Pausa di Pasqua, e io posso finalmente permettermi di leggere un libro tranquillamente a letto. In questo caso, il terzo capitolo della saga di Harry Potter. Devo dire che ho molte difficoltà a recensire e dare un voto a questo libro. Ma andiamo per ordine… Anche in questo caso, non leggete la recensione se non avete letto tutti i libri. Come il precedente, spesso sono presenti parti riassuntive stile nelle puntate precedenti. Per fortuna dal 5° libro in poi non ci saranno più…
Titolo | Harry Potter e la Camera dei Segreti |
Autore | J. K. Rowling |
Data | 1999 |
Pubblicazione italiana | 2000 |
Editore | Salani |
Traduttore | S. Daniele (vecchia edizione)/M. Astrologo (nuova edizione) |
Titolo originale | Harry Potter and the Prisoner of Azkaban |
Pagine | 366 |
Reperibilità | Facilmente reperibile in tutte le librerie |
Si può dire che l’elemento centrale di questo libro sia la figura di Sirius Black, appena accennato una volta ne La Pietra Filosofale. Apparentemente un pazzo criminale, la sua fuga da Azkaban lo rende una figura epica, così pericolosa da dover allertare la comunità babbana. La sua storia si lega con quella di Harry, anche se all’inizio non ne conosciamo il motivo. Personalmente ritengo che gli ultimi capitoli, in quanto a rivelazioni, sono davvero belli: finalmente si scopre qualcosa della vita dei genitori di Harry e di cosa è successo quella famosa notte. Il libro in generale si legge tutto d’un fiato, non mi sono mai annoiato! La storia di Crosta penso fosse impossibile da prevedere in tutti casi, e si incastra bene con la storia di Sirius e Remus, i compari di James Potter. Purtroppo però, accanto a una trama davvero ben congegnata la Row associa l’espediente piu’ becero che potesse immaginare: la Giratempo.
Una Giratempo. Carina, vero?
La Giratempo è il classico strumento magico potentissimo che potenzialmente è in grado di risolvere qualsiasi situazione: eppure non viene mai usato perché, come ci informa Hermione…
Stiamo infrangendo una delle leggi magiche più importanti! Nessuno dovrebbe cambiare il tempo, nessuno!
Si tratta di oggetto stile Pietra Filosofale, che dovrebbe essere distrutto per il bene di tutti eppure no… Non solo: la riserva che c’è al Ministero è a disposizione di tutti! Nel quinto libro vediamo come chiunque può entrare di notte, ci riescono dei ragazzini, ci riescono i Mangiamorte, quindi qualunque mago oscuro potrebbe impadronirsene per fare quello che vuole…
E poi, se il passato in teoria non dovrebbe essere cambiato, perché Silente permette, anche questa volta a due bambini, di cambiarlo? Perché salvare Sirius ora e dopo no? Perché salvare Sirius e non tutti gli altri maghi morti ingiustamente? In pratica, si potrebbe sfruttare la Giratempo per qualsiasi cosa. Ecco qui un video molto divertente che illustra un possibile utilizzo del Timeturner.
Inoltre, solo a me sembra un’idiozia darla a Hermione per… seguire lezioni in più? Ecco la spiegazione fornita:
È una Giratempo. E me l’ha data la professoressa McGranitt il primo giorno di scuola quest’anno. È da allora che la uso per riuscire a frequentare tutte le lezioni. La professoressa McGranitt mi ha fatto giurare di non dirlo a nessuno. Ha dovuto scrivere un sacco di lettere al Ministero della Magia per farmene avere una. Ha dovuto spiegare che sono una studentessa modello, e che non l’avrei mai usata assolutamente per altro se non per lo studio… […]
Non fraintendetemi: io adoro Hermione e sono convinto anche io sia una studentessa modello. Tuttavia dare un oggetto così prezioso a una ragazzina per me è semplicemente troppo.
