Non tutti sanno che giorno 31 luglio 2015 nel cielo comparirà la luna blu. Non si tratta di una luna colorata, ma di una seconda luna piena nell’arco di un mese, un fenomeno che accade generalmente una volta ogni tre anni.
Nelle tradizioni popolari la luna blu ha diversi significati, sia positivi, che negativi. Il colore blu, come tutti i colori, ha una serie di significati.
Alcuni la associano ad influenze maligne e a pessime condizioni atmosferiche, altri la considerano più potente ed energetica nelle altre lune piene, mentre i nativi americani Appalachi credono che la luna blu sia messaggera di sorprese e grandi gioie.
La luna è sempre stato un elemento affascinante per l’uomo, e per questo anche soggetto di numerose credenze e leggende.
Una delle più inquietanti è probabilmente quella dei licantropi.
Il licantropo è senza dubbio una delle creature fantastiche più popolari, che da sempre ci affascina e suscita terrore in noi, e che, ancora oggi, gode di vasto successo a livello cinematografico, televisivo, e nella letteratura. Basti pensare alle recenti saghe di Harry Potter, Twilight o Teen Wolf.
Secondo la leggenda, il licantropo è un essere umano condannato da una maledizione a trasformarsi in una bestia feroce ad ogni luna piena: la forma più conosciuta è quella del lupo, ma in alcune culture prevalgono l’orso, il bue o il gatto selvatico. Nella narrativa e nella cinematografia dell’orrore sono stati aggiunti altri elementi che invece mancavano nella tradizione popolare, come ad esempio la possibilità di ucciderlo solo con un’arma d’argento, oppure che il licantropo trasmetta la propria condizione ad un altro essere umano dopo averlo morso.
Nella storia dell’arte il licantropo è stato rappresentato principalmente secondo la mitologia e le tradizioni greche e romane.
Lycaon – Hendrik Goltzius (1558-1617)
‘La veste si muta in un vello, le braccia in zampe; / diventa lupo e mantiene le tracce dell’antico aspetto; / identico il colore grigiastro, identica la ferocia del volto; / guizzano minacciosi gli stessi occhi, immutata l’aria di crudeltà‘. ( Ovidio, Metamorfosi I, 236 ssg. )
In questa incisione è raffigurato sulla destra Licaone.
La leggenda narra che Licaone era il re dell’Arcadia, padre di ben 50 figli. Un giorno Zeus travestito da mendicante chiese vitto e alloggio al re che gli diede in pasto le viscere di un animale sacrificale mescolate a quelle di un bambino. Zeus disgustato rovesciò il piatto e uccise 49 dei figli di Licaone eccetto uno, trasformò il re in una bestia feroce e lo condannò a nutrirsi di carne umana per l’eternità.
Altri artisti rappresentarono i licantropi nella loro opere. Alcuni li raffiguravano con fattezze umane in atteggiamenti animaleschi e mostruosi, mentre dilaniano altri esseri umani. Viceversa altre volte i licantropi erano raffigurati con fattezze di lupo, ma con atteggiamenti umani
Lupo mannaro di Lucas Cranach il vecchio, 1512
Incisione tedesca in legno raffigurante un licantropo del 1722.
Il licantropo simboleggia il lato animale dell’uomo, l’istinto, e pur essendo un essere soprannaturale, è parte stessa dell’essere umano, che anche nella condizione di mostro resta sempre presente e cosciente. La razionalità e l’istinto sopravvivono nello stesso corpo, ma talvolta l’istinto animale prende il sopravvento e ritornando alle origini l’uomo diventa una bestia incontrollabile, che scaturisce orrore e timore.
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