Eccoci arrivati al quarto appuntamento con la Saga di Harry Potter. Ogni tanto, dopo aver letto qualche libro nuovo, ho voglia di… tornare a casa. E leggere qualcosa di confortevole, qualcosa di cui conosco la fine.
La Rowling, come sempre, eccelle nella costruzione dei personaggi e delle loro relazioni. Così così invece trama e worldbuilding: accanto ad elementi interessanti ci sono i suoi classici scivoloni. Al solito, ci saranno collegamenti con altri libri della saga, per cui sarà pieno di spoiler/considerazioni; non leggete la recensione se non avete letto tutti e sette i libri quindi.
La vecchia copertina di per sé è spoilerosa…
Si prospetta un periodo molto interessante per Harry: dalla Coppa del Mondo di Quidditch al Torneo Tremaghi a Hogwarts. Uno dei libri chiave per la trama, pieno di eventi cruciali. Tanto per dirne una, il ritorno di Voldemort. La trama cattura sin da subito e si procede senza problemi. Tuttavia, parecchie cose mi hanno fatto storcere il naso. Vediamole insieme.
L’elenco è in ordine di importanza: dalle cose meno rilevanti agli errori/incoerenze più grandi.
Niente magia alla Coppa del Mondo
Segnalo qui una cosa di poco conto, ma che fa capire come ci si possa incartare nel giro di un capitolo. Alla Coppa del Mondo non si può usare la magia, in nome della sicurezza anti-babbani. Tuttavia, gli unici babbani nominati sono quelli che fanno da guardia ai campeggi, i quali sono oggetto di incantesimi di memoria in continuazione. Quindi anche se un babbano dovesse vedere una qualche magia, se lo scorderebbe poco dopo. Ma andiamo oltre. Quando serve l’acqua, il signor Weasley addirittura manda i ragazzi a prenderla alla fontana. Ma dico, se fosse entrato nella tenda e avesse mormorato Aguamenti avrebbe ottenuto lo stesso l’acqua e nessun babbano poteva vederlo! Non solo: alla fine i maghi rinunciano a riprendere chi fa magie, infatti
[…] le ultime tracce di finzione scomparvero: il Ministero parve arrendersi all’inevitabile, e smise di combattere i segni della magia dirompente che ormai apparivano dappertutto.
Le Prove del Torneo
Le tre prove del Torneo sono: rubare l’uovo d’oro a un drago, recuperare un amico dalle profondità del lago, arrivare al centro del labirinto dov’è posta la Coppa. Ora, la prima prova sicuramente è spettacolare e gli spettatori la possono godere appieno; tuttavia che senso hanno le altre prove, se nessuno può assistervi? Immagino la gente sugli spalti a stare più di un’ora ferma a guardare il lago, oppure fermi a non fare nulla dopo aver visto i ragazzi entrare nel labirinto. Anche qui, non si tratta di un errore vero e proprio, quanto una scelta un po’ dubbia…
Non solo, a dispetto delle misure di sicurezza aumentate, se uno dei campioni fosse morto nel lago per mancanza di aria? Come facevano anche solo a scoprirlo? E nel labirinto, come faceva Moody a risparmiare ad Harry alcuni ostacoli? Cioè ok, vedeva attraverso le siepi con l’occhio magico, ma una magia non può attraversare oggetti solidi come i cespugli senza danneggiarli…
Arthur Weasley e le sue priorità
Durante il panico post Coppa, con i Mangiamorte in giro a fare festa coi babbani, Arthur dice ai ragazzi:
“Andiamo a dare una mano al Ministero” gridò il signor Weasley sopra il frastuono, arrotolandosi le maniche a sua volta. “Voialtri… entrate nel bosco, e restate uniti. Verrò a prendervi quando avremo sistemato la faccenda!”
Cioè ma… perché? Hai la responsabilità dei tuoi figli, Harry Potter (una delle personalità più importanti in tutto il mondo magico) e Hermione (nata babbana e quindi potenzialmente più vulnerabile ai Mangiamorte) e non fai nulla per proteggerli?
Capisco il tuo dovere di impiegato del Ministero di cercare di risolvere la situazione, ma la tua priorità dovrebbero essere i ragazzi! Avresti perso meno di cinque minuti per fare qualcosa. Vediamo. Qualcuno ha in mente qualcosa?
