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L’Inizio della Ricerca

La strega osservò attentamente i movimenti di Julie, la stava studiando per vedere le sue reazioni.
La vide muoversi silenziosamente verso i due umani, mentre li osservava con occhi famelici. Sicuramente in quel momento era in atto una lotta interiore tra il lupo e la donna, sulla base di quello che avesse scelto, la strega si sarebbe comportata di conseguenza.
Gli umani, dal canto loro, erano terrorizzati, e indietreggiavano lentamente.
“Julie ti prego, non lo fare” disse con voce tremante la donna “siamo amiche, ricordi?”
Dopo pochi minuti di indecisione Julie sì volto verso la strega e cambiò direzione andandole incontro. Si sedette di fronte a lei guardandola con occhi consapevoli, aveva preso la sua decisione
La strega sorrise mettendo in mostra i suoi denti marci.
“Ottima scelta” disse, poi si alzò e lentamente, con passo claudicante, arrivò alla sua libreria polverosa dove tirò fuori un piccolo libricino consunto.
Ritornò dove il magnifico lupo la stava aspettando.
“Bene Julie, ora voglio che ti concentri su qualcosa di bello, un momento della tua vita particolarmente felice” disse con la sua voce gracchiante.
Il lupo inclinò leggermente la testa prima di chiudere gli occhi.
Li riaprì dopo poco e guardò la vecchia con sguardo frustrato.
“Sei una testona!” gracchiò la strega “ti devi concentrare. Lo so che hai paura del dolore, ma non sarà come la trasformazione e ogni volta che la farai sarà sempre meglio, non sentirai quasi più niente. Ora smettila di fare l’umana e concentrati!”
Julie la guardò con odio prima di chiudere nuovamente gli occhi per riprovare. Nel frattempo la vecchia si era incamminata verso un baule nella parte ovest della caverna, ne estrasse una stoffa e ritornò indietro.
Il lupo si era accasciato a terra e mugolava, mentre parte del suo corpo perdeva le fattezze lupesche ed acquisiva quelle umane.
“Mantieni la concentrazione, altrimenti tornerai lupo” disse con acidità la strega.
Il corpo ai suoi piedi si contorse più volte e alla fine un urlo straziante riempì l’aria, un urlo umano, femminile.
Julie era a terra, tremante e nuda.
La strega le buttò addosso la stoffa che aveva preso dal baule e tornò ad accomodarsi nella sua poltrona.
I due umani avevano assistito alla scena completamente ammutoliti e tremanti, si erano accucciati in un angolo vicino all’entrata, pronti a scappare se fosse stato necessario, ma la strega apprezzò che non l’avessero fatto. Forse la lealtà verso la loro compagna di viaggio era solida. Li guardò socchiudendo gli occhi e attirando la loro attenzione, poi con il dito gli fece cenno di avvicinarsi.
Lo fecero dopo qualche secondo di incertezza e sempre molto titubanti.
“Accomodatevi, appena sarà pronta ci raggiungerà” disse loro con fare affabile come se non fosse successo niente.
“Ma sta male, forse… forse dovremmo…” disse con voce tremante la donna
“Aiutarla?” rise la vecchia “non ne siete in grado, lasciate che faccia. Deve imparare.”
I due si accomodarono esitanti, gettando occhiate inquiete alla loro compagna di viaggio stesa a terra sotto la stoffa che la vecchia le aveva buttato addosso.
“Ordunque!” esordì con tono allegro “volete che continui a raccontare o quello che avete visto vi basta per credere?”
I due si guardarono scettici.
“Non credere a questo punto sarebbe da idioti!” esordì l’uomo
“Come potremmo mai non credere dopo ciò che è avvenuto a Julie?” disse la donna scuotendo la testa
“Beh, ho visto fare di peggio a voi umani” rispose la strega con un’alzata di spalle “a volte non sapete riconoscere la verità neanche se è in bella mostra davanti ai vostri occhi, oppure se la vedete e non vi conviene, fate finta che non esista, semplicemente.”
“Noi non siamo così” disse in tono duro l’uomo.
“Oh, lo vedo.” li scrutò attentamente da sotto le sopracciglia cespugliose “questa volta sono stata davvero fortunata”
Fece un gesto nell’aria con la mano, come a voler allontanare qualcosa.
“Non avete idea di quanti smidollati capitino da queste parti! Curiosi ma idioti! Gentaglia che nonostante l’evidenza continua a non vedere. Ma voi, voi siete diversi. Ditemi i vostri nomi!” era un ordine in tutto e per tutto e gli umani risposero meccanicamente.
“Samuel”
“Gabriella”
“Oh! Comincio a comprendere” la strega sbottò in una risata acuta che echeggiò in tutta la caverna “se questo non è un piano di quegli astuti pennuti ….” disse quasi fra se quando smise di ridere.
“Come mai il nome di Julie lo sapevate ed il nostro no?” chiese titubante Gabriella.
La vecchia rifece quel gesto stizzito con la mano.
“Non mi interesso degli umani, dovessi ricordare tutti i vostri nomi sarei impazzita centinaia di anni fa!” disse infastidita.
Lanciò uno sguardo a Julie che si stava alzando, la stoffa che le aveva dato era in realtà un mantello e lei lo stava indossando.
“Cara vieni a sederti qui” disse la strega indicando una sedia che era apparsa accanto a lei lasciando gli umani basiti.
La donna fece quanto le era stato detto con molta lentezza, era esausta.
“Per prima cosa bevi questo” le disse porgendole un bicchiere anch’esso apparso magicamente nelle sue mani.
Era pieno di un liquido violaceo ben poco invitante, quindi la donna ebbe un moto di esitazione.
“Oh, suvvia! Avessi voluto ucciderti l’avrei fatto da un pezzo, non ha un brutto sapore e ti rimetterà in sesto”
Julie la guardò titubante, poi accettò. All’inizio lo sorseggiò, ma quando si accorse che non era così pessimo lo mandò tutto giù. Gabriella la guardava con una smorfia di disgusto sul viso.
“Di che sa?” le chiese
“Mirtilli” rispose lei leccandosi il labbro “buono e mi sento già meglio”
La strega la guardava compiaciuta.
“Ora tieni questo” le disse, mentre le porgeva il libricino e faceva sparire il bicchiere “è il diario di un lican, spiega la trasformazione, cosa si deve fare, come comportarsi, una specie di vademecum per licantropi”
Julie stava già sfogliando alcune pagine
“Ferma, avrai tutto il tempo. Ora ascoltami” e volgendosi verso gli umani “anche voi. Andrete dalla madre di Julie, non guardatemi così, l’aiuterete in questa cosa, è il vostro compito”
“Ma” fece Samuel per opporsi.
“Niente ma” disse la strega mettendo la mano davanti a bloccare ogni suo rimbrotto “avete una missione da compiere voi due, e sono sicura che lo capirete strada facendo.”
“Potrebbe essere un po’ meno criptica?” chiese la donna.
“Potrei” rispose la strega “Ora andate! Questo mantello è magico, te lo presto. Questo significa che me lo devi restituire!” disse guardando con occhi severi Julie “Farà credere agli umani che tu sia vestita perfettamente, e non si disintegrerà durante le trasformazioni, verrà assorbito dalla tua pelliccia. Così, quando ritornerai umana non sarai nuda come un verme!”
Detto questo si alzò
“Ora fuori di qui! Ho da fare” disse in tono perentorio andando verso la sua libreria.
“Ma ci sono tante domande… ”cominciò Julie.
“Si e tante risposte, ma non le avrete da me, ora fuori!”
I tre compagni di viaggio si guardarono e sospirando abbandonarono l’antro.
“Cosa succede?” chiese la voce eterea quando se ne furono andati.
“Non lo so, ma i pennuti stanno escogitando qualcosa, immagino per la guerra. Sono sicura che lo sapremo presto” rispose la strega con un ghigno.

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Giovane Lupo
Seth
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Oceanografa a tempo perso, grande lettrice che non disdegna dai classici agli ingredienti dei succhi di frutta. Nutre una grande passione per il Fantasy e in questo periodo, in particolare per il Weird. Avendo personalità multiple adora i GDR e sopratutto i GRV. Ha pubblicato il suo primo romanzo nel 2008, ma è ancora in cerca di un editore che la sopporti.
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