hanno capito perché, a causa di Raptor, quella chiave aveva l’ala spezzata). Però per tutto il resto hai ragione. Ma stavo pensando e se quelle prove servissero appunto per dimostrarci che effettivamente qualcuno è passato da quelle parti ed avesse tentato di rubare la pietra? Se ci fosse stata solo la prova di Silente, chiunque avrebbe potuto provare a rubare la pietra, e poi andarsene senza lasciare segni del suo passaggio e quindi nessuno avrebbe potuto accorgersi che qualcuno aveva tentato di rubarla. Le altre prove potevano servire per avvertire che qualcuno ha tentato di rubare la pietra proprio perché nel superarle avrebbe lasciato segni del suo passaggio, e di conseguenza far sospettare che dentro Hogwarts c’era effettivamente qualcuno intento a rubare la pietra, e far alzare la guardia agli insegnanti e al preside. Ed oltretutto con solo la prova dello specchio Raptor avrebbe avuto tutto il tempo e la calma per trovare il modo di aggirarla, come ha appunto fatto usando Harry, su suggerimento di Voldemort. Ricorda dopotutto che ci mette tutto il libro per capire come elduere Fuffy.

  10. avatar NICOLA SANNA ha detto:

    Premetto che per motivi anagrafici non sono cresciuto con Harry Potter, uscito quando già ero maggiorenne, e che ho visto solo i film quindi magari qualcosa mi è sfuggito ma non ho trovato nessuno a spiegarmi quella che mi sembra l’incongruenza principale: abbiamo Raptor che racconta a Harry che Piton durante la partita di Quidditch difendeva Harry mentre Raptor (quindi in ultima analisi Voldemort, che occupa il corpo di Raptor che infatti dice di non essere mai solo) cercava di disarcionarlo. A parte la giusta osservazione che gli altri docenti non fanno nulla per salvare un alunno in pericolo di vita e non si chiedono se non ci sia qualche incantesimo di mezzo, la cosa rilevante è che già dal primo libro (e film) Voldemort saprebbe (perché sta sempre con Raptor) che Piton in realtà protegge Harry. E allora com’è che in tutti gli episodi successivi Piton resta l’uomo di fiducia di Voldemort? Magari nei libri la contraddizione è risolta o spiegata?

  11. avatar Zen Man ha detto:

    Ciao,
    Leggendo questa recensione, mi è tornato in mente una cosa su cui rimuginavo tempo fa, vale a dire la netta differenza di tono tra questo primo capitolo della saga e i successivi.
    In effetti “la pietra filosofale” è un buon libro per bambini. E la varie incongruenze, gli elementi troppo fantasiosi, ecc. ci potevano benissimo stare per essere in linea con una dimensione immaginaria tipica dei bambini, i quali di fronte a scalinate che cambiano continuamente posizione non pensano che sarebbe una vera seccatura se devi raggiungere un certo posto in fretta.
    Ma in particolare mi riferisco al fatto che le protezioni della pietra fossero perfettamente superabili da bambini del primo anno, tra l’altro APPOSITAMENTE PREPARATI a superarle (hagrid che regala uno strumento musicale a Harry, guardacaso il cane a tre teste si calma con la musica; Ron è bravo a scacchi e la prova della McGranitt è basata sugli scacchi*, Harry è cercatore a Quidditch e la chiave è una spece di boccino, ecc.) queste avrebbero avuto senso se, dopo questo libro non ne fossero stati scritti altri.
    Per capirci, immaginiamo per un istante che “la pietra filosofale” si concluda così: nella stanza dello specchio, Raptor tenta di prendere la pietra da Harry, e viene distrutto dalla protezione di Lily. Assieme a lui, muore anche colui che lo sta possedendo, cioè ciò che resta di Vold, che quindi ora è Mort (hahaha) per davvero. Nell’infermeria, SIlente spiega a Harry che la protezione di sua madre era l’unica cosa che avrebbe potuto fermare Voldemort, e quindi Harry era l’unico a poterlo affrontare ed uscirne vincitore La vittoria di Harry sulla sua nemesi avrebbe valso a lui, Ron ed Hermione il diploma di Hogwarts honoris causa, Harry sarebbe diventato insegnante di difesa contro le arti oscure, la pietra restituita a Flamel, fine.
    Sotto questa luce, le protezioni così facili da superare, e il fatto che i tre fossero preparati ad affrontarle assume un senso: erano prove necessarie le prove per raggiungere la pietra (che quindi era un esca per attirare il signore oscuro), di modo che i due arcinemici si sarebbero trovati faccia a faccia per il confronto finale.

    * Beh una partita a scacchi può prendere molto tempo: non sarebbe stato impossibile per il terzetto raggiungere Raptor che ancora cerca di superare la scacchiera della McGranitt…

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