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La Svastica sul Sole di Philip K. Dick

Era riuscito a farsi restituire da Ray Calvin i soldi della Colt 44, oltre a diverse dichiarazioni scritte che il la svastica sul sole philip k. dick - Lande Incantate fatto non si sarebbe ripetuto. Ma questo non lo aveva rasserenato. Solo adesso, in una situazione del tutto separata da quei fatti, aveva perso la sensazione che le cose andassero sempre peggio. Il wabi intorno a lui, le radiazioni di armonia… è questo, decise. La proporzione. L’equilibrio. Sono così vicini al Tao, questi due giovani giapponesi. Ecco perché ho reagito positivamente. Ho avvertito il Tao dentro di loro. Ne ho visto un barlume anch’io. Chissà che cosa significa, si domandò, conoscere veramente il Tao. Il Tao è ciò che prima porta la luce, poi il buio. Le occasioni di interscambio delle due forze primarie, in modo che ci sia sempre il rinnovamento. È il Tao che tiene insieme il tutto, evitando che si disgreghi. L’universo non avrà mai fine, perché proprio quando sembra che l’oscurità abbia distrutto ogni cosa, e appare davvero trascendente, i nuovi semi della luce rinascono dall’abisso. Questa è la Via. Quando il seme cade, cade nel terreno, nel suolo. E al di sotto, fuori dalla vista, sboccia alla vita.

La Svastica sul Sole (The Man in the High Castle), ripubblicato anche con il titolo L’Uomo nell’alto Castello, è un romanzo ucronico dello scrittore statunitense Philip K. Dick, pubblicato nel 1962 e vincitore del Premio Hugo.

TRAMA

Le forze dell’Asse hanno vinto la seconda guerra mondiale e l’America è divisa in due parti, l’una asservita al Reich, l’altra ai Giapponesi. Sul resto del mondo incombe una realtà da incubo: il credo della superiorità razziale ariana è dilagato a tal punto da togliere ogni volontà o possibilità di riscatto. L’Africa è ridotta a un deserto, vittima di una soluzione radicale di sterminio, mentre in Europa l’Italia ha preso le briciole e i Nazisti dalle loro rampe di lancio si preparano a inviare razzi su Marte e bombe atomiche sul Giappone. Sulla costa occidentale degli Stati Uniti i Giapponesi sono ossessionati dagli oggetti del folklore e della cultura americana, mentre gli sconfitti sono protagonisti di piccoli e grandi eventi. E l’intera situazione è orchestrata da due libri: il millenario I Ching, l’oracolo della saggezza cinese, e il best-seller del momento, vietato in tutti i paesi del Reich, un testo secondo il quale l’Asse sarebbe stato sconfitto dagli Alleati.

ucronia atomica new york - Lande Incantate UCRONIA: se le cose fossero andate diversamente?

Dal francese ucronie, parola coniata dal filosofo  Charles Renouvier nel 1876, sul modello della parola utopia, a partire dal greco chronos (tempo). Per ucronìa si intende un esperimento mentale – che con il passare del tempo, ha acquisito dignità di genere narrativo – volto a sostituire certi fatti storici reali con ipotesi alternative. L’ucronìa fa perno su una domanda fondamentale: e se le cose fossero andate diversamente? Ci si riferisce sempre ad esiti politico-militari, meno a risvolti culturali o tecnologici presenti nella narrativa steampunk.

L’ucronìa è anche detta storia alternativa, allostoria o fantastoria. È assimilabile al romanzo storico ( in particolare quando si parla di storie ambientate in un passato molto remoto) o alla fantascienza che si incrocia con la fantapolitica, mescolandosi all’utopia o alla distopia quando si descrivono società ideali, o al contrario, indesiderabili.

L’Ucronìa è una suggestione antica: nel decimo libro di Ab Urbe Condita (27 a.C), l’autore Tito Livio fa il primo esperimento ucronico di ponderazione su che cosa sarebbe accaduto se Alessandro Magno avesse sfidato Roma,(ovviamente secondo Tito Livio i romani vincevano a mani basse).

Una delle classiche ipotesi ucroniche è: E se Hitler avesse vinto la Guerra? Proprio su questa ipotesi si fonda uno dei romanzi ucronici che hanno fatto  la storia della letteratura, La Svastica sul Sole.

I PERSONAGGI

Nobosuke Tagomi: Importante funzionario giapponese presso la Missione Commerciale Nipponica di San Francisco. Incaricato dal Governo Imperiale delle Isole Patrie (il Giappone) di incontrare il signor Baynes, imprenditore svedese, per un’importante fornitura di stampi a iniezione prodotti dall’azienda del suddetto Baynes, capaci – secondo le previsioni delle Isole Patrie – di far riguadagnare terreno nella corsa ai viaggi interplanetari con l’antagonista, il Terzo Reich.

Frank Frink: È un orafo ebreo originario di New York, rifugiatosi negli Stati Americani del Pacifico (sotto il controllo giapponese) per sfuggire alle brutali persecuzioni anti-semite verificatesi nella East Coast (sotto il controllo del Reich). Dipendente della Wyndham-Matson, azienda impegnata nella produzione di falsi reperti storici successivamente venduti a mercanti del settore (tra cui  Childan), verrà in seguito licenziato e insieme ad Ed McCarthy, un ex-collega della Wyndham-Matson, metterà su una propria attività: la Edfrank.

Juliana Frink: Ex-moglie di Frank, del quale mantiene tuttora il cognome, Juliana viene descritta come una La svastica sul sole, mappa - Lande Incantate sensuale ed affascinante donna dai lunghi capelli scuri. Residente negli Stati delle Montagne Rocciose, insegna judo in una piccola palestra del Colorado. Conoscerà in una tavola calda il camionista italiano Joe Cinnadella col quale inizierà un’ambigua relazione sessuale che la coinvolgerà, suo malgrado, in una segreta missione nazista.

Robert Childan: Mercante di antiche testimonianze storiche sull’America pre-bellica (in realtà soltanto dei clamorosi falsi), Childan cercherà principalmente di entrare nelle grazie di una rispettabile coppia giapponese, i Kasoura, sebbene sia affascinato dalle teorie naziste.

Baynes: è un influente imprenditore svedese, impegnato in un’importante trattativa d’affari con la Missione commerciale Nipponica. In realtà Baynes altri non è che Rudolf Wegener, un disertore tedesco ricercato dal Reich, in possesso di informazioni top secret da riferire al Governo delle Isole Patrie su un’operazione militare denominata Dente di Leone che ha come obiettivo l’acquisizione dei territori giapponesi da parte della Germania nazista.

Joe Cinnadella: Presentatosi sotto le mentite spoglie di Joe Cinnadella, immigrato italiano nativo di Milano e reduce della campagna in Africa di Erwin Rommel, è in realtà un killer svizzero del Reich a cui è stato assegnato l’assassinio di Hawthorne Abendsen, uno scomodo scrittore autore de La cavalletta non si alzerà più, romanzo ucronico in cui viene narrata la sconfitta dell’Asse da parte degli Alleati.

L’INTRECCIO DEI TESTI: I due libri

Il romanzo si distingue, soprattutto per la sua costruzione. Uno dei personaggi del romanzo, lo scrittore Hawthorne Abendsen, è famoso per aver scritto e pubblicato un’opera fantapolitica (nel suo mondo), in cui Hitler ha perso la guerra: La cavalletta non si alzerà più (The Grasshopper Lies Heavy). Si tratta di un “libro nel libro” (un metalibro, o pseudobiblium) che risulta speculare a quello di Dick. La finzione letteraria ricorre quindi a un narratore interno per mettere in contrapposizione due universi paralleli che si escludono e, tuttavia, si sognano e temono l’un l’altro. Gli anni dal 1945 ai sessanta (vale a dire quelli di Abendsen) diventano così due binari della Storia su cui corrono due mondi, il primo alternativo al secondo e viceversa. È altresì importante il sottotesto dell’I Ching, il libro cinese degli oracoli, usato da vari personaggi del romanzo, e (pare) dallo stesso Dick nella stesura del suo romanzo.

La Svastica sul Sole fu il romanzo che diede a Philip K. Dick quel riconoscimento a cui egli ambiva almeno nell’ambito dei circoli della fantascienza anglo- americana. Pubblicato nel 1962 dalla casa editrice Putnam, che si rivolgeva a un pubblico indifferenziato, approdò nello stesso anno al Science Fiction Book Club  e fu premiato l’anno successivo con il Premio Hugo. Ormai superati i trent’anni, stimolato da una scena politica che si era messo in movimento  con l’inizio della presidenza di Kennedy, e a livello intellettuale con la mogli Anne, una donna più anziana di lui, la vedova di un poeta che era già madre di tre bambine piccole, Dick dà alla luce nella prima parte degli anni Sessanta alcune delle sue opere più impegnative e innovative nell’ambito della science-fiction, da La Svastica sul Sole a Noi Marziani, da Dr Bloodmoney a I Simulacri. Paradossalmente la rinuncia alla narrativa mainstream, che appartiene a questo periodo, consente allo scrittore americano di affinare e arricchire la gamma delle potenzialità espressive della fantascienza, immettendo nel genere tematiche e tecniche narrative di ampio respiro, come se Dick volesse superare quest’approccio e rivendicare al romanzo la possibilità di servirsi, con intelligenza e ironia, di tutti i materiali e gli intrecci che la cultura di massa assorbe, riproduce, amplifica con esuberate ricchezza mediatica. Dick era profondamente consapevole di non essere un semplice spettatore del Man in the High Castle Lande Incantate fenomeno di disintegrazione delle categorie conoscitive del reale di fronte all’avanzata degli strumenti della comunicazione di massa, ma piuttosto di essere parte e testimone, coinvolto totalmente in quanto individuo e in quanto scrittore, di una metamorfosi che sarebbe oggi troppo banale definire della “realtà” e che invece riguardava appunto i linguaggi della comunicazione, le parole, i racconti, le forme del narrare attraverso cui tutto viene rivissuto e tramandato. Il senso della vita si traduce nello sforzo vano, ma necessario, di interpretare una catena di eventi che sono già stati manipolati, rimontati, non solo dalle forze imperscrutabili del potere costituito (Time Out of Joint), ma dalle allucinazioni individuali, che trasformano  ogni paesaggio in uno scenario paranoico (Eye in the Sky), rendendolo simile  a un sogno, a una favola, a un mito, alla fantasia di un universo alternativo, a una storia mai avvenuta, e che tuttavia può esistere nella testa di qualcuno, a una leggenda, a un film , a un romanzo di fantascienza che no rispetta né le regole, né quelle della coordinate storiche in cui i lettori sono  felicemente (o infelicemente) inseriti. Questi motivi confluiscono ne La Svastica sul Sole, in cui Dick, ormai convinto di dover trasferire nella fantascienza la sua carica di scrittore sovversivo, sviluppa un modo di narrare in cui lo spazio caotico della realtà, che parte dall’autobiografia dello stesso scrittore e si allarga ad abbracciare una serie di eventi storici dalle proporzioni immense (ovvero le implicazioni che avrebbe avuto la vittoria dei paesi dell’Asse sugli equilibri mondiali nella seconda metà del XX secolo), viene paradossalmente ridotto a un romanzo di fantascienza anomalo e tuttavia comprensibile per i fan dell’epoca. L’atto di fede di Dick riguarda il potere della scrittura che trasforma in una favola terribile, dal linguaggio lucido e tagliente, i processi e le mitologie attraverso cui si è istituita l’identità americana contemporanea. Infatti, Dick mette alla prova una serie di ricostruzioni storiche degli Stati Uniti, legate alle vicende della seconda guerra mondiale, che vanno dalla vile aggressione giapponese a Pearl Harbor nel ’41 all’intervento alleato in Europa, con lo sbarco in Normandia, fino al periodo post-bellico del confronto con l’Unione Sovietica, e le rovescia come un guanto. Adesso è l’orgogliosa America ad essere sottomessa al nemico, anzi a due nemici tra di loro in disaccordo, la Germania hitleriana e il Giappone imperiale, convenientemente situati lungo le due coste oceaniche degli Stati Uniti.

Dal saggio “La Svastica Americana” di Carlo Pagetti

La svastica sul sole, Fanucci collana One.

Serie Televisiva

The Man in the High Castle è una serie televisiva statunitense prodotta da Amazon Studios. Basata sul romanzo La svastica sul sole di Philip K. Dick. Nel 2014 Amazon acquistò il progetto, ordinando la produzione di un episodio pilota. L’adattamento è curato da Frank Spotnitz, co-prodotto da Ridley Scott, David Zucker e Jordan Sheehan per Scott Free, Stewart Mackinnon e Christian Baute per la Headline Pictures, e Isa Hackett e Kalen Egan per la Electric Shepherd. L’episodio è stato distribuito online il 15 gennaio 2015 negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Germania. Il 18 febbraio 2015, dopo la buona accoglienza di critica e di pubblico ricevuta dal pilot, è stata confermata la produzione di una prima stagione completa, prevista per il 2015-2016.

PHILIP K. DICKPhilip K. Dick . Lande Incantate

Philip Kindred Dick è nato il 16 dicembre 1928 a Chicago e ha trascorso in California, a Los Angeles e nella zona della Baia, la maggior parte della sua vita. Sottovalutato in vita, è emerso nella critica e nella considerazione generale come uno dei talenti più originali e visionari della Letteratura americana contemporanea. La sua figura è divenuta oggi un simbolo per lettori giovani e meno giovani, affascinati dalle numerose sfaccettature di un’opera che si presta sia ad una lettura immediata che a più serie riflessioni, e parecchie delle sue opere sono ormai considerate degli autentici classici. Cultura della droga, realtà apparenti e soggettive, difficoltà di definire il Divino ed il Reale e, all’interno del Reale, l’Umano (che sfuma continuamente nei suoi simulacri artificiali), controllo occulto sugli individui… queste le tematiche della sua sregolata, ma geniale produzione narrativa, permeata da quell’alone di tragico pessimismo che l’autore si portò appresso per tutta la vita.

Dick è stato un autore particolarmente prolifico ecco alcuni dei suoi romanzi :

1955
Solar Lottery (Il disco di fiamma, pubblicato anche come Lotteria dello spazio)

1959
Time Out of Joint (Tempo fuor di sesto, pubblicato anche come Il tempo si è spezzato, L’uomo dei giochi a premio e Tempo fuori luogo)

1962
The Man in the High Castle (La svastica sul sole, pubblicato anche come L’uomo nell’alto castello)

1964
Martian Time-Slip (Noi marziani)
The Simulacra (I simulacri)
Clans of the Alphane Moon (Follia per sette clan)
The Penultimate Truth (La penultima verità)

1966
The Crack in Space (Svegliatevi, dormienti, pubblicato anche come Vedere un altro orizzonte)
Now Wait for Last Year (Illusione di potere)
The Unteleported Man, pubblicato anche come Lies, Inc. (Utopia, andata e ritorno, pubblicato anche come Menzogne S.p.a.)

1969
Ubik (Ubik)

1975
Confessions of a Crap Artist (Confessioni di un artista di merda)

1976
Deus irae (Deus irae) in collaborazione con Roger Zelazny.

1981
VALIS (Valis)
The Divine Invasion (Divina invasione)

1982
The Transmigration of Timothy Archer (La trasmigrazione di Timothy Archer)

1994
Gather Yourselves Together (Il paradiso maoista)

2007
Voices From The Street (Voci dalla strada)

A questa già folta schiera di romanzi citati ne vanno aggiunti altri e molti altri racconti. Philip K. Dick viene stroncato da un infarto, il 2 febbraio 1982.

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Lo Cunto de li Cunti (Il Racconto dei Racconti) di Giambattista Basile
La Trilogia di Lyonesse di Jack Vance
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Gioia Riccardi

« Penso che la cosa più misericordiosa al mondo sia l'incapacità della mente umana di mettere in relazione i suoi molti contenuti. Viviamo su una placida isola d'ignoranza in mezzo a neri mari d'infinito e non era previsto che ce ne spingessimo troppo lontano. Le scienze, che fi­nora hanno proseguito ognuna per la sua strada, non ci hanno arreca­to troppo danno: ma la ricomposizione del quadro d'insieme ci aprirà, un giorno, visioni così terrificanti della realtà e del posto che noi occupiamo in essa, che o impazziremo per la rivelazione o fuggiremo dalla luce mortale nella pace e nella sicurezza di una nuova età oscura. » H.P. Lovecraft, Il Richiamo di Cthulhu 1928.

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