Vediamo… Materializzazione Congiunta? Vi dice qualcosa? Mi sa che la Rowling manco l’aveva inventata ai tempi… eppure in pochissimo tempo, con l’aiuto di Bill, Charlie e Percy, si potevano trasportare i ragazzi alla Tana in tutta sicurezza.
In alternativa, Arthur poteva creare una Passaporta per la Tana: soluzione facile e istantanea. Se vogliamo complicarci la vita, poteva proteggere la tenda con gli incantesimi che utilizza Hermione nel settimo libro… in modo che i ragazzi stessero al sicuro fino alla fine dei disordini!
No, niente di tutto questo… tante soluzioni semplici, e invece il signor Weasley manda i ragazzi nel bosco così! I Mangiamorte potevano rapire, torturare, uccidere Harry (che non aveva manco la bacchetta per difendersi!) in qualsiasi momento… Più che errore di trama, questo secondo me è un errore nella psicologia del personaggio, che agisce in modo poco consono alla situazione.
Sfruttamento di Babbani
Nei vari accampamenti ci sono dei babbani addetti a indirizzare i maghi alle loro tende. Non capisco il senso di questa cosa… non potevano metterci un mago a farlo? Consideriamo che è bersagliato da almeno dieci incantesimi di memoria al giorno! Non è una cosa assurda? Di sicuro non fanno bene al cervello tutte queste magie…
Pozione Polisucco
L’impostore Barty Crouch deve bere ogni ora la Polisucco per assumere le sembianze di Malocchio Moody. Dall’inizio dell’anno scolastico sono più di dieci mesi. Dieci mesi. Questa pozione è estremamente complicata da preparare: ci vuole un mese e servono ingredienti molto rari. Crouch sotto Veritaserum ammette di dover rubare dalla dispensa di Piton per prepararla… quindi anche ammesso che avesse una scorta personale, questa non bastava e doveva prepararla di continuo. Mi sembra un po’ impossibile berla costantemente per così tanto tempo, anche levando le ore di sonno in cui presumibilmente non ingeriva la pozione.
Hermione che prepara una delle pozioni piu’ complicate al mondo…
C’era bisogno di complicarsi così la vita?
Veniamo ora a ciò che a mio parere mina la trama alla base. Barty Crouch, fedele Mangiamorte, reso folle da un lungo soggiorno ad Azkaban, organizza un piano con Voldemort per rapire Harry Potter. Al Signore Oscuro infatti serve il sangue del nemico per risorgere, e vuole proprio quello di Harry. Così il finto Moody fa in modo che Harry partecipi al Torneo Tremaghi in qualità di quarto Campione e affronti le tre prove. Tutto questo per farlo arrivare alla Coppa Tremaghi, trasformata in Passaporta per il cimitero. Qualcuno si è mai chiesto… perché? Perché fare partecipare Harry al Torneo? Mi spiego meglio. La mossa sarebbe stata astuta se l’obiettivo fosse stato uccidere Harry. In particolare nel labirinto Harry poteva morire in modo accidentale. Invece no. Harry Potter serve vivo per l’incantesimo, e allora non mi spiego perché complicare così il piano. Harry si fidava di Moody, bastava attirarlo nell’ufficio in qualsiasi momento. Una passaporta e via. Anche di notte volendo, nessuno si sarebbe accorto di nulla fino alla mattina successiva. Nel quinto libro scopriamo che è molto facile creare una passaporta: lo fa Silente con l’incantesimo portus. Inoltre può essere utilizzato un qualunque oggetto: magari un libro, o un oggetto random da far reggere per un secondo a Harry. Ovviamente la trama è più interessante con Harry come campione, ma allo stesso tempo una scelta simile secondo me non è giustificata. Non viene fornita una spiegazione a riguardo. Barty nella sua confessione dice:
“[…] Mi disse che aveva bisogno di infiltrare a Hogwarts un suo servo fedele. Un servo che aiutasse Harry Potter a vincere il Torneo Tremaghi senza farsi notare. […] Che si assicurasse di fargli raggiungere la Coppa Tremaghi. Che trasformasse la Coppa in una Passaporta, che avrebbe portato dal padrone la prima persona che l’avesse toccata. […]”
Come per dire: bisogna fare così perché la trama dice così e basta. Che poi non capisco perché la Coppa dovesse fungere da Passaporta pure in senso inverso! Ho sempre avuto l’impressione che la Passaporta perdesse il suo effetto una volta utilizzata; infatti l’oggetto che usano i Weasley per tornare alla Tana è diverso da quello usato all’andata. Se la cosa è in qualche modo programmabile, Barty Crouch è così idiota da rendere la Coppa una Passaporta pure al contrario?
