Ho promesso quest’intervista ormai da un anno e passa. Il minimo che possa fare è chiedere un applauso virtuale a tutti voi lettori delle Lande Incantate alla straordinaria pazienza dell’autore che intendo presentarvi in questo articolo: Alessandro Falzani.
La sua storia, un po’ come il bestseller “Il codice da Vinci”, mette sottosopra nel senso letterale la nostra concezione di Inferno e Paradiso.
Nel bel mezzo dell’Industrializzazione in Europa, sorge una cattiva stella sulla nascita di un bambino. Nel suo cammino incontrerà dunque solo tristezza, abbandono, solitudine e incomprensione.
Lucifero, principe e sovrano assoluto dei demoni, lo prende quindi sotto la sua ala infernale: lo tempra, lo guida, lo guarda – sempre nascondendosi nella sua ombra, attendendo che i tempi maturino per rivelargli la ragione per la quale lui, principe degli Inferi, ha scelto proprio Lorian fra tutti gli umani per superare il suo stesso potere.
Non mi curo di alcuno spoiler in questo articolo: quindi proseguite a vostro rischio e pericolo!
L’ispirazione mi è venuta da tanti episodi della vita, ingiustizie, preghiere che non hanno avuto seguito, amici che ho visto spegnersi troppo presto. Ho cercato un significato religioso, ma non trovandolo ho deciso di rifiutarlo, un po’ come ha fatto Lorian. LORIAN è rabbia verso le ingiustizie della vita e la possibilità che un essere superiore possa essere fragile, come e più di un umano.
E’ stata in assoluto la cosa più complessa e dispendiosa: provare a immedesimarsi in qualcuno che nessuno di noi può essere e ribaltare, appunto, i canoni religiosi. Arduo, forse eccessivo, ma per me bellissimo, inoltre, Lucifero subirà un ulteriore mutazione al termine della storia, che ha lasciato parecchi sgomenti.
Immagino che lo sia, per me lo sarebbe di certo. Comprendere di avere un destino segnato sin dalla nascita ed essere consci di non poter far nulla per cambiarlo, chi non sarebbe stravolto? Ma la cosa che più conta, nella vita di Lorian, è che egli ha dato seguito al suo destino, che al termine del primo volume poteva dirsi compiuto e quindi ne ha creato uno nuovo, da qui il nome della saga: Hellkaiser.
La saga è completa degli altri tre volumi e posso anticipare che gli stravolgimenti di alcuni ruoli nel primo volume si ripresenteranno, in modo ben più potente, infine ci saranno anche altri personaggi, solo tratteggiati nel primo volume.
Ho scelto il Self solo per insicurezza personale, pensando di non essere pronto per un editore. Oggi, con il senno di poi, un editore voleva ripubblicare la saga, ma io ho declinato. Non ho mai cercato un editore, non ne ho sentito la necessità.
Nella vita sono responsabile di un’azienda che si occupa di risorse energetiche e sistemi elettrici per abitazioni e industrie.
L’entusiasmo e l’orgoglio di Alessandro Falzani per il suo successo è palpabile sin dalla sua prima mail. Fu lui a contattarmi e a chiedere che leggessi L’alleanza dei caduti – Lorian per valutare la sua opera. Nonostante le mie prolungate fasi di silenzio dovute alle varie e più tipiche situazioni studentesche, Alessandro Falzani ha le parole per scaldare il cuore e vedere sempre il lato migliore della situazione – cosa che non ci si immaginerebbe a conoscere solo il suo disperato protagonista Lorian.
La cosa più importante di questa mail è la parola promessa. Sì, perché tu me ne hai fatta una e poi è stata mantenuta, non importa dopo quanto, ma tu hai tenuto fede all’impegno che ci eravamo scambiati e questo è sinonimo della tua coerenza e serietà.
Intanto, se ben ricordi, ti feci una promessa a mia volta, ovvero di completare la saga e farla conoscere. Così ho fatto: Lorian è seguito da altri tre volumi e poi, in molti mi hanno chiesto di riunire il tutto nella tetralogia Hellkaiser, armageddon saga, ora posso dirti che sono nella top 100 di amazon costantemente, da oltre un anno. Sono nella prima pagina di google libri e tra i nuovi suggerimenti di ebooks.
Ho completato anche la saga Glenvion, tra le prime dieci saghe di amazon.
Ci ho messo tutto me stesso, e sto raccogliendo i frutti di anni di lavoro.
Ho soltanto un augurio da farti, Ale: possano sui tuoi campi crescere sempre frutti buoni e piante sane!
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