Riassumendo ancora una volta, in questo articolo cercheremo di caratterizzare in poche parole i protagonisti del Low Fantasy. Chiedo scusa per la prolungata attesa, mi sono presa una vacanza per visitare diversi luoghi di progetti missionari e così eccomi di nuovo qui, pronta per tuffarmi in una nuova avventura concludendo ora il secondo capitolo che abbiamo iniziato: il Low Fantasy.
SaraIE
Come sui campi agricoli si brucia la terra per renderla più fertile, così agisce anche il Low Fantasy: distrugge quello che c’è, senza distinzione, incenerisce ogni cosa incontri fino a non esserci più nulla, fino a lasciare solo la cenere dietro di se.
Per tua informazione la più abile delle streghe non può trasformare niente in oro. Hai mai conosciuto una strega ricca?
Pomi d’ottone e manici di scopa, Miss Price rivolta a Charlie, film 1971
Libri citati nell’articolo: Pomi d’ottone e manici di scopa, la visita meravigliosa, Mary Poppins, Tata Mathilda
Ambientazione: In periodi storici realmente esistiti
Età: Coinvolge giovani e vecchi, forse anche per tematizzare la relazione fra le generazioni. (Roaring Twenties, Seconda Guerra Mondiale, guerra in Vietnam, ecc.)
Provenienza: Città o campagna, ma comunque spesso e volentieri in Inghilterra.
Preparazione: Scolastica, base. Nel caso di “Pomi d’ottone e manici di scopa”, Miss Price frequentava un corso di magia e stregoneria.
Conoscenza del mondo: Attualizzato sulle cose più importanti che riguardano il mondo.
Compagni: Se il protagonista è magico, allora i compagni sono le persone che lo ospitano.
Se il protagonista è una persona normale, allora accoglie la persona magica e la difende dalle opinioni ampiamente divergenti con i famigliari più seriosi.
Mentore: Nessun mentore in questo sottogenere, se non l’elemento magico stesso (Mary Poppins, l’angelo in “la visita meravigliosa”).
Relazione con gli altri: E’ sempre con i buoni, i cattivi sono spesso semplicemente quelli che non lo capiscono e non lo accettano. Appena cambiano, il protagonista magico se ne va.
Relazione con il Male: Il male è l’ignoranza e l’etichetta che rende così poco accoglienti i “cattivi”.
Carattere: Aperto, gentile, beneducato, molto originale nel modo di fare e agire.
Il tipico Elfpunk – ci sono già creature a sufficienza e lei le sta solo usando. L’Urban Fantasy, invece, a volte può far sbucare fuori creature superpotenzializzate e diaboliche.
Elizabeth Partridge parlando di Holly Black (scrittrice dell’Elfpunk),
al National Book Award (2007)
Libri citati nell’articolo: Le cronache degli elfi, Artemis Fowl
Ambientazione: Può essere un mondo medievale o contemporaneo, tipo Harry Potter o Narnia: un mondo nel mondo o un mondo diverso nel quale catapultiamo i protagonisti.
Età: Giovane adulto, fra i sedici e i venti anni massimo.
Provenienza: Fra le più diverse, può essere un ladro o comunque una persona poco considerata dalla società.
Preparazione: Livello basso/medio/scolastico.
Conoscenza del mondo: Cerca di prevedere le prossime mosse dei suoi possibili concorrenti e di restare in vita.
Compagni: Lupo solitario con una persona di fiducia, non sempre un amico, con suo grande rammarico, ma almeno non è un potenziale nemico.
Mentore: Autodidatta oppure ha avuto un mentore solo per un certo periodo.
Relazione con gli altri: Il protagonista vuole solo aver salva la vita, capire dove sia il bene o il male nel caos è difficile, non interessa allo scrittore delineare un confine fra bene e male. Su entrambi i fronti pretendono di avere la ragione e che il protagonista debba collaborare con loro.
Relazione con il Male: Né attratto né contrario, finché non gli viene minacciata la sua vita.
Carattere: Diplomatico, molto acuto, furbo. Non sempre però riesce a capire cosa sta per succedere, gli avvenimenti precipitano uno dietro l’altro.
E quella tua promessa fu più effimera di un’onda che si alza, si increspa e poi, tuffandosi nella spuma silenziosa, si dimentica e muore.
L’uomo dal campanello d’oro, Lavinia Scolari
Libri citati nell’articolo: L’uomo dal campanello d’oro, l’oracolo, la guerra di Troia
Ambientazione: ai tempi dei miti oppure stile contemporaneo/urban.
Età: le più svariate.
Provenienza: Varia molto, dipende dall’ambiente. Se è contemporaneo, fra i protagonisti deve essercene almeno uno con un’infarinatura sulla mitologia.
Preparazione: quella necessaria per il lavoro che svolge.
Conoscenza del mondo: dipende. In ambientazione ai tempi dei miti, la narrazione può essere molto “saccente”; ai tempi nostri dipende molto da chi è il protagonista.
Compagni: qualcuno, se più di due, allora generalmente non più di cinque con caratteri molto marcati e diversi.
Mentore: …dipende sempre da chi è e che età ha il protagonista.
Relazione con gli altri: Generalmente il protagonista guida un po’ i suoi amici e sono soli contro “il male”, che può anche semplicemente essere qualcuno che vuole usare un reperto storico solo per ricavarci denaro.
Relazione con il Male: Il male qui può essere su entrambi i fronti o persino fra gli dei, parlando dell’Antichità, ai tempi nostri invece possiamo vederlo di più come gli avversari di Indiana Jones.
Carattere: dipende sempre dal personaggio e dal suo ambiente/retroscena.
Fai già anche troppo, università, lavoro, tutto questo tempo con me. Non sei mica Superman, sai?
Zia May rivolta a Peter Parker, film 2002
Libri citati nell’articolo:Spiderman, per altri titoli leggere qui.
Ambientazione: Contemporanea, il più vicino possibile agli anni in cui i lettori dovrebbero leggere il libro.
Età: Giovane adulto, fra i sedici e i venti anni quando inizia la storia.
Provenienza: Di solito ha un capo che lo stima e lo sprona, insomma, un lavoro dignitoso, ma non prestigioso. Fotografo, giornalista,…
Preparazione: Gli studi necessari per la sua professione.
Conoscenza del mondo: Il più attualizzato possibile, deve sempre intervenire ovunque riesce ad arrivare e crearsi un alibi al contempo, quindi deve sapere tutto quello che succede nella sua città.
Compagni: Ha almeno un amico con cui condivide tutto. L’amicizia può a volte trasformarsi in amore.
Mentore: Autodidatta, perché unico nel suo genere.
Relazione con gli altri: I buoni non sanno da che parte prenderlo, è un fenomeno che non sanno classificare. Spesso gli danno la caccia, ma poi smettono quando realizzano che sta combattendo contro il crimine.
Relazione con il Male: Il protagonista inizia con scopi propri, ma poi realizza che il suo potere può causare anche guai e così deve trovare un modo per conciliare i suoi bisogni personali e la sua responsabilità verso i guai che ha combinato.
Carattere: Semplice, gioviale, divertente e all’inizio anche molto spensierato.
Per approfondire: Urban Fantasy
“Neanche per me ha senso. Non ho idea di come funzioni un Imprinting, mi dovrai insegnare”, replicò lui, in tono dolce ed esitante.
Rephaim rivolto a Steavie Rae, La Casa della Notte – Burned,
P.C. Cast e Kristin Cast
Libri citati nell’articolo: La Casa della Notte
Ambientazione: Contemporanea, in una specie di realtà fittizia.
Età: Giovane adulto, fra i sedici e i venti anni, però può avere anche più anni.
Provenienza: Maggiormente di famiglia borghese.
Preparazione: Gli studi necessari per la sua professione, se ne ha già una, altrimenti studente.
Conoscenza del mondo: Abbastanza attualizzato, ma più perché le informazioni vengono dal protagonista che perché voglia essere al corrente dei fatti. Vorrebbe una vita normale, ma la situazione e il suo idealismo lo spingono a usare le informazioni che ha per sistemare le cose al meglio.
Compagni: Ha una cerchia di amici con cui condivide più o meno tutto. Ogni amico ha una capacità spiccata: studioso, informatica, unicità, vivacità, spensieratezza, bellezza e via discorrendo.
Mentore: A seconda della trama. Se il protagonista è uno studente, potrebbe averne uno. Nel caso di “la Casa della Notte”, il mentore purtroppo non è sempre così affidabile.
Relazione con gli altri: Stimato dai buoni, invidiato e temuto dai cattivi.
Relazione con il Male: Non si sente attratto, ma cade facilmente nei tranelli che gli tendono.
Carattere: Semplice, gioviale, divertente e all’inizio anche molto spensierato.
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