Verrebbe da chiedersi come mai Lupin non denunci a Silente il fatto che Sirius è un animagus, o dei vari passaggi segreti per Hogwarts. Lupin spiega che non voleva tradire la fiducia di Silente, l’unico che non l’abbia fatto sentire un mostro ma che gli abbia dato l’opportunità sia di studiare sia poi di insegnare. È una spiegazione valida, che fa di Lupin una personaggio reale, concreto. Un personaggio che mette a repentaglio gli studenti di Hogwarts, ma che poi entra nell’Ordine della Fenice e muore combattendo. Insomma, fatto di luci ed ombre. Tuttavia, qualcosa poteva farla. Tipo, che ne so, bloccare il passaggio di Hogsmeade attraverso la statua della strega orba…
Il problema della Firebolt. Ok, parliamone. Sirius manda un gatto. Un gatto per dare disposizione di prelevare dalla camera blindata alla Gringott. Eh?! Un ricercato per omicidio, condannato a vita ad Azkaban, può accedere al suo conto? Non dovrebbe essere, che so, bloccato? Non solo: basta scrivere una lettera per fare ritirare i soldi? Quindi se io scrivessi una lettera alla banca per far ritirare tutti i soldi dal conto dei Malfoy, li renderei poveri e io diventerei ricco? Qualcosa mi dice che bisogna andare di presenza a prendere qualcosa dal deposito privato, al massimo delegare qualcuno, come fa Silente con Hagrid. Questa cosa della Firebolt mi ha sempre lasciato perplesso per la sua ingenuità!
Grattastinchi: lo so che non è un semplice gatto!
Lo stile si mantiene sul livello de La Camera dei Segreti, non ho trovato errori rilevanti. La scrittura è fluida e semplice, anche se ci sono alcuni passaggi che potevano essere fatti meglio… per esempio nel capitolo 20, la cui descrizione della lotta e fatta tramite puntini di sospensione…
Visto che ho parlato spesso dell’umorismo della Rowling, ho pensato di riportare alcuni passaggi divertenti. Chiaramente, sono divertenti conoscendo i personaggi e il contesto.
A lezione di Divinazione, Harry e Ron provano a interpretare i fondi del tè
“Bene, nella tua c’è una specie di croce tutta storta…” disse consultando Svelare il Futuro. “Vuol dire che dovrai affrontare ‘prove e sofferenze’, mi dispiace, ma c’è una cosa che potrebbe essere il sole… aspetta… vuol dire ‘grande gioia’… quindi soffrirai ma poi sarai molto felice…”
“Il tuo Occhio Interiore ha bisogno di una bella visita” disse Ron […]
A lezione di Difesa, Ron e Hermione discutono…
“Sembra un ottimo insegnante” disse Hermione in tono d’approvazione. “Ma avrei voluto provarci anch’io, con il Molliccio…”
“E per te che cosa sarebbe diventato?” le chiese Ron ridacchiando. “Un compito in cui prendi nove invece dei tuoi soliti dieci?”
In un’altra occasione…
Il professor Lupin sorrise all’indignazione sulle loro facce. “Non preoccupatevi. Parlerò io col professor Piton. Non dovete fare il tema.”
“Oh, no.” esclamò Hermione delusa, “io l’ho già finito!”
Dopo la prima comparsa a Hogwarts di Sirius Black…
“Ma insomma, io sono l’unica che si è presa la briga di leggere Storia di Hogwarts?” disse Hermione a Harry e Ron.
“È probabile” rispose Ron. “Perché?”
Alcuni personaggi chiave della storia sono introdotti per la prima volta qui.
Peter Minus aka Codaliscia
Nascosto sotto le sembianze di Crosta, Peter faceva parte della combriccola di James, Sirius e Remus. Personaggio debole di carattere, pauroso, sempre pronto a schierarsi con i piu’ forti, sarà lui che tradirà James e Lily, rivelando il Segreto sulla loro ubicazione a Voldemort. Alla fine de il Prigioniero di Azkaban, riesce a scappare… ed è molto interessante questo fatto. Silente infatti dirà che Codaliscia deve la vita a Harry, e questo in qualche modo sarà ripagato solo nel settimo libro…
“Non voglio nessun legame con Minus!” esclamò Harry.”Ha tradito i miei genitori!”
“Questa è magia della più profonda e impenetrabile, Harry. Ma credimi… forse verrà un giorno in cui sarai molto felice di aver salvato la vita a Minus.”
Remus Lupin aka LunaStorta: altro personaggio importante nella saga, altro amico stretto del padre di Harry. La sua storia ha un ruolo centrale in questo libro, in quanto Platano Picchiatore e Stamberga Strillante furono costruite per lui appositamente.
