Stanza bianca, quattro insoliti personaggi e un contatore appeso al muro da cui prende vita uno strano conto alla rovescia. Sono Padre Sandro (un prete missionario alla disperata ricerca delle risposte che solamente la fede può dare), Nick (una ex rockstar oramai fusa di testa con evidenti problemi di sesso dipendenza), Pam (una scienziata in odore di Nobel piena di sé con misure e curve da top model) e infine Zoe (una malata terminale di AIDS).
Questi gli improbabili compagni di viaggio catapultati all’interno di un mondo monocromatico scandito dal susseguirsi di numeri apparentemente senza senso. È solamente un gioco, oppure un altro stupido reality show? E se fosse un esperimento “psico-qualcosa”? Ne resterà solamente uno? Inutile continuare con domande senza risposta, così i quattro cominciano a raccontare sé stessi gli uni agli altri, andando a scavare sempre più a fondo e riportando alla luce vecchi scheletri nascosti in armadi ormai dimenticati.
Il tempo passa, i ricordi affiorano, mentre i numeri marciano inesorabili verso lo zero. Con in passare delle ore qualcuno del gruppo si perde per strada. Zoe invece ha qualcosa di speciale. Lei sa vedere attraverso quell’apparente successione di numeri senza senso. Numeri primi, ipotesi di Riemann, congetture mai dimostrate. Forse c’è qualcosa oltre quelle pareti bianche.
Zoe chiude gli occhi e vede.
Romanzo da leggere in poche ore: la suspance cresce in ogni pagina e il lettore si trova a interrogarsi sulla storia di questi personaggi, sul motivo per il quale si trovano in una (maledetta) stanza tutta bianca e su cosa rappresentano quei numeri che decrescono senza un collegamento apparente tra di essi. Insomma, la curiosità è un po’ il motore propulsore di tutta la storia. Mentre il tempo scorre scopriremo di più delle vite dei personaggi e dei loro scheletri nell’armadio. Gli eventi ben presto prenderanno una piega inaspettata, e alcune volte surreale ma non temete tutto ha una spiegazione!
Lo stile è semplice, diretto, fatto di molti dialoghi (incisivi) che si susseguono in uno stile botta-risposta. La storia si snoda con l’effetto di scene di un film e il lettore si gode questo viaggio beandosi del suo ritmo incalzante. Mi piace molto “l’effetto film” per quanto riguarda questo romanzo, anche se di solito non lo preferisco, ma trovo che sia il modo migliore con il quale questa storia possa essere narrata.
I personaggi vengono presentati durante il corso della narrazione, ognuno di esso non è esente da macchie sulla propria anima. Sembra quasi che lo scrittore ci voglia dire: non badate a quanto una persona può essere al di sopra di ogni sospetto, anche essa in un modo o nell’altro avrà commesso qualche nefandezza nella sua vita. Insomma, una visione un po’ pessimistica (o forse oggettiva) del genere umano.
Naturalmente, i caratteri dei personaggi sono poco delineati, data la brevità del romanzo, sono forse un po’ stereotipati, ma forse è da ricercare nel modo in cui finisce questa storia.
Cosa non mi è piaciuto? Alcuni dialoghi un po’ troppo sopra le righe, smorzando un po’ i toni il romanzo comunque non avrebbe perso la sua carica. Il finale è un po’ troppo veloce, credo sia voluto ma a mio papere, l’autore avrebbe potuto spiegare qualcosa in più.
Consiglio il libro ad ogni tipo di pubblico è una lettura breve, ma la storia è molto carina ed è ben costruita. Ammettetelo! Dalla sinossi anche voi siete curiosi di sapere dove vuol andare a parare l’autore. Vi dico solo che il finale non delude e a mio parere è abbastanza imprevedibile e fornisce inoltre una spiegazione a tutti gli eventi (un po’ inaspettati) che si susseguono durante il corso della narrazione.
Vi lascio con il booktrailer del libro a mio parere ben fatto e che (come tutto il resto) stimolerà la vostra curiosità.
https://www.youtube.com/watch?v=TVridbPA_R8
(117)
Grazie Mille!!!
Ciao