Parliamo oggi di un libro sorprendente. Dopo le recensioni poco entusiastiche dei primi quattro libri, è arrivata l’ora di rendere giustizia alla Rowling. L’Ordine della Fenice è di gran lunga il libro migliore scritto finora! Non mancano le incoerenze e gli errori, che chiaramente elencherò; ma ci sono troppi elementi che compensano di gran lunga, permettendomi di dare un voto alto al libro. Per cui questa sarà una recensione un po’ diversa e cercherò di equilibrare i punti a favore e quelli a sfavore.
È stato il primo libro della saga che ho ordinato in libreria. Ricordo che, tornando verso casa, lessi subito le prime pagine e chiesi a mio padre cosa volesse dire incartapecorito…
Come sempre per le mie recensioni di Harry Potter, non segnalerò lo spoiler, quindi parlerò a ruota libera di tutto il libro e di eventuali collegamenti successivi.
È il libro più lungo della saga: 804 pagine. Non mi sono pesate per niente. Piuttosto che fare un riassunto della trama, che si può facilmente reperire sul web, parlerò dei momenti salienti e delle tematiche generali del libro.
La rivelazione del ritorno di Voldemort non è piaciuta al Ministero: in particolare il Ministro della Magia, Caramell, è terrorizzato all’idea di rivivere quegli anni di terrore. Viene adottata quindi una campagna di diffamazione nei confronti di Silente (giudicato troppo vecchio) e Harry (considerato uno squilibrato). Seamus Finnigan per esempio non crede a Harry; lo stesso vale per Percy, il quale si schiera dalla parte del Ministero rinnegando la sua famiglia. La lettera che spedisce a Ron evidenzia perfettamente l’atteggiamento del Ministero riguardo Harry.
Voldemort avrà modo quindi di mettere in atto i suoi piani indisturbato, aiutato dai fedeli Mangiamorte (Lucius Malfoy è sempre in giro ai piani alti del Ministero, ad esempio) e, indirettamente, dalla Umbridge; Harry si ritrova infatti a combattere contro due Dissennatori mandati dal futuro Inquisitore Supremo: per aver praticato l’Incanto Patronus deve persino affrontare un’udienza ed essere giudicato dalla Corte Plenaria.
Ho trovato interessante il racconto di Hagrid sui giganti; un po’ meno la parte su Grop, ma necessaria per spiegare gli eventi che accadono in seguito nella foresta. In ogni caso il resoconto di Hagrid ci permette di scoprire qualcosa su una razza praticamente sconosciuta; inoltre comprendiamo come Voldemort si faccia seguaci ovunque.
Domandina: solo io mi sono chiesto perché mai una gigantessa dovesse farsela con un mago? Come ci è arrivata in Inghilterra, Fridwulfa?
Ho adorato la scena in cui la signora Weasley dice che Harry è come se fosse suo figlio. Molto toccante il modo in cui affronta il Molliccio.
Altra scena incredibilmente commovente è quella con i genitori di Neville al San Mungo. Frank e Alice Paciock sono stati torturati sino alla follia da Bellatrix Lestrange: da allora sono ricoverati all’ospedale e non danno segno di riconoscere il figlio…
Una componente intrigante sono le Esercitazioni Segrete: Harry si mette alla prova come professore di Difesa. Memorabile il momento in cui scopre che Dobby ha decorato la Stanza della Necessità con cento medaglioni dorati col ritratto di Harry e la scritta ” BUON NATALE HARRY POTTER SIGNORE!”
Trovo molto delicato come la Rowling abbia gestito le storie d’amore degli adolescenti di Hogwarts. Harry si ritrova impacciato e imbranato nel relazionarsi con Cho: amo il loro imbarazzo. Anche Ron e Hermione si danno da fare per mostrare quanto siano innamorati l’uno dell’altra, anche se nessuno ancora se ne accorge.
Parliamo ora di un errore rilevante che a mio avviso non ha una spiegazione logica. Mi riferisco al fatto che il Ministero della Magia non sia assolutamente sorvegliato la sera! Dei ragazzini riescono ad entrare così, senza alcun problema! Non solo: hanno anche libero accesso all’Ufficio Misteri, luogo appunto che dovrebbe essere inaccessibile per i non addetti ai lavori, considerando gli esperimenti che vengono fatti. Ecco i motivi per i quali questa cosa per me è decisamente improbabile.