Sirius Black aka Felpato: il padrino di Harry. La storia di Sirius è molto triste, e per certi versi sarà simili a quella di Harry nel quinto libro (nessuno crederà a Harry per il ritorno di Voldemort; analogamente Sirius lo credono tutti un pazzo criminale). Egli è il responsabile della morte di James e Lily, e questo tormento se lo porterà dietro dietro tutta la vita. Ad Azkaban, tuttavia, vede una possibilità di vendetta riconoscendo Crosta da una foto. Ora, che abbia riconosciuto Crosta da una foto in bianco e nero mi sembra un po’ dubbioso, anche stesso come faceva a vedere il dito mancante? Ma vabbe, sorvoliamo…
Severus Piton aka Mocciosus: Adoro Piton. Uno dei personaggi migliori. Bellissime come sempre le descrizioni delle lezioni con lui, soprattutto quando fa Difesa contro le Arti Oscure. Anche lui ha il suo ruolo nelle vicende dei Malandrini; ha sempre odiato quel gruppetto e vorrebbe fargliela pagare ma… poverino, non ci riesce nemmeno stavolta!
Dissennatori: l’incarnazione della depressione. A quanto pare, la Row ha sofferto di depressione in un certo periodo della sua vita, e questi esseri rendono bene l’idea. Le immagini di buio, svuotamento, mancanza di energie positive, l’atmosfera cupa, come se si spegnessero le stelle, il gelo nell’anima… tutte sensazioni che colpiscono Harry in particolar modo, avendo molto da attingere dalla sua storia.
Una suggestiva immagine di Dissennatori e Patronus
Sinceramente, ricordavo peggio. Questo capitolo della saga si configura come uno dei migliori, inquinato da quel deus ex machina orribile che è la Giratempo. Particolarmente belli certi momenti, come quando Harry realizza che potrà vivere con Sirius e non coi Dursley… piccola speranza durata circa un’ora. La Row non ama le soluzioni semplici, ed è uno dei motivi per cui mi piace molto. Anche tutta la faccenda di Codaliscia mi è piaciuta molto. Ovviamente la Row è stata abile nel citare quasi per caso gli Animagi in una lezione della McGranitt. Ah, e amo pure Grattastinchi.
Visto che nel secondo libro è Ron a condividere l’avventura finale con Harry, in questo libro è Hermione a farlo. Le interazioni stesse nella triade si complicano: Hermione sarà tagliata fuori per un po’ di tempo, mentre nel quarto libro sarà Ron a non parlare piu’ a Harry. Io già intravedo il seme di quell’amore che nascerà tra Ron e Hermione… 🙂
Voto: 7/10.
Per leggere le altre mie recensioni di Harry Potter:
Harry Potter e la Pietra Filosofale
Harry Potter e la Camera dei Segreti
Harry Potter e il Calice di Fuoco
Harry Potter e l’Ordine della Fenice
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Il problema della Firebolt comprata da un gatto secondo me è risolvibile con un paio di accorgimenti che però sono solo miei e non ho alcuna informazione ufficiale a riguardo.
Partiamo dal presupposto che anche nel mondo reale esistono banche che affidano cassette di sicurezza e camere blindate a soggetti che desiderano rimanere anonimi. Ovviamente non accade in Italia, ma in altri paesi del mondo è perfettamente lecito e possibile, dietro lauto pagamento, disporre di una camera in una banca in cui nessuno può entrare né sapere cosa vi sia contenuto, nemmeno la banca stessa. Per accedere a queste speciali cassette di sicurezza o stanze blindate è sufficiente essere in possesso di una chiave fisica o un codice di accesso.
Io suppongo che anche la Gringott fornisca questo tipo di servizio anonimo e quindi di fatto Sirius potrebbe essere il titolare di una camera blindata senza che nessuno lo sappia.
Supponendo ancora che ad esempio la chiave di accesso alla camera blindata sia un’impronta magica, diviene più logico che Sirius abbia scritto una lettera alla banca dicendo qualcosa come:
“Sono il proprietario della camera blindata 659. Dispongo un pagamento di X galeoni a favore della ditta che produce le Firebolt (non ne ricordo il nome). Questa è la mia impronta magica.”
Allegando ovviamente l’incantesimo di riconoscimento del proprietario della camera (che ripeto, nessuno sa essere un criminale ricercato ovunque).
Parallelamente dovrebbe aver scritto una lettera alla ditta delle Firebolt ordinandone una per Harry e comunicando gli estremi del pagamento.
In sostanza si tratta del funzionamento di un moderno bonifico on-line con l’unica differenza che è avvenuto via gufo.
Resta il problema di un gatto che si reca all’ufficio postale per inviare due lettere, ma considerando quante stranezze ci sono nel mondo magico, non credo che l’addetto alle poste si sia scandalizzato più di tanto di vedere Grattastinchi entrare trotterellando con due lettere legate al collo, già chiuse, con scritto sopra l’indirizzo di destinazione.
Ciao Alessandro!
Io parto da un presupposto diverso. Secondo me non esistono camere segrete alla Gringott per il semplice fatto che i maghi nel mondo sono davvero pochissimi e non avrebbe senso utilizzare una camera privata. Inoltre Sirius è l’ultimo erede di una dinastia molto nobile e un tempo ricchissima, che quasi sicuramente aveva un conto in banca. Non dimentichiamo che i maghi sono molto snob, per cui solo l’idea di una camera blindata in profondità (come quella dei Lestrange) è motivo di orgoglio per la famiglia. Secondo questo ragionamento, la camera di un criminale doveva essere bloccata da molto tempo. Inoltre, quando avrebbe potuto creare un conto segreto? Che soldi poteva metterci dentro? E’ stato imprigionato da ragazzo ad Azkaban…
Ciao ho scoperto solo ora le tue recensioni. Approfondite, critiche quanto basta senza scadere nel saccente, è stato un vero tuffo nei miei ricordi di fan potteriano e di ciò a cui essi sono collegati (la mia vita a cavallo tra i 20 e i 30 anni…). Aspetto con impazienza la recensione del Calice di Fuoco, che si contende il titolo di mio preferito col Prigoniero di Azkaban: entrambi sono ottimamente scritti, con un’atmosfera coinvolgente, anzi il Calice più del Prigioniero, ma con trame che franano tragicamente su espedienti letterari da evitare.
Nel Prigioniero, come hai evidenziato, l’autrice ha infilato alla bell’e meglio il viaggio nel tempo, argomento difficilissimo e molto pericoloso da trattare in quanto porta il lettore a pensare che il susseguirsi degli eventi (chiamato talora “spazio-tempo”, “vita”, “Storia”, “continuum”, ecc.) incorpori una misteriosa funzione di auto-save alla quale è possibile accedere indiscriminatamente per rimediare a errori passati (e allora perché non uccidere Voldemort nella culla per impedirne l’ascesa? O Hitler per impedire l’Olocausto? o Suarez per impedire il Morso?) senza curarsi delle conseguenze paradossali a cui porterebbe (riassumibili in: se cambi il passato, anche il presente di conseguenza cambia, ed è del tutto impossibile sapere se il presente modificato è migliore o peggiore di quello originale).
Nel Calice, l’elemento destabilizzante è la Passaporta. Ha dimostrato di poter superare i limiti tecnici di altre forme di viaggio magico, dato che è possibile passaportarsi anche in assenza di una stazione di arrivo (come per la metropolvere), o in presenza di barriere difensive (tipo quelle antimaterializzazione) e senza dover percorrere una linea di qualche tipo (nottetempo, espresso di Hogwarts, scope, auto volante, ippogrifo, a piedi o con mezzi babbani…), ma soprattutto può assumere qualsiasi aspetto, il che la rende non identificabile nemmeno presso i maghi. Questo significa che sarebbe bastato spedire la passaporta via gufo direttamente a Harry anziché aspettare molti mesi nei quali fargli rischiare la vita a rischio nel Torneo Tremaghi (doveva arrivare a Voldemort vivo), affiancargli una guardia del corpo (il falso Moody, che ha rischiato di essere scoperto per tutti quei mesi, peraltro mentalmente instabile e quindi pericoloso per la stessa riuscita del piano) e metterlo sotto gli occhi di tutto il mondo magico (insegnanti, tifosi, detrattori, la Skeeter….)
Ci sarebbe poi qualcosa da dire su come sono state pensate le tre prove, se vuoi faccio un altro post oppure aspetto la tua rece… fammi sapere!!
Ciao! Anzitutto ti ringrazio per il feedback positivo! Quando ho deciso di recensire gli Harry Potter è stato come affrontare una sorta di ‘mostro sacro’… infatti la maggior parte dei miei amici non si è mai trovata d’accordo con le mie osservazioni. Anzi, mi sentivo dire che sono troppo puntiglioso e do peso a cose poco importanti. Scoprire qualcuno che si interessa e con cui si può discutere tranquillamente è sempre un piacere!
In ogni caso: sì, la giratempo è stata una pessima soluzione a mio riguardo, portandosi dietro piu’ problemi che altro!
Per quanto riguarda la Passaporta: hai centrato il problema fondamentale del Calice. E’ il motivo per il quale la trama intera viene meno e andava pensata diversamente. Ne parlerò meglio nella prossima recensione, che a proposito, è in fase di ultimazione.
Tratterò anche le tre prove, chissà, magari abbiamo fatto le stesse osservazioni 🙂
Aspetterò un tuo commento allora!