Home » L'angolo delle opinioni » Il Viaggiatore » Recensione de Firebird – La caccia di Claudia Gray

Recensione de Firebird – La caccia di Claudia Gray

Firebird - Lande Incantate

Firebird – La Caccia. Pubblicato da Harlequin Mondadori, scritto da Claudia Gray, autrice già nota per la fortunata serie Evernight, che torna in libreria con  questa nuova saga, più fantascientifica che fantasy, dove si ipotizza la presenza di infiniti mondi paralleli tra i quali è possibile spostarsi grazie al Firebird: un congegno estremamente sofisticato che, basandosi su leggi fisiche, consente lo spostamento della persona che lo utilizza nel “ se stesso di un altro mondo”.

Marguerite è la figlia di Henry e Sophia, scienziati inventori del Firebird ed è cresciuta tra formule scritte un po’ a casaccio su ogni muro ed assistenti, studenti ed intricate supposizioni scientifiche. Proprio quando il primo Firebird è appena completato ed in attesa di collaudo, Henry scompare, si crede, in un incidente stradale. Contemporaneamente Paul Markov, assistente ricercatore, fugge con tutti i dati relativi al Firebird, attirando così su di se i sospetti per la morte di Henry.

Marguerite viene avvicinata da Theo, uno studente di fisica che lavora con i suoi genitori, che le dice di aver ricreato due Firebird con dei materiali avanzati dalle precedenti prove e di essere pronto ad inseguire Paul attraverso i mondi paralleli.

“<<E se il Firebird non dovesse funzionare?>> .

Lui ha sfregato le sue Dr. Martens contro il legno rovinato della veranda, scheggiandone un pezzo. <<Be’, potrebbe non succedere niente. Potrei rimanere semplicemente qui, sentendomi uno stupido.>>

<<Questo è il peggio che può succedere?>>

<<No, il caso peggiore prevede che io diventi una specie di zuppa di atomi.>>

Theo e Marguerite, si lanciano così in un avventura pluridimensionale sulle tracce di Paul, che li porterà alla scoperta di mondi alternativi, ed in fine a svelare il mistero della scomparsa di Henry.

A questo punto mi rendo finalmente conto che il Firebird ha funzionato davvero: è possibile viaggiare tra dimensioni diverse. L’ho appena dimostrato. In mezzo a questo subbuglio di dolore e paura, brilla un piccolo frammento di orgoglio, che mi sembra l’unica fonte di calore, l’unica speranza nel mondo. Le teorie della mamma sono esatte. La validità del lavoro dei miei genitori è dimostrata. Se solo papà avesse potuto saperlo. 

firebird 2

PERSONAGGI

Marguerite: figlia minore di due brillanti scienziati, è poco interessata alle scienze e preferisce la pittura, pur non avendo mai prestato molta attenzione alle teorie dei suoi genitori sembra averle assorbite per osmosi.

Theo: brillante studente di fisica, tesista presso i genitori di Marguerite, ironico ed estroverso, ha sempre la battuta pronta, anche nelle situazioni più difficili.

Paul: assistente ricercatore presso Henry e Sophia. È introverso, serio e pacato, ed ha un intelligenza eccezionale che gli ha permesso di diplomarsi a 13 anni e iniziare la specializzazione a 17.

Sophie: madre di Marguerite, scienziata geniale ed eclettica, ha ipotizzato la teoria degli universi paralleli e del Firebird.

Henry: padre di Marguerite, oceanografo e fisico. Ha abbandonato le sue ricerche di oceanografia dopo aver incontrato la moglie per dedicarsi insieme a lei alle sue teorie.

Josie: sorella di Marguerite, segue le orme del padre e studia oceanografia al college.

STILE

Il libro è narrato in prima persona dal punto di vista di Marguerite, già dalla prima pagina ci catapulta direttamente nell’azione: la protagonista è già arrivata con il Firebird in un’altra dimensione, lasciando antefatti e spiegazioni un po’ sparsi nei capitoli successivi.

Personalmente ho trovato qualche buco nella trama, per esempio non capisco bene come si possa collegare la teoria di Schrodinger con il multiverso, ma del resto non lo sa neanche la protagonista: “MAI CHIEDERE AD UN FISICO DI QUEL GATTO” .

Per il resto lo stile è corretto ed il libro è scorrevole nonostante le continue digressioni e spiegazioni.

CONCLUSIONI

L’idea di base è carina anche se non nuovissima, il mistero è abbastanza intricato anche se si sviluppa soprattutto alla fine e le teorie scientifiche condiscono bene il tutto. La protagonista si lamenta un pochino troppo, inoltre la vedo abbastanza confusa per la maggior parte del libro: vaga un po’ a caso tra eventi che non comprende e spesso viene salvata dalla fortuna oppure da un altro dei personaggi, spero che nel prossimo libro sarà un poco più preparata ad affrontare le sue sfide! Ma va beh… Nel complesso il libro mi è piaciuto e lo consiglio. Il mio voto è 8!

(186)

Recensione "Gli eredi di Atlantide" di L. Camerini e A. Gualchierotti
Recensione di "Albion - Ombre" di Bianca Marconero
The following two tabs change content below.

1 Comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I Cookies permettono alle Lande Incantate di riconoscerti la prossima volta che tornerai a farci visita. Navigando sulle nostre pagine ci autorizzi a farne uso per rendere la tua esperienza migliore. Maggiori informazioni | Chiudi