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Oggi ho selezionato per voi un artista tedesco fantasy molto interessante: Hans Baldung detto “Grien“, che significa “verde”, probabilmente per l’uso massivo di questo colore nei suoi dipinti.
Sant’Anna con Gesù Bambino, la Vergine e San Giovanni – La Trinità e Mistica Pietà – La Trinità e Mistica Pietà(1507)
Nacque nel 1485, e morì nel 1545, fu pittore, disegnatore, incisore e xilografo, allievo del noto maestro incisore Albrecht Durer.
Nel primo periodo della sua carriera realizzò su commissione diversi dipinti a tema religioso per numerose cattedrali, come ad esempio il “Trittico di San Sebastiano” o l’altare della cattedrale di Friburgo in Brisgovia composto da 11 tavole che rappresentano la vita di Maria Vergine.
In seguito le sue opere basate prevalentemente su argomenti religiosi ebbero una “ventata” riformista e l’artista si focalizzò su argomenti mitologici e allegorici.
Realizzò una serie di xilografie incentrate sulla stregoneria, considerate tra le più inquietanti del ‘500. Egli era affascinato da questo mondo fin da bambino, soprattutto perchè in quel periodo la caccia alle streghe era aperta in seguito alla diffusione del Malleus Maleficarum, libro scritto da due domenicani tedeschi che conteneva tutto il sapere relativo al mondo stregonesco e si prefiggeva lo scopo di perseguitare le streghe. L’opera fu pubblicata nel 1487, quando Hans era un bambino, ma il pittore ebbe certamente modo di entrare in contatto con quel mondo assistendo agli interrogatori delle presunte streghe e ai processi che attorno al 1480 terminavano con punizioni spirituali delle imputate talvolta concludendosi con la pena di morte sul rogo, a causa di orribili confessioni di patti con il demonio che erano siglati soprattutto con l’esercizio di una sessualità senza freni.
Le incisioni di Baldung focalizzano i temi più tipici relativi all’immagine della strega di quel tempo: l’erotismo e il dominio degli elementi e contengono moltissime simbologie legate alla stregoneria nera e al demonio: il drago, il capro, il cappello, il vaso, il gatto, la forca.
(1705)