Triwizard Cup
Il finale
Gli ultimi capitoli sono sicuramente i più emozionanti. Assistiamo in diretta alla rinascita di Voldemort, il quale poi richiama tutti i fedeli Mangiamorte. Alcuni sospetti vengono confermati: Malfoy, Tiger, Goyle… altri vengono solo citati, ad esempio i Lestrange. Curioso come Voldemort fa capire, a chi ha orecchie per intendere, che non poteva morire, grazie agli Horcrux. Infatti dice:
[…]”E poi mi chiedo: ma come hanno potuto credere che non sarei risorto? Loro, che conoscevano le misure che ho preso, tempo fa, per proteggermi dalla morte dei mortali?
E poi ancora:
[…]”Io, che mi sono spinto piu’ in là di ogni altro sul sentiero che conduce all’immortalità. Conoscete il mio obiettivo: dominare la morte. E allora fui messo alla prova, e a quanto pare uno o più dei miei esperimenti funzionarono… perché non ero morto, anche se il maleficio avrebbe dovuto uccidermi.
Ovviamente noi, ai tempi, non potevamo immaginare che misure effettivamente avesse preso Voldemort per sfuggire alla morte.
In ogni caso, Harry riesce a scappare a causa del suo orgoglio. Infatti se qualsiasi altro Mangiamorte avesse provato a uccidere Harry, ci sarebbe riuscito facilmente. Il problema con le bacchette è solo tra il Signore Oscuro e Harry.
Magico il momento in cui escono quelle ‘ombre’ dalla bacchetta di Harry; mi sono commosso, come sempre, anche se dicono molto poco.
Incredibile Silente che organizza quello che sarà l’Ordine della Fenice! Mi sono commosso un sacco a rileggere questa parte. La stretta di mano tra Sirius e Severus, il colloquio con Cornelius Caramell (che non vuole minimamente accettare l’idea del ritorno di Voldemort), la missione di Hagrid dai giganti. L’inizio della guerra, una guerra che annuncia un cambiamento epocale, sia nella vita di Harry, sia nella vita del mondo magico in generale. Il ponte di lancio da cui prenderanno forma i libri piu’ maturi della Rowling.
PS: vi siete mai chiesti come abbia fatto Voldemort ad andare dall’Inghilterra all’Albania? …
Piccole considerazioni a margine
La Rowling inserisce qui alcuni spunti che verranno ripresi in seguito. Cose minime: ad esempio viene citata la famiglia Lovegood, quasi casualmente, come se non ci fosse un personaggio amatissimo in quella famiglia che avrà peso nella storia; viene citata di sfuggita la storia dei genitori di Neville, torturati fino alla follia; si pongono le basi sin da ora a quella che sarà la breve storia d’amore tra Harry e Cho Chang.
Inoltre ci sono due piccoli misteri, la cui soluzione viene svelata solo alla fine: chi vogliono ricattare i gemelli, e come fa Rita Skeeter a sapere gli eventi di Hogwarts, dalla quale è stata bandita. Ebbene: i gemelli rivolevano indietro i soldi da Ludo Bagman, che ha pagato la scommessa con l’oro dei Lepricani; Rita spiava la vita della scuola trasformandosi in uno scarabeo (è un Animagus, non iscritta al registro però).