Se qualcuno ha idee in proposito, sarò super disposto a parlarne. Perché è una cosa che fatico a spiegarmi. Tuttavia, nonostante questo fatto, il libro rimane di ottima qualità, come anticipato nell’introduzione.
Ne l’Ordine della Fenice ci vengono mostrate molte cose che negli altri libri erano solo accennate: ecco qualche esempio.
In occasione dell’udienza, Harry visita il Ministero della Magia. Grazie alla fredda voce femminile dell’ascensore scopriamo le varie suddivisioni amministrative:
Settimo livello, Ufficio per i Giochi e gli Sport Magici, comprendente il Quartier Generale della Lega Britannico-Irlandese del Quiddicth, il Club Ufficiale di Gobbiglie e l’Ufficio Brevetti Ridicoli.
Sesto livello, Ufficio del Trasporto Magico, comprendente l’Autorità della Metropolvere, il Controllo Regolativo delle Scope, l’Ufficio Passaporta e il Centro Esami di Materializzazione.
Quinto livello, Ufficio per la Cooperazione Magica Internazionale, comprendente il Corpo delle Convenzioni dei Commerci Magici Internazionali, l’Ufficio Internazionale della Legge sulla Magia e la Confederazione Internazionale dei Maghi, Seggi Britannici.
Quarto livello, Ufficio Regolazione e Controllo delle Creature Magiche, comprendente la Divisione Bestie, Esseri e Spiriti, l’Ufficio delle Relazioni con i Goblin e lo Sportello Consulenza Flagelli.
Terzo livello, Dipartimento delle Catastrofi e degli Incidenti Magici, comprendente la Squadra Cancellazione della Magia Accidentale, il Quartier Generale degli Obliviatori e il Comitato Scuse ai Babbani.
Secondo livello, Ufficio Applicazione della Legge sulla Magia, comprendente l’Ufficio per l’Uso Improprio delle Arti Magiche, il Quartier Generale degli Auror e i Servizi Amministrativi Wizengamot
Primo livello, Ministero della Magia e Personale di Sostegno.
A causa del ricovero del signor Weasley, Harry per la prima volta entra all’Ospedale dei maghi: il suo ingresso è nascosto in un grande magazzino abbandonato. Anche qui i diversi piani ci permettono di scoprire com’è organizzata la Sanità nel mondo magico.
Primo Piano: Lesioni da creature.
Morsi, Punture, Scottature, Spine eccetera
Secondo Piano: Batteri Magici.
Malattie contagiose, Vaiolo di drago, Nausea da svanimento, Scrofungulus eccetera
Terzo Piano: Avvelenamenti da Pozioni e Piante.
Eruzioni, Rigurgiti, Risa incontrollabili eccetera
Quarto Piano: Lesioni da Incantesimo.
Fatture ineliminabili, Maledizioni, Applicazione errata di incantesimi eccetera
Quinto Piano: Sala da Tè per i Visitatori/Negozio.
Se siete incerti su dove andare, incapaci di articolare discorsi intellegibili o di ricordare perché siete qui, la nostra Stregaccoglienza sarà lieta di aiutarvi.
Secondo voi le malattie ‘babbane’ come vengono curate?
Chiamata dagli elfi come Stanza Va-e-Vieni, è un luogo particolarissimo di Hogwarts. Essa è situata di fronte a un arazzo di Barnaba il Babbeo (che cerca di insegnare danza classica ai troll) e vi si può accedere solo in una condizione di bisogno. Molte persone le usano inconsapevolmente: una volta i gemelli Weasley l’hanno trovata per caso per nascondersi da Gazza, ed era solo uno stanzino per le scope. Gazza vi trova i detersivi quando li finisce, e una volta Silente l’ha trovata piena di vasi da notte.
Per l’Esercito di Silente si presenta come una grande sala, con scaffalature piene di libri di incantesimi e cuscini per non farsi troppo male con gli Schiantesimi. La Stanza avrà un ruolo cruciale nel 7° libro, diventando una sorta di rifugio per i ribelli e gli oppositori del regime dei Carrow.
