SINOSSI
“Il confine dei mondi” è il terzo capitolo della trilogia urban fantasy, di carattere distopico, di Ilaria Pasqua “Il giardino degli aranci”. Iniziata con “Il mondo di nebbia“, proseguita con “Il mondo del bosco“, giunge infine alla sua emozionante conclusione con “Il confine dei mondi”, un romanzo che, come già si evince dal titolo, trova la sua ambientazione, e anche la sua sistemazione definitiva, in eventi che accadono e coinvolgono più mondi. Il libro, edito da Nativi Digitali Edizioni, è disponibile su tutti gli store di ebook.
Dove eravamo rimasti? Al termine di “Il mondo del bosco”, abbiamo visto Aria, Henry e Will raggiungere l’albero degli aranci di Merrick, ma il loro progetto di fuga ha trovato ostacoli imprevisti. Aria e Henry riescono a superare anche il mondo del bosco, con pesanti sacrifici: i loro amici Peter e Loren infatti sono morti; Mary accusa Aria della morte della sorella, e Will rimane indietro, ferito e bloccato in un mondo a lui ostile. Aria, con l’aiuto dell’amico di infanzia, si trova così a viaggiare negli ultimi tre mondi, nati dai patti stretti tra persone diverse e una vecchia misteriosa, indagando anche sui misteri che li circondano e che sono all’origine di quel loro continuo capovolgersi tra i mondi. Chi è la vecchia? E soprattutto chi è l’ombra che si cela dietro di lei, e che poteri ha? Qual è la vera natura del giardino degli aranci, e il suo legame con Aria? Tutte domande che troveranno risposta nell’ultimo romanzo che svela, e rivela, l’originale universo narrativo creato da Ilaria Pasqua.
“Non devi sentirti in colpa perché vuoi vivere. Questo è il tuo destino, non puoi fermarti. Devi proseguire. Devi farlo anche solo per tutte le persone che ti sei lasciata alle spalle. Loro non vorrebbero vederti arrendere”
PERSONAGGI
Aria: la testarda e impetuosa protagonista del romanzo. Non ama che le venga detto cosa fare, non ama sentirsi in trappola e soprattutto non ama essere impotente e impossibilitata a salvare i suoi amici. Su quest’ultimo punto è più decisa che mai: li salverà. Di questo è certa. Non importa quale ne sia il costo. Darà fondo a ogni risorsa pur di poter riabbracciare Will e liberare Henry e i suoi genitori dalla cattività dei mondi.
“Non ci si può rifugiare da nessuna parte. Ciò che se ti inseguirà per sempre.”
Henry: fidato amico di Aria fin dall’infanzia, sono cresciuti insieme come fratelli. Messo un pò da parte nel secondo romanzo, in “Il confine dei mondi” riprende lo spazio che gli compete, quello del confidente, del saggio che con logica e pacatezza cerca di arginare l’impetuosità, e a volte l’avventatezza, di Aria. Così come l’amica è disposta a tutto pur di salvarli, ugualmente Henry farà il possibile per darle quella possibilità. Henry è “il simbolo stesso della lealtà e della fiducia, l’essenza dell’amicizia”.
“Sei un inguaribile sostenitore delle cause perse. Anche io sono una causa persa, a modo mio”.
Will: rimasto bloccato nel mondo del bosco, il povero Will è esposto alle angherie di Merrick ma è fiducioso che Aria troverà un modo per salvarlo. Per salvare tutti loro.
Mary: sorella di Loren, ha vissuto per un tempo indefinito nel mondo del bosco, poi ha deciso di assecondare i piani di fuga di Aria, finiti purtroppo in tragedia. Da allora ha perso la sua solarità, ed è diventata una ragazza chiusa e piena di odio verso l’amica, facilmente manipolabile da forze più grandi di lei.
L’Ombra: antagonista supremo della trilogia e gran tessitore delle trame che si dipanano tra i mondi. Come il diavolo nelle leggende popolari, offre a determinate persone la possibilità di realizzare un sogno, di avere tutto e subito ciò che bramano, un mondo per loro stessi, creato sulla base della loro volontà. Ma tutto viene dato con un prezzo.
“Tu hai stretto un patto con l’Ombra, e lo sappiamo tutti e due. E l’Ombra rappresenta tutto l’opposto di ciò che veneri.”
“A volte bisogna passare per strade oscure per raggiungere un obiettivo”.
Altri personaggi: Sun, il falso profeta, protagonista di un interessante confronto verbale, e di ideali, con Aria; Eloise, la misteriosa ragazza bionda, di cui Aria all’inizio non si fida poiché sembra saperne un pò più di tutti su tutto (come mai?); il giardino degli aranci (possiamo considerarlo un protagonista silenzioso ma onnipresente, che infatti compare in tutti mondi, “è il punto di contatto tra un mondo e l’altro”).