Vengono introdotti nuovi personaggi, e le relazioni tra i protagonisti diventano più complesse. Viene dato molto spazio (in modo indiretto ovviamente) al modo di pensare di Ron; tant’è che lui ed Harry litigheranno di brutto. In questo periodo, Harry pensa di Hermione:
A Harry piaceva molto Hermione, ma non era come con Ron. Ridevi molto meno, e stavi molto di piu’ in biblioteca se Hermione era la tua migliore amica
Ehm, Harry, considerando quante volte ti ha salvato il sedere Hermione, io me la terrei stretta…
Ron, sempre messo da parte dalla fama di Harry, manifesterà il suo disagio per il far parte di una famiglia poco abbiente. Infatti darà di matto quando scoprirà che ha pagato Harry con l’oro dei Lepricani; Harry manco se n’è accorto una volta spariti i soldi, in quanto per lui i soldi non sono un problema. Povero Ron…
Perché tutte le cose che ho sono schifezze? esclamò Ron furibondo […].
Ci sono anche gloriosi ritorni, come lo spassoso Dobby e la maliziosa Mirtilla Malcontenta.
Rita Skeeter
Uno dei personaggi piu’ interessanti. I suoi articoli sono semplicemente geniali! Prima ha dipinto Harry come un tragico eroe (a partire dei suoi ehm), poi come un pazzo criminale. Non si risparmia nemmeno con Silente, da lei definito obsoleto pisquano; anche Hermione e Hagrid verranno colpiti dalla sua Penna Prendiappunti.
Sirius Black
Sirius acquisisce grande rilievo nel Calice di Fuoco. Diventa il principale punto di riferimento per Harry, il quale lo tiene costantemente aggiornato sugli eventi di Hogwarts. Sirius, come fa notare Ron, è disposto a mangiare topi pur di stare vicino ad Harry.
Alastor Malocchio Moody
È vero, non conosciamo il vero Malocchio, ma la copia contraffatta di Crouch. Tuttavia, dovendo quest’ultimo assumere le abitudini e le caratteristiche di Moody, ne fornisce un’immagine realistica. Solitario e diffidente, Malocchio è stato uno degli Auror piu’ conosciuti. Charlie lo descrive così:
Era un Auror, uno dei migliori… un cacciatore di Maghi Oscuri. […] Metà delle celle di Azkaban sono piene grazie a lui.
Tuttavia, l’interpretazione di Crouch non è infallibile: portando via Harry da Silente al termine della Terza Prova, fa insospettire il Preside, che li seguirà.
La Magia nel mondo
Solo in quel momento Harry cominciò a capire quanti maghi e quante streghe dovevano esserci al mondo; non aveva mai pensato molto a quelli degli altri paesi
La coppa del mondo è un’occasione per dare un’occhiata ai maghi non britannici; tra le altre cose, si nomina l’Istituto delle Streghe di Salem, e dei maghi africani attorno a un fuoco viola. La novità più importante riguarda le due scuole di magia più rilevanti insieme a Hogwarts: Beauxbatons e Durmstrang. A questo riguardo, Hermione dice che nessuno sa dove si trovino, perché c’è grande rivalità tra le scuole stesse. Tuttavia, avendo ospitato a turno la Coppa Tremaghi, è chiaro che la loro locazione sia nota… Sicuramente sono nascoste ai babbani, ma non penso valga lo stesso per i maghi!
Le maledizioni senza perdono
In questo libro scopriamo l’incantesimo che uccise i genitori di Harry: l’Avada Kedavra. L’esecuzione di questa magia, insieme alla maledizione Cruciatus e Imperius, costituisce un biglietto di sola andata per Azkaban. Il falso Moody spiega che non esiste controincantesimo all’Avada Kedavra, eccetto l’atto d’amore che Lily compie per difendere Harry. Tuttavia, la questione è poco chiara. Questa maledizione viene descritta come inevitabile, non c’è modo di sfuggirle. Possibile che negli anni del terrore nessuno si sia ingegnato per aggirarle? In realtà, qualcosa si può fare… infatti, molto dipende dalla mira:se la maledizione non ti becca, allora sei salvo. Molto spesso Harry sfrutta la sua agilità da giocatore di Quidditch per evitare le maledizioni. Inoltre nel sesto libro Ginny afferma che le maledizioni la mancavano grazie alla Felix Felicis. Quindi a volte è solo questione di destrezza? Mi chiedo perché i maghi allora non si allenino in tal senso! Oppure… potrebbero prendere una pozione che renda super veloci, o invisibili (lo so, lