No, non vi descriverò i personaggi, neppure i narratori, non vi predico trame, né luoghi in questa breve presentazione della mia storia a puntate. Non vi dirò se i protagonisti sono alti, bassi, magri o grassi, che età hanno vi sarà ancora un mistero. Neppure di che colore sono gli occhi e i capelli, se hanno capelli ricci, mossi o lisci.
Ho deciso quindi di “intervistare” tre personaggi che incontreremo marginalmente nel corso della storia, tre ruoli che in realtà saranno scontati, un po’ come il sale nell’insalata. Ho chiesto loro di descrivere la mia eroina e queste sono state le loro risposte.
La odio. Dal più profondo, dal primo istante in cui mi fu presentata da Jamie. Lei, la sua insistenza sulle trame geniali di Jamie, lei che lui predilige; lei che lo annienta e lo critica. Se davvero aveva un’idea migliore, poteva anche scriverla. Io ci ho provato, non dico di più, ma ci ho provato e aiuto Jamie a superare se stesso. Peccato solo che superare se stessi sia difficile e riesce una sola volta nella vita. Lui ce l’ha già fatta.
Lei non ci prova neanche. Lei critica, lei si mette in mezzo a tutto e a tutti e Jamie non la ferma, anzi, alimenta la propria distruzione attraverso “quella ragazzina dal visino angelico”. Nonna dice di lasciarlo perdere, che starei meglio senza di lui, ma sarebbe il più grande facciamo-finta della mia vita. Lui c’era quando i miei genitori stavano male, non si è tirato indietro, ha lasciato da parte sua moglie per fare a noi da tata. Quale altro uomo si denigra a un ruolo simile, soprattutto un uomo del suo rango? Io sono certo che lo ha fatto per amore, non per compassione, e io per amore continuerò a seguirlo e aiutarlo, in minima parte, dietro le quinte, anche quando lui non se ne accorge.
Gwendolyn “tanto carina” non ha nulla da cercare qui.
Meno male che il suo nuovo passatempo sia lontano da qui. Mi dicono che fissa l’ingresso di una banca dove lavorava suo padre, che lo fa da anni. Brava. Magari che la morte del padre le abbia insegnato la gratitudine. O di togliersi di mezzo dove non è richiesto il parere del gentil sesso.
Se si fa rivedere, giuro che scoprirà che la guerra non è stata dichiarata solo al continente.
Peter Llewellyn Davies
Gwendolyn… un fascino di giovinezza che da fuori si affaccia fra le imponenti mura della banca. La direzione pretende che venga ignorata, che la si lasci fuori. Ma i suoi occhi, duri come la pietra, sono più forti della ragione. Qualsiasi scusa ella trovi per entrare e indorare la monotona cupidigia della serietà, io sarò lieto di aprirle la porta e scoprire cosa celano i suoi occhi grigi.
Edward Treasure
Ne ho cresciuti, di bambini, nella mia vita, ma quella ragazza è incorreggibile, è testarda. La sua parte migliore, l’unica con cui è possibile comunicare, è la sua indole protettiva verso i fratelli minori, non più dipendenti dalle sue cure da tempo, ormai stanno diventando uomini. Un’altra sua parte con cui parlare è la mania di sognare ad occhi aperti, guardando fuori dalla finestra a tutte le ore, e anche per ore, come se aspettasse qualcuno. Capisci da te che potrai parlarci, con quest’ultima parte di lei, ma non ragionarci.
Oh George, meno male che non ci sei più per assistere a tutto questo. Mai figlia fu più deludente per un genitore. L’unica cosa che posso fare è consolare la tua povera moglie, la cara, dolce Mary.
Pensare che Gwendolyn sarebbe una così bella e piacevole giovane donna, se finalmente crescesse. Dio solo sa che ne sarà di quella ragazza.
Lady Margareth Barton
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