TRAMA
“Il confine dei mondi” riprende le varie sottotrame iniziate nei due romanzi precedenti e le porta a termine. La vecchia, l’Ombra, Markus e i Cinque, i genitori di Aria, Will, gli spostamenti tra i mondi, tutto arriva a una conclusione in un’avventura tra più dimensioni, ma anche tra più sensazioni. Una particolarità, che ho apprezzato in questo terzo romanzo, è la maggior sfaccettatura data ad Aria, che oltre a essere la solita pestifera e, a volte, arrogante ragazzina convinta di poter spaccare e salvare il mondo, appare anche insicura, fragile, persino incerta sul suo agire. “E’ colpa mia“, ammette ad un certo punto. “Passo sempre sopra a tutto come un rullo e non ascolto mai nessuno. E’ colpa mia se siamo finiti qui.” Un’Aria diversa dalla solita aggressiva eroina a cui ci hanno abituato i romanzi precedenti, forse più umana, sopraffatta da sentimenti troppo a lungo repressi ma anche da una situazione oggettivamente pesante. Su di lei, infatti, ricade la responsabilità di salvare non solo i suoi amici e parenti, ma anche tutti i mondi, lei che è stata scelta per essere la chiave di volta. E “il peso dei mondi è troppo” per una sola persona. In questo, il fido Henry le dà una mano: se in “Il mondo del bosco” era stato Will ad essere il comprimario, stavolta l’autrice dà spazio a Henry, in quella equilibrata circolarità che vede i tre amici come fossero un’anima sola, un’entità unica destinata a sopravvivere nel tempo. E nello spazio.
“Le azioni che abbiamo compiuto non si cancellano”.
“Il confine dei mondi” segue le avventure di Aria e Henry negli ultimi tre mondi, dove faranno incontri bizzarri ma interessanti, a partire da Sun, il falso profeta schernito per le sue visioni e che, per ripicca verso il disinteresse di cui è stato fatto oggetto, si è creato un suo personale mondo in cui viene venerato; proseguendo con i fratelli senza moralità che hanno creato un mondo ispirato a un videogame, un parco giochi dove i personaggi possono guarire, trovare armi, morire e ricominciare da zero; e soprattutto arrivando a un mondo futuro dove tutto è pace e amore. Una dimensione onirica, quest’ultima, che pur non sfumando nel patetico, riesce a commuovere per l’intensità dei legami che mostra, sentimenti puri e sinceri che trascendono il tempo e danno speranza ad Aria di combattere e portare a termine la sua missione.
STILE
Lo stile di Ilaria Pasqua è, come sempre, piacevole da leggere. Semplice, senza fronzoli, mette direttamente in luce i sentimenti dei vari personaggi, presentando una trama lineare e di facile comprensione. Il punto di vista prevalente è quello di Aria, protagonista assoluta, ma non mancano viaggi nell’animo di Henry, Mary e della vecchia. A differenza degli altri romanzi, questo è molto più incentrato su Aria, del resto è lei il perno attorno a cui ruotano le vicende e anche il modo in cui i protagonisti riescono a spostarsi tra i mondi.
CONCLUDENDO
“Il confine dei mondi” è un romanzo conclusivo, l’approdo della storia, delle sue sottotrame ma anche di Henry, Will e soprattutto Aria, che diventa ormai consapevole del suo ruolo, dell’importanza della chiave, del suo destino. Un ruolo che con determinazione accetta, nonostante il peso che gravi sulle sue spalle, rincuorata forse dall’incontro con quei tre anziani così uniti, e a modo loro così felici. “Il confine dei mondi” è anche il romanzo delle possibilità: tanti mondi, tanti patti, tante idee, forse anche tante debolezze umane che hanno reso possibile la nascita di questi mondi. Ma anche tante speranze e tanti possibili futuri. Un romanzo in cui Aria svetta come protagonista suprema, oscurando tutti gli altri personaggi ma canalizzando le loro speranze, i loro sogni, le loro ansie, facendole sue e diventando quasi un’emissaria del loro tentativo di avere un futuro. E’ vero, Aria combatterà da sola l’ultima battaglia contro l’Ombra, ma nel cuore non sarà sola, ci saranno Henry, Will, Mary, il ricordo degli amici persi, i suoi genitori, la speranza per un futuro possibile, la voglia di vivere. Quella stessa voglia che, nel mondo di nebbia, era latente, sommersa dallo stato di nebbia e dagli incubi creati dai Cinque, e che poi le rivelazioni di Will avevano risvegliato e che le avventure vissute in seguito avevano stimolato e incrementato, facendola divenire un’esigenza, per sé e per le persone che vuole salvare.
“Nel mondo vero dovrai solamente vivere. Non dovrai portare sulle spalle tutto questo peso. Sarai libera. Nessuno ti chiederà di prendere in mano le loro vite. Non esisterà un compito. Dovrai solo vivere. Vivere e basta. Non avere paura”.
Un romanzo, quindi, che sviscera anche il tema della voglia di vivere, di continuare a lottare, di non arrendersi, tutte qualità che Aria si trova ad incarnare, forte delle esperienze vissute, che ne hanno formato e temprato l’anima, e delle persone che credono in lei. “Vuoi vivere o no?“, le chiede Wil a un certo punto. Dalla sua risposta dipende il finale della storia e il destino di tutti i mondi.
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