Recensione di The Vampire Community di Simona Busto
Attenti a quello che chiedete. Potreste essere esauditi!
Una community dedicata ai vampiri, un luogo per divertirsi e incontrarsi, ma giocare con le creature sovrannaturali può diventare molto pericoloso.
E la tranquilla cittadina francese in cui è nata la community viene sconvolta da una serie di misteriose sparizioni.
I messaggi del bellissimo Konstantin seducono la bella Vivienne, dai capelli rossi come il sangue, che ha solo diciannove anni e l’anima di una ribelle.
Solo l’affascinante scrittore Benoit Delapierre si frappone tra Vivienne e l’anima oscura di Konstantin. Ma per quanto tempo riuscirà a impedirle di cadere nella sensuale trappola mediatica del vampiro?
Giudizio sul libro: il romanzo è una storia autoconclusiva che potrebbe essere anche definito un racconto. Piccolo e ben fatto è molto curato nei dettagli. La narrazione risulta scorrevole e non si fa nessuna fatica a leggerlo in un giorno.
Per quanto mi riguarda mi sono piaciuti i personaggi: la combattiva e viziata Vivienne, il pazzo Konstantine e il magnetico Benoit.
Anche se la storia è breve si intuiscono molto bene i loro caratteri, forse un po’ steriotipati, ma secondo me, per come essi vengono costruiti e fatti interagire va molto bene.
I chiaroscuri di Konstantine, la sua natura votata al male, e che rimanga cattivo sino alla fine sono sicuramente punti a favore del libro.
Per alcuni aspetti questo romanzo mi ha ricordato la saga dei Gardella, che personalmente ho amato.
Il vampiro è un essere malvagio destinato ad un’eterna dannazione, solo e triste, capace di compiere i più efferati omicidi, non è per nulla dotato di un lato umano, tranne in rarissime situazioni.
La principale remora è dovuta al fatto che ho letto davvero tanti libri che parlano di vampiri, e quindi ho letto davvero molte delle loro sfaccettature, l’espediente della vampire community mi è però molto piaciuto, quasi geniale.
Il finale è di buona fattura: ti lascia un po’ triste e con la consapevolezza che quella che stai leggendo e una degna conclusione anche se un po’ ingiusta.
L’ultima nota in questa recensione va allo stile che già mi era piaciuto durante la lettura dell’altro romanzo di Simona Busto: La nave di cristallo.
Anche questo in questo caso la scrittrice si riconferma con uno stile semplice e fluido, condito dai giusti particolati, capace di farti immergere nei luoghi e nelle vicende narrate.
L’unico appunto da fare è il salto un po’ troppo repentino negli eventi che giungono quindi a conclusione troppo presto.
Forse il tema un po’ troppo noto e sfruttato, ma leggere questo e-book vi permetterà di staccare dalla vita quotidiana, poiché sarete attratti dalle pagine come gli orsi dal miele.
Una domanda tutta per l’autrice ma questa storia non è forse un prequel per qualcosa di molto più completo e articolato?
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Grazie di cuore per la bella recensione.
E’ una gioia vedere che Lande Incantate mi ha seguita anche in questa nuova avventura. 🙂