Home » Storie e racconti » L'Antro della Strega » La Bara – seconda parte

La Bara – seconda parte

Seduti uno di fronte all’altro nella cantina della loro casa si guardarono, negli occhi era chiara la domanda da entrambe le parti ora che facciamo?
Ingrid era terrorizzata.
“Potrebbe essere molto antica” disse in un sussurro Gioseph.
“Potrebbe esserci un mostro dentro” rispose Ingrid sgranando gli occhi
“Non pensi di essere esagerata? I mostri non esistono” le rispose il marito.
“Ah si? E allora perché stai bisbigliando?”
Ingrid vide il marito dare un’altra occhiata alla caverna.
“Dovremmo controllare prima di fare cose assurde, potrebbe realmente essere il luogo di sepoltura del primo proprietario o roba simile.”
“Cosa ne dici se invece ce ne andiamo in albergo e chiamiamo la polizia?” chiese lei speranzosa.
“E fare un’altra volta la figura dell’imbecille?” le disse il marito “ci deve essere un’entrata più comoda”
Detto questo infilò la testa e le spalle nel buco per osservare meglio.
Ingrid tremava di paura, non ne voleva proprio sapere di infilarsi là dentro.
“Bingo!” disse il marito rialzandosi “ci sono delle scale che salgono”
Poi rimase qualche secondo pensieroso.
“Dalla disposizione della casa si direbbe che arrivino in cucina”
Quell’affermazione gelò il sangue della donna, immediatamente nella mente si riaffacciò il ricordo della loro prima notte lì dentro e dallo sguardo del marito capì che anche lui stava pensando alla stessa cosa.
Gioseph controllò l’ora, mancavano due ore al tramonto.
“Allora, facciamo così, ora saliamo e ci prepariamo per andare a passare la notte in albergo, solo per precauzione, non perché pensi realmente che ci sia un mostro là dentro.”
La moglie lo guardò con un sopracciglio alzato.
“Domani, di giorno torniamo ed io cerco quella scala e scendo.”
“Intanto andiamocene!” disse Ingrid tirandosi su “poi domani si vede”
La notte non riuscì a dormire tranquilla, l’immagine di quella bara la tormentava, ma ancora di più quello che voleva fare suo marito. Mise in dubbio tutte le scelte fatte fino a quel momento, l’acquisto della casa, il volersi trasferire in quella parte del mondo, tutto.
Il cervello le andava a duemila senza darle tregua e permetterle di dormire.
Il giorno dopo si alzò più stanca di come era andata a letto la sera prima, non aveva nessuna voglia di alzarsi o di tornare in quella casa.
Spostò lo sguardo sul marito che, al contrario, era riposato e ben determinato. Mise una mano sugli occhi e sospirò.
Quando rientrarono a casa tutto era come lo avevano lasciato, Gioseph scese in cantina per controllare dal buco che non ci fossero novità e tornò dicendo che avrebbe trovato la porta che conduceva alle scale.
Ben presto scoprì che era nel ripostiglio, ben nascosta dietro una credenza. A metà mattinata l’ingresso per la caverna era spalancato e le scale si srotolavano ai loro piedi.
“Ripensaci” gli disse Ingrid in un sussurro.
“Sta tranquilla non c’è niente di cui avere paura” gli disse e dopo averle dato un bacio scese con in mano la torcia elettrica.
Lo vide scendere per qualche metro poi la scala girava intorno ad una colonna di roccia e lei sentì solo i suoi passi che si inoltravano ed erano sempre più lontani.
L’angoscia le attanagliava le viscere, si mise seduta sul primo gradino in attesa del suo ritorno o anche solo di un suo richiamo.
Guardò l’orologio al suo polso, erano le 10.15 quando aveva intrapreso quella discesa ed ora erano le 11.01 e di lui nessuna traccia.
Era indecisa se scendere anche lei, se chiamare la polizia, se continuare ad aspettare.
“Ancora cinque minuti” si diceva.
Alle 11.30 aveva preso la sua decisione, si alzò per scendere a vedere cosa stesse succedendo, ma proprio in quel momento il marito spuntò da dietro la colonna di pietra, risalendo le scale con calma.
“Amore!” esclamò buttandosi addosso.
“Va tutto bene” disse lui afferrandola con dolcezza e riportandola in cucina dopo aver chiuso la porta e messo a posto la credenza.
“Cos’è successo?” chiese lei tremante
“Assolutamente nulla, è una normale sepoltura, come avevo detto io, ora calmati”
Ingrid emise un sospiro di sollievo e si sedette pesantemente sulla sedia.
“Vado a riparare la cantina” disse lui uscendo dalla cucina.
Ingrid ci mise qualche tempo per tranquillizzarsi del tutto, ma con l’animo più leggero riprese a fare le faccende domestiche e a cucinare.
Il marito tornò dopo un’oretta e il pranzo era già in tavola.
Tutto sembrava tornato alla normalità, ma c’era qualcosa che per Ingrid non quadrava. Il marito sembrava strano, come assente, spesso doveva chiedergli le cose due volte.
Si disse che sicuramente era rimasto sconvolto dalla vista della tomba, ma che non la voleva preoccupare, tutto sarebbe passato il giorno dopo.
Ma così non fu, passarono due settimane ed il comportamento del marito era sempre più preoccupante.
Era distante, scherzava raramente, e molto spesso di notte si alzava per non ritornare nel letto se non all’alba. Poi dormiva fino a tardi e spesso lei era costretta a svegliarlo per il pranzo.
Inoltre sembrava sempre più magro e gli comparvero occhiaie scure che lei spiegava con il fatto che la notte non dormiva.
Quando faceva domande lui rispondeva che soffriva di insonnia ed andava giù nello studio a lavorare.
Una notte decise di seguirlo.
Il suo comportamento era diventato troppo strano e c’era una sensazione che aleggiava intorno a lei, come se ci fosse qualcun altro con loro in casa.
Vide il marito scendere le scale fino al piano terra e poi dirigersi in cucina, attese qualche minuto prima di seguirlo, casomai fosse andato a prendersi un bicchiere d’acqua.
Non vedendolo tornare si diresse in cucina dove non vide nessuno, con la fronte corrugata si guardò attorno prima di spostare lo sguardo sulla porta del ripostiglio aperta.
Vi si avvicinò lentamente, e quando guardò al suo interno, la credenza era spostata e quell’orribile entrata alla caverna aperta.
Con il cuore in gola si armò di un lungo coltello e cominciò la sua discesa in quello che lei considerava ormai l’Inferno.

(23)

La Bara
La Bara - terza parte
The following two tabs change content below.
avatar
Oceanografa a tempo perso, grande lettrice che non disdegna dai classici agli ingredienti dei succhi di frutta. Nutre una grande passione per il Fantasy e in questo periodo, in particolare per il Weird. Avendo personalità multiple adora i GDR e sopratutto i GRV. Ha pubblicato il suo primo romanzo nel 2008, ma è ancora in cerca di un editore che la sopporti.
avatar

Ultimi post di RossellaS (vedi tutti)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I Cookies permettono alle Lande Incantate di riconoscerti la prossima volta che tornerai a farci visita. Navigando sulle nostre pagine ci autorizzi a farne uso per rendere la tua esperienza migliore. Maggiori informazioni | Chiudi