Titolo | Racconti di Hogwarts: prodezze e passatempi pericolosi |
Autore | J. K. Rowling |
Data | 2016 |
Pubblicazione italiana | 2016 |
Editore | Salani |
Traduttore | |
Titolo originale | Short Stories from Hogwarts of Heroism, Hardship and Dangerous Hobbies |
Pagine | 69 |
Reperibilità | Reperibile solo in ebook a 2,99€ |
Minerva McGonagall ha molti volti: è un abile strega, una severa insegnante di Hogwarts, una grande appassionata di Quidditch e, talvolta, un gatto soriano. Ma una cosa di certo non è: un libro aperto.
Il racconto si apre con dei dati biografici: scopriamo così la data di nascita (sebbene non l’anno, che dovrebbe essere il 1925), la tipologia di bacchetta (abete e corde di cuore di drago, nove pollice e mezzo, rigida). Fin da subito si ritrova l’ironia e l’amore per i dettagli della Rowling, ad esempio che ha vinto il premio Miglior Nuova Promessa di Trasfigurazione Oggi, oppure gli hobby della prof:
Il ricamo, correggere bozze per Trasfigurazione Oggi, seguire il Quidditch, tifare per le Montrose Magpies.
Veniamo così a conoscenza che Minerva è nata da una madre strega e un padre babbano: attraverso le poche righe percepiamo l’atmosfera di difficoltà che una famiglia “mista” vive. C’è una cosa che mi chiedo però… Lo Statuto di Segretezza impedisce ai maghi di rivelarsi ai babbani: ma non è prevista un’eccezione per i compagni/mariti? Perché la madre di Minerva nasconde il fatto per anni, e poi glielo rivela; la stessa Minerva, invaghitasi di un babbano, preferisce lasciarlo considerando che non può dire la verità su se stessa. È vero che solitamente i non-maghi prendono male la notizia (e in tal senso, l’esperienza dei genitori di Minerva sarà stata decisiva), ma è anche vero che devono essere presenti delle clausole allo Statuto. Il racconto su Minerva mi è piaciuto, sebbene non ci sia niente che non potessimo immaginare con un po’ di fantasia: è sempre stato un personaggio che ho amato, quindi leggere la sua storia è stato piacevole. Si approfondiscono aspetti come la carriera al Ministero, l’amicizia con Albus Silente e l’affetto provato nei confronti di Harry.
Un Animagus è una strega o un mago capace di trasformarsi a piacere in un animale. Mentre sono trasformati, gli Animagi conservano la maggior parte del proprio senso di identità, dei ricordi e della capacità di pensare come un umano. Inoltre, la loro normale aspettativa di vita non cambia anche se mantengono la forma animale per lunghi periodi di tempo. Tuttavia, sentimenti ed emozioni appaiono semplificati e provano anche istinti ferini, nutrendosi di ciò che desidera il loro corpo animale, piuttosto che scegliere cibo umano.
Al racconto di Minerva segue un piccolo testo sugli Animagi (considerando che la professoressa di Trasfigurazione è uno dei pochi Animagus dell’epoca): tra le altre cose, viene spiegato il procedimento grazie al quale ci si può trasformare in Animagi. Ora, non so voi, ma io mi ero fatto solo una vaga idea della magia necessaria, perché la procedura non viene mai spiegata nel dettaglio: ci viene detto che è un percorso lungo e difficile, che non tutti ci riescono e che è molto rischioso. Da qui immagino ci sia un gran lavoro da fare, esercizi continui, particolari competenze in Trasfigurazione e così via… niente di tutto ciò! Il procedimento viene spiegato punto per punto, io ve lo sintetizzo: per un mese bisogna tenere in bocca una foglia di Mandragola, senza sputarla o ingerirla. Ma uno come fa a mangiare e a dormire tranquillamente con una foglia in bocca? Davvero sta qui la difficoltà? Passato un mese, si crea una pozione con la suddetta foglia da tenere conservata fino al prossimo temporale. In questo lasso di tempo, va ripetute una formula all’alba e al tramonto (Amato Animo Animato Animagus). Quando c’è un temporale si beve dalla pozione e ci si trasforma. Incredibile! Una magia totalmente diversa dalla magia creata dalla Rowling; una magia rituale medievale, che ricorda un rimedio assurdo per curare la Spruzzolosi di Ron…
…l’unico rimedio è prendere il fegato di un rospo, legartelo stretto attorno alla gola e stare nudo in un barile di occhi di anguilla durante una notte di luna…
Ron ovviamente non prende sul serio la proposta del signore nel ritratto: sembra un tipo di magia più legata alla superstizione che alle formule magiche utilizzate per fare magie. Insomma, questo procedimento per diventare Animagi mi puzza di soluzione all’ultimo minuto, come se questo ebook fosse troppo corto e bisognasse inventarsi qualcos’altro. Personalmente non ho apprezzato questa trovata, poco in linea con l’ambientazione creata dalla Rowling.
Un uomo coraggioso e gentile che aveva sempre fatto del suo meglio in circostanze molto difficili e che aveva aiutato molte più persone di quanto non sapesse.
La Rowling è molto affezionata a questo personaggio, tant’è che ha pianto nello scrivere la sua storia. Qui apprendiamo perché Remus è stato morso da un lupo mannaro (Fenrir Greyback), la sua vita a Hogwarts, della sua vita solitaria, della profonda gratitudine di Albus Silente (che si pone sempre come “salvatore” di maghi in difficoltà).
Remus era la coscienza del gruppo, ma non era immune agli errori. Non approvava l’implacabile prepotenza degli amici nei confronti di Severus Piton, ma voleva così bene a James e Sirius ed era loro così grato per averlo accettato che non sempre li rimproverava come sentiva di dover fare.
La Rowling è capace di rendere i suoi personaggi estremamente umani: Remus si sente così grato nei confronti degli amici averlo accettato, che non muove un dito quando questi bullizzano il giovane Severus Piton. Anche le difficoltà e le paranoie di Remus riguardo la storia con Tonks sono caratteristiche del personaggio, che si preoccupa delle conseguenze di una simile unione (sia in termini di stigma per Tonks, sia per le possibili conseguenze per un figlio).
Nonostante la brevità della loro storia, è bello pensare che Remus abbia avuto dei momenti alla fine di vera felicità.
La Rowling appaia al capitolo su Lupin un breve paragrafo sui lupi mannari: paragona questa condizione all’AIDS, per la portata dei pregiudizi e per la marginalizzazione che ne consegue. Scopriamo perché sono quasi sempre i maghi a diventare licantropi (i babbani non sopravvivono alle ferite), e cose curiose come il fatto che se due licantropi si accoppiano da trasformati con la luna piena, nascono dei cuccioli di lupo estremamente intelligenti.
Non mi sono abituato ancora al vero nome della professoressa di Divinazione: Sybill Trelawney. Il paragrafo a lei dedicato è davvero breve: mentre per altri personaggi la Rowling aveva in mente la loro storia, così non è per Sybill. Ho apprezzato la cosa: piuttosto che inventare una storia improbabile, ha lasciato la sua vita avvolta nel mistero. La Rowling qui spiega meglio perché, eccettuate le due vere profezie, Sybill resta un’impostora (ad esempio citando le predizioni su Neville e Lavanda). A me è sempre stata simpatica… e la McGonagall, per quanto disprezzasse la sua professione, dimostra l’affetto Sybill sostenendola quando la Umbridge la caccia da Hogwarts.
Compare anche una piccola appendice sui Veggenti dei Nomi, maghi a cui ci si rivolgeva per consigliare i nomi più propizi da dare ai figli.
Curiosamente, la Rowling nell’ultimo racconto ci parla di un professore solo nominato nella saga principale (anche Silente ne parla ne Le Fiabe di Beda il Bardo). C’è poco da dire su questo professore spregiudicato e bizzarro, che si ritrova nella vecchiaia con una gamba e un braccio di legno: per questo è impossibilitato a partecipare alla Battaglia di Hogwarts, eppure…
Deciso com’era a partecipare, salì in soffitta e rovesciò tutta la sua scorta di Vermicoli sui Mangiamorte che passavano sotto.
Con questa nota tragicomica si conclude questo ebook… cosa ne penso in conclusione? È sempre bello immergersi nel mondo di Harry Potter, scoprirne curiosità e dettagli nuovi. Nonostante il discorso degli Animagi che mi ha francamente deluso, mi sono divertito molto a leggere questi racconti. Vi farò sapere degli altri!
Per leggere le altre mie recensioni di Harry Potter:
Harry Potter e la Pietra Filosofale
Harry Potter e la Camera dei Segreti
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban
Harry Potter e il Calice di Fuoco
Harry Potter e l’Ordine della Fenice
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