La casa di Sirius è una dimora molto antica, abitata un tempo da Maghi Oscuri. E’ particolarmente difficile trovarla: oltre ad essere protetta dall’Incanto Fidelius, il padre di Sirius l’aveva dotata di molti incantesimi difensivi. Dopo la Tana, è bello poter vedere una casa così particolare. Tra le sue caratteristiche:
Kreacher, l’elfo domestico di casa. Da lui in particolare dipende il destino di Sirius: infatti, come aveva predetto Silente, bisognava essere gentili con Kreacher… mi piace il modo in cui la Rowling ha dato a un personaggio apparentemente irrilevante un ruolo cruciale per la storia. Anche perché il suo cambiamento nel 7° libro sarà esemplare.
Le teste degli elfi domestici adornano le pareti delle scale: una macabra tradizione. Almeno durante il Natale hanno messo loro dei cappelli di Babbo Natale.
La casa è piena di oggetti strani e particolari: vestiti che strangolano, cestini che mangiano la carta straccia, il Medaglione di Serpeverde (di cui nessuno poteva immaginare il ruolo… e tradotto in italiano come ‘lucchetto’), il ritratto della madre di Sirius, l’arazzo con l’albero genealogico dei Black.
Lo stile è drasticamente diverso dai libri precedenti. Finalmente la Rowling si rivolge a un pubblico adulto, e mancano nei primi capitoli quelle lunghe spiegazioni sulla vita di Harry. Tuttavia, ogni tanto qualche frase qua e là da un chiarimento su un evento passato, ma la cosa non mi ha dato fastidio. La Rowling un po’ mostra, un po’ racconta, un po’ mostra e poi racconta: ecco un esempio
Gazza il custode arrivò ansimando. Macchie violette chiazzavano le sue guance incavate e coperte di venuzze, le mascelle gli vibravano e i sottili capelli grigi erano arruffati; a quanto pareva era arrivato di corsa.
In generale è una scrittura scorrevole che non mi ha dato problemi. La vena umoristica della Rowling qua è all’apice: me la sono fatta letteralmente ridendo per quasi tutto il tempo. Vorrei poter citare tutte le parti divertenti: ci sono interi capitoli che rasentano la perfezione, come il 25. Metterò qui qualche dialogo particolarmente comico.
“Ehi, Big D!”
Dudley si voltò.
“Oh” borbottò. “Sei tu”.
“Quand’è che sei diventato Big D, eh?” chiese Harry.
“Piantala” ringhiò Dudley, voltandosi.
“Bel nome” disse Harry, sorridendo e accordando il passo a quello del cugino. “Ma per me sarai sempre Didino Piccino“.
“Ho detto PIANTALA!” ripeté Dudley, con le mani a prosciutto strette a pugno.
“I ragazzi non lo sanno che la tua mamma ti chiama così?”
“Chiudi quella bocca”.
“A lei non lo dici di chiudere la bocca. E vogliamo parlare di Patatino e Diduccio? Questi almeno li posso usare?
“L’anima? Non gli avranno preso… ce l’ha ancora…”
Afferrò Dudley per le spalle e lo scosse, come per cercare di sentire l’anima sbatacchiare dentro di lui.
“Ma certo che non gli hanno preso l’anima, ve ne accorgereste” disse Harry, esasperato.
“Li hai battuti, vero figliolo?” chiese lo zio Vernon forte, con l’aria di chi cerca di riportare la conversazione su un piano che può comprendere. “Li hai sistemati col vecchio uno-due, vero?”
“Io… siete davvero fortunati che i Dursley siano fuori…” borbottò [Harry].
“Fortunati, ha!” sbuffò la donna coi capelli viola. “Sono stata io ad attirarli lontano da qui. Ho spedito una lettera via posta babbana che diceva che erano in finale per la Gara del Prato Suburbano Meglio Tenuto di Tutta l’Inghilterra. Stanno arrivando alla premiazione… o almeno questo è quello che credono”.
Harry ebbe la fugace visione della faccia che avrebbe fatto zio Vernon scoprendo che la Gara del Prato Suburbano Meglio Tenuto di Tutta l’Inghilterra non esisteva.
“Mi sento come un elfo domestico” brontolò Ron.
“Be’, adesso che capisci quanto è terribile la loro vita, forse ti darai un po’ più da fare per il CREPA!” disse Hermione speranzosa, mentre la signora Weasley li lasciava. “Sai, forse non sarebbe una cattiva idea mostrare esattamente alla gente com’è tremendo dover pulire di continuo: potremmo fare una pulizia sponsorizzata della sala comune di Grifondoro, e destinare i proventi al CREPA; questo potrebbe accrescere la conoscenza del problema, oltre che i fondi”.
“Io ti sponsorizzo se non parli più del CREPA” borbottò Ron irritato, ma piano, in modo che solo Harry lo potesse sentire.
Ron si offese sul serio quando un mago medioevale gli annunciò che sicuramente aveva una grave forma di spruzzolosi.
“E che cosa sarebbe?” domandò furioso, quando il Guaritore lo inseguì per sei ritratti, spingendo da parte gli occupanti.
“E’ una terribile affezione della pelle, mio giovane mastro, che ti lascerà butterato e ancora più raccapricciante di quanto tu già non sia…”
“Raccapricciante a chi?” sbottò Ron, le orecchie paonazze.
“…l’unico rimedio è prendere il fegato di un rospo, legartelo stretto attorno alla gola e stare nudo in un barile di occhi di anguilla durante una notte di luna…”
La Rowling inoltre riadatta alcune espressioni tipiche del nostro mondo…
Tanto vale farsi impiccare per un drago che per un uovo.
Non serve piangere sulla pozione versata.
Si smaterializzi chi può!
Figlio di un Bolide
Imbecille di un gargoyle
Ferma gli ippogrifi!
Tu scendi dalle stelle… o Fierobe-e-ecco!
In molti son convinti che blateri insensato,
alcuni, più gentili, lo danno per malato,
ma Pix lo sa benissimo che Potty è un po’ suonato…
La poesiola di Pix descrive perfettamente come il mondo magico vede Harry nel 5° libro. È particolarmente odioso, arrogante e indisponente. Non fa che prendersela col mondo e con i suoi amici. E pure con Silente. I turbamenti di Harry, per quanto fastidiosi, sono però plausibili.
Nella prima metà del libro, si fa tantissime domande. Eccone alcune.
Possibile che Dobby fosse lì in Privet Drive? Che lo stesse seguendo proprio in quell’istante?
E che cosa teneva Ron e Hermione tanto occupati? Perché lui, Harry, non era occupato? Non si era dimostrato capace di affrontare molte più cose di loro? Si erano dimenticati tutti di quello che aveva fatto? Non era stato lui a entrare nel cimitero, ad assistere all’assassinio di Cedric, a venire legato a quella lapide a rischiare di essere ucciso?
Com’era possibile che Silente l’avesse dimenticato così facilmente? Perché Ron e Hermione erano in vacanza insieme e non avevano invitato anche lui? Quanto ancora doveva sopportare che Sirius gli dicesse di star calmo e fare il bravo, o resistere alla tentazione di scrivere a quella stupida Gazzetta del Profeta per far notare che Voldemort era tornato?
Silente stava cercando di sistemare tutto… che cosa voleva dire? Quanto potere aveva Silente per contrastare il Ministero della Magia? C’era la possibilità che lui venisse riammesso a Hogwarts, allora? Un piccolo barlume di speranza si accese nel petto di Harry, quasi subito soffocato dal panico: come faceva a rifiutarsi di consegnare la bacchetta senza ricorrere alla magia?
Perché i Dissennatori erano venuti a Little Whinging? Come poteva essere una coincidenza il fatto che fossero arrivati nel vicolo dove si trovava Harry? Erano stati mandati? Il Ministero della Magia aveva perso il controllo sui Dissennatori? Avevano abbandonato Azkaban e si erano uniti a Voldemort, come aveva predetto Silente?
E quella Strillettera, di che cosa, di che cosa parlava? Di chi era la voce che era risuonata così orribile e minacciosa in cucina? Perché era intrappolato lì, senza spiegazioni? Perché tutti lo trattavano come un bambino cattivo? LOL
Se avessero votato contro di lui? Se l’avessero davvero espulso e avessero spezzato la sua bacchetta? Che cos’avrebbe fatto, dove sarebbe andato? […]Avrebbe potuto trasferirsi a casa di Sirius, come il suo padrino aveva suggerito un anno addietro, prima di essere costretto a nascondersi dal Ministero? A Harry sarebbe stato concesso di vivere là da solo, visto che era ancora minorenne? La violazione dello Statuto Internazionale di Segretezza era così grave da farlo finire in una cella di Azkaban?
Phineas Nigellus ci offre il suo personale punto di vista su Harry, dopo una sua sfuriata.
“Sai” urlò ancora più forte Phineas Nigellus, “questo è precisamente il motivo per cui insegnare mi faceva schifo! Voi giovani avete la convinzione infernale di avere assolutamente ragione su tutto! Non ti è venuto in mente, mio povero damerino tronfio, che potrebbe esserci una ragione eccellente per cui il Preside di Hogwarts non ti rivela ogni dettaglio dei suoi piani? Ti sei mai soffermato un istante, uomo navigato, a pensare che eseguire gli ordini di Silente non ti ha mai provocato dei danni? No. No, come tutti i ragazzini, sei sicuro di essere il solo a sentire e a pensare, a riconoscere il pericolo, ad essere abbastanza sveglio da capire i piani dell’Oscuro Signore…”
Luna è uno dei motivi per cui vale la pena leggere Harry Potter. E’ un personaggio straordinario, incredibile: ogni volta che leggendo c’era una scena che la riguardava, segnavo nel quaderno degli appunti la pagina, il suo nome e un cuoricino. A mio parere, nel film è stata trasformata in una ragazza un po’ insulsa, scema; le battute divertentissimi del libro non ci sono. Invece Luna è molto sensibile, al punto che alla fine del 5° libro è l’unica con cui Harry si sente perfettamente a suo agio nel parlare. La sua visione del mondo è assolutamente particolare: crede a tutto ciò che di assurdo le racconta il padre. E così che si intrufola nei discorsi degli altri parlando di Nargilli, Ricciocorni Schiattosi o Sferzatore Unghiobulare.
Altro personaggio estremamente interessante. La nuova insegnante di Difesa contro le Arti Oscure, scelta appositamente dal Ministero, creerà scompiglio nella scuola. In particolare il suo atteggiamento rispecchia perfettamente la paranoia del Ministero contro Silente e le sue idee: infatti non verrà insegnato nulla di pratico nelle sue lezioni. Non solo: proibisce agli insegnanti di parlare di qualsiasi cosa non relativa alla propria materia, impedisce agli studenti di organizzarsi in gruppi da 3 o più persone, garantisce l’espulsione a chi legge il Cavillo.
Le sue idee, come si vedrà anche nel 7° libro, sono in linea con la politica di Voldemort: la Umbridge infatti odia i semiumani (lo si si vede da come tratta Hagrid e i centauri), ed è particolarmente crudele. Le sue punizioni lo dimostrano: obbliga gli studenti a ricopiare frasi utilizzando una piuma magica, il cui inchiostro è il sangue di chi scrive.
Perché citare Silente? Perché in questo libro è semplicemente… geniale. L’ho amato molto più ora rispetto agli altri libri; sarà anche che gli viene dato più spazio, e la conversazione alla fine ci spiega moltissime cose.
Silente si impegna a diffondere la notizia del ritorno di Voldemort; ma Caramell non vuole, o meglio, preferisce non credergli. Controllando indirettamente la Gazzetta del Profeta, il Ministero si da da fare per screditare Silente, il quale viene retrocesso dalla carica di Stregone Capo del Wizengamot, ma, come dice Bill:
“Silente dice che non gli importa di quello che fanno finché non lo tolgono dalle figurine delle Cioccorane”.
Inoltre Silente, nel suo studio (accessibile grazie alla parola magica ape frizzola), riesce a stendere due Auror, l’Inquisitore Supremo, il Ministro della Magia e il suo Assistente e a sparire nel nulla. Questa mirabolante azione viene commentata perfettamente da Phineas:
“Sa Ministro, sono in disaccordo con Silente sotto molti punti di vista… però non si può negare che abbia stile”.
Il discorso all’udienza di Harry è semplicemente il top. Potevo immaginarmi tutti quei vecchi funzionari in toga attoniti e sbalorditi.
Hermione in questo libro fa da psicologa. E’ lei che ha l’idea di fare un’intervista dettagliata con Rita, è lei che pensa a creare un gruppo per Difesa contro le Arti Oscure, è lei che spiega ad Harry i sentimenti di Cho.
“Be’, ovviamente è molto triste per la morte di Cedric. Poi immagino che sarà confusa perché le piaceva Cedric e adesso le piace Harry, e non riesce a capire chi le piace di più. E poi si sentirà in colpa, pesando che baciare Harry sia un insulto alla memoria di Cedric, e si preoccuperà di quello che gli altri potrebbero dire se cominciasse a uscire con lui. E probabilmente non capisce nemmeno bene cosa prova per Harry, perché lui era con Cedric quando è morto, e quindi è tutto molto confuso e doloroso. Oh, e ha anche paura di essere buttata fuori dalla squadra di Quidditch di Corvonero perché sta volando malissimo.
Un silenzio attonito accolse il suo discorso, poi Ron disse:
“Uno non può provare tutte quelle cose insieme. Scoppia”.
“Solo perché tu possiedi la varietà di emozioni di un cucchiaino non significa che siamo tutti così” commentò acida Hermione, riprendendo la piuma.
Hermione sostiene inoltre, tra gli sguardi increduli degli amici, che Sirius vive attraverso loro, e che Harry ha la sindrome dell’eroe. Concordo e concorderò sempre con Hermione!
Finalmente si da più spazio a questo personaggio straordinario: grazie ai suoi ricordi nel Pensatoio, scopriamo qualcosa del suo passato. Piton è uno dei personaggi più amati della saga di Harry Potter, e il motivo è evidente. Riporto qui due dialoghi epici.
“Dovevo vederti solo, Potter” cominciò Piton, con la solita piega beffarda sulle labbra, “ma Black…”
“Sono suo padrino” intervenne Sirius, a voce ancora più alta.
“Sono qui per ordini di Silente” proseguì Piton, la cui voce, per contrasto, si faceva sempre più bassa e stizzosa, “ma ti prego di restare, Black, so che ti piace sentirti… coinvolto”.
“E questo cosa vorrebbe dire?” sbottò Sirius, lasciando ricadere la sedia in avanti con uno schianto.
“Soltanto che sono certo che per te dev’essere… ah… frustrante, non poter fare nulla di utile…” Piton sottolineò delicatamente la parola “per l’Ordine”.
Fu il turno di Sirius di arrossire. Le labbra di Piton erano incurvate in un sorrisetto di trionfo quando si rivolse ad Harry.
Povero Sirius… anche no, non l’ho mai sopportato più di tanto!
“Voglio interrogarlo ora!” urlò la Umbridge, e Piton distolse lo sguardo da Harry per fissarlo sulla grassa faccia tremolante di collera. “Desidero che lei mi fornisca subito una pozione che lo costringa a dire la verità!”
“Gliel’ho già spiegato” replicò imperturbabile Piton. “La mia provvista di Veritaserum è finita. A meno che non voglia avvelenare Potter – e le assicuro che in tal caso avrebbe tutta la mia simpatia – non posso aiutarla. Purtroppo la maggior parte dei veleni agisce troppo in fretta e non lascia alla vittima il tempo di dire la verità”.
Come si fa a non amarlo?
Harry Potter e l’Ordine della Fenice è epico. Si respira un’aria diversa: aria di cambiamenti, aria di maturità. Entrano in gioco nuovi personaggi, mentre altri ci lasciano per sempre. E’ un libro commovente, divertente e mortalmente serio. Mi è piaciuto tantissimo!
Voto: 9/10
Per leggere le altre mie recensioni di Harry Potter:
Harry Potter e la Pietra Filosofale
Harry Potter e la Camera dei Segreti
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban
Harry Potter e il Calice di Fuoco
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Ok, credo di essere diventata la tua fan di recensioni più sfegatata, a parte il fatto che Sirius non ti piace più di tanto. Mi è mancata solo Winky. :'(
Per cui il mio commento prenderà un po’ le difese di Sirius. Il resto l’hai centrato in pieno, non ho da commentare, al massimo da farti i complimenti. Immaginateli in una bustina rossa sotto l’albero di Natale… no, non è una strillettera 😛
Ora, come potrai immaginare, mi sono sempre riconosciuta un po’ in Hermione e quindi mi metterò a fare la psicologa XD
Trovo Sirius Black un personaggio interessante: briccone e birbante in gioventù, ribelle sia in famiglia che nella società (secondo me li inventava lui “i tiri vispi”, se avesse diffidato un po’ di più di Peter Minus) ha passato i più bei anni della sua vita ad Azkaban, luogo che non ha bisogno di essere descritto ulteriormente.
Sirius non sa cosa sia prendersi delle responsabilità, gli anni in cui avrebbe dovuto impararlo li ha passati ingiustamente dietro le sbarre. Sirius quindi sa solo cosa esclude a priori: dovunque vede minacce per Harry, quanto di più caro al mondo gli è rimasto, interviene per proteggerlo, senza curarsi del suo corpo provato fra la vita da fuorilegge e la prigionia alle spalle da soli due anni.
In un certo senso, la sua sfera emotiva e psicologica è rimasta ferma a un’età che non ha mai avuto il privilegio di godersi.
Non sgrida mai Harry, per quanto ricordo, semmai si è calmato abbastanza in fretta. Si schiera sempre dalla parte del figlioccio: questo di nuovo per complesso psicologico, perché non ha mai accettato la morte di James. Non mi ricordo chi, ma qualcuno, nello stesso libro, fa notare a Sirius che Harry non è James, e mai è stato un commento più azzeccato: Sirius più che prendere il ruolo di padrino o padre adottivo dà a Harry il ruolo di James.
Come complesso psicologico, quello di Sirius Black è a mio parere il più interessante, persino più interessante di quello di Severus Piton (mi sa che con questa frase ho piazzato una bomba ad orologeria): Piton infatti ha superato i suoi traumi e affrontato le conseguenze, mentre Sirius no, per niente.
Sarà, ma secondo me Piton è diventato chi è stato alla fine perché aveva come spalla Albus Silente. Sirius invece si appoggia su Harry, proprio come Harry affida la sua solitudine e la diffamazione nel mondo magico a lui. Come poteva un quindicenne traumatizzato (ha visto morire un suo compagni di giochi [Quidditch e Torneo Tremaghi]!) aiutare un uomo ad accettare il tradimento di un suo amico, la morte (praticamente) di un fratello e un decennio superato ad Azkaban?
Alla fine dei conti, la relazione di Harry e Sirius non aveva scontri anche perché – specialmente in questo libro – erano più simili che mai.
Grazie ancora Danyo, specialmente per gli accenni a Percy (la sua visione della Umbridge, soprattutto, LOL, adorabile!) e per i sorrisi di Luna e Dobby.
Siccome HP 5 è il mio preferito della saga, non posso che concordare con tutto quello che hai scritto!
Insomma, come tutti gli altri libri ha dei difetti, ma a livelli di trama è uno dei più interessanti. Senza contare l’introspezione e la psicologia dei personaggi; la loro vitalità, che traspare dai dialoghi.
E poi fa la sua comparsa quel fiore della Umbridge, quello splendore di donna. 😉
Mi piace definire questo romanzo della saga “il libro in cui va tutto a puttane”. La vita di Harry viene messa in subbuglio, si mormora il ritorno sempre più vicino di Voldemort, Hogwarts (anche a causa della Umbridge) non è più la stessa.
Poi, i nostri protagonisti vanno incontro all’adolescenza e tutti i suoi pro (davvero pochi) e i contro.
Harry è davvero un po’ odiosetto, saranno gli ormoni, boh. XD
E dipende disperatamente dall’aiuto degli altri, come la nostra amata Hermione, e spesso ha bisogno che qualcuno gli dia una “svegliata”, prima che riesca a combinare qualcosa.
Non mi ricordavo che la lettera di Percy fosse così sgradevole. Rappresenta a pieno l’ottica del ministero nei confronti di Harry, sì sì.
Comunque, nell’insieme, una buonissima recensione. Mi fai sempre venire voglia di riprendere i libri per leggerli di nuovo. :3
@Sara: io non ce l’ho con Sirius, anzi. Trovo sia un personaggio ben caratterizzato. Come dici tu, ha passato la giovinezza ad Azkaban, quindi non ha avuto modo di maturare del tutto. E’ Molly che dice che Harry non è James 😛
In effetti per Harry era impossibile farsi carico dei problemi di Sirius! Ad ogni modo, forse aggiungerò un paragrafetto sulla sua morte 🙂 Grazie per i complimenti.
@Carlotta: sono contento che concordiamo su tutto! Non avevo dubbi a riguardo 😛
Sicuramente uno dei migliori capitoli della saga! Mi piace la tua espressione “il libro in cui va tutto a puttane”: calza proprio a pennello. Sono felice di averti invogliato a rileggerli 🙂