La trilogia che voglio presentare oggi narra dell’adolescenza di una lady di fine 800 Gemma Doyle eroina tormentata nata dalla abile penna di Libba Bray.
Trama: Fine Ottocento. Rimasta orfana di madre e trascurata da un padre schiavo del laudano, la sedicenne Gemma Doyle lascia Bombay, dove ha trascorso l’infanzia, per un severo e cupo collegio femminile appena fuori Londra. Qui riesce a entrare nell’esclusivo gruppo formato dalla potente Felicity, la vezzosa Pippi e l’imbranata Ann. Dopo il primo periodo di permanenza, costellato di noiose lezioni, rigida disciplina e oscure visioni (nonché dalla presenza di Kartik, un giovane misterioso e seducente che l’ha seguita dall’India), Gemma scopre un diario segreto che le svela l’esistenza dell’Ordine, una congrega di donne dedite alla magia e alla scoperta di universi paralleli dove tutto è possibile. Assieme alle amiche, e nonostante la ferma opposizione di Kartik, la ragazza è intenzionata a saperne di più, a ribellarsi alle regole e a raggiungere la grotta nascosta dove l’attende un destino inatteso…
Trama: Gemma è sempre più decisa a ricostituire l’Ordine e distruggere definitivamente Circe. Stavolta però dovrà affrontare un nuovo compito: trovare il Tempio, fonte originaria della magia, e legarvi il potere da lei disperso per i Regni quando ha distru
tto le rune. Non sarà un’impresa facile: Kartik e il Rakshana hanno loro progetti segreti che la minacciano, alla Spence compare una nuova inquietante professoressa che potrebbe essere Circe e l’atmosfera natalizia a Londra mette a dura prova la facciata di rispettabilità che Gemma e le sue amiche Felicity e Ann si sono faticosamente costruite. Forze oscure sono all’opera nei Regni, dove le amiche ritrovano Pippi, che potrebbe essere stata corrotta dagli spiriti maligni.
Trama: E’ stato un anno di grandi cambiamenti per Gemma da quando è arrivata alla Spence Academy. Sua madre uccisa, suo padre assuefatto al laudano, e Gemma stessa che ha scoperto di avere la capacità di viaggiare tra i reami, nel mondo Faerie, dove la magia scorre selvaggia. Ora è giunta l’ora del suo debutto in società ed anche l’ora di decidere quale sarà il suo ruolo riguardo al regno fatato. Pippa, la sua amica scomparsa nel regno fatato ricompare, ma non è più la stessa…cosa sarà della loro amicizia e delle loro vite, mentre un gruppo segreto cerca di impadronirsi del reame fatato?
Libba Bray nata nel 1964 in Alabama, ha lavorato come cameriera, baby sitter, arrotolatrice di burritos e copywriter pubblicitario prima di dedicarsi alla scrittura full time. Suo padre era un pastore presbiteriano e la madre una insegnante di inglese. E’cresciuta in Texas a forza di rock alternativo-underground, filmacci in tv e ha sempre amato leggere romanzi di qualsiasi tipo e scrivere.
Ha patito moltissimo il divorzio dei genitori e a diciotto anni è stata coinvolta in un terribile incidente automobilistico da cui è uscita letteralmente distrutta, con la conseguenza di dover fare molte operazioni chirurgiche per la ricostruzione della faccia per sua fortuna lo scrivere e il suo grande senso dell’humor l’hanno aiutata a venirne fuori.
Laureatasi, si è poi trasferita a New York dove ora vive con il marito, sposato a Firenze, un figlio e un gatto ciclotimico.
È stato il marito a spingere la Bray a scrivere un romanzo rivolto a giovani lettori. Il risultato è stato il ciclo di Gemma Doyle.
Non è mai tutto o bianco o tutto nero, le persone non sono buone o cattive, ma esseri umani. Un eroina che racchiude tutte le sfumature del grigio affascina e spinge a storcere il naso. I romanzi sono pieni di personaggi che hanno ucciso, tradito, imbrogliato. La pecca principale dell’opera è la mancanza di logicità in alcuni passaggi narrativi.
Consiglio questo libro sopratutto ad un pubblico femminile, in cerca di qualcosa di diverso e non troppo impegnativo.
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