Marco Davide: Noi affondiamo le radici in un certo tipo di cultura ed è naturale che questo emerga in ciò che produciamo.
Fabrizio Valenza: …non voglio scrivere un med-fantasy come genere. Voglio scrivere “mediterraneo” perché sento che le tradizioni di cui è permeata la mia terra scorrono nel mio sangue, mi affascinano e costituiscono l’aria che respiriamo, pur senza accorgercene.Marco Davide e Fabrizio Valenza in un dibattito sul termine “Med-fantasy”
Eccoci qui, cari lettori: cavalcando quell’onda effimera del fantasy mitologico, gettiamo l’ancora sulla penisola italiana. Oppure a un luogo che in molti modi ce la può ricordare.
“Med” infatti è la forma breve per “mediterraneo”, così, dopo lunghi viaggi in metropoli e lande sconosciute, in un certo senso intravediamo di nuovo casa.
Se esiste o no il med-fantasy è argomento di discussione per molti: chi sostiene che abbia il diritto di essere visto come sottogenere a sé, chi come gli autori sopra citati crede che non sia un sottogenere a sé, ma una caratteristica che semplicemente emerge dalle acque della loro fantasia.
Vantiamo, come nel fantasy mitologico, una lista di autori famosi compatrioti e molto amati per il loro lavoro, fra cui Gianluigi Zuddas di cui abbiamo già presentato le opere e Mariangela Cerrino che, in un certo senso, è approdata fra i primi in questo mondo “piccolo”, ma pieno di sorprese.
Al primo posto però, prima di discutere sull’ambientazione su penisole con miti o leggende vive tratte dalla tradizione mediterranea, gli autori concordano su un argomento: il protagonista e le sue reazioni alla situazione sono il centro di tutto. Forse anche la Fantaciclopedia è med-fantasy-orientata?
• E’ buono, ma le sue decisioni possono indisporre chi gli è vicino. (Caitli in “I cieli dimenticati” sceglie uno straniero al posto di Larth, principe di Tarchna)
• Combatte contro il cambiamento, ma si ritroverà ad aver contribuito ad esso (Larth, sempre in “I cieli dimenticati”, non vuole che Ruma regni, ma alla fine agglomerandola a Tarchna, ha fornito le basi per il nuovo impero.)
• Cerca sempre, non tanto di cambiare il destino, quanto di salvare la famiglia, l’onore e soprattutto di conservare l’amicizia.
Sono pochi punti su cui appigliarsi? Forse è così, ma è anche forzato volerne mettere di più: se già non siamo sicuri se il Med-fantasy è un sottogenere a parte o da inserire nell’High Fantasy, o nel Low Fantasy, come possiamo definirne i confini? Ammesso che li abbia?
Su questa meravigliosa terra abbiamo appena gettato l’ancora, dobbiamo ancora scendere con la scialuppa, prendere in mano la terra, correre fra i boschi. Cosa vi crescerà di magnifico in questo nuovo mondo? Cosa ritroveremo fra scogli e sabbia, scoprendo che già fa parte di noi?
Non penso di saperlo io, vivo lontana dalle sponde del mare.
Ma se esplorando le terre giungerete abbastanza a nord per raggiungermi, vi prego, parlatemene.
Vi porgerò l’orecchio con il cuore in mano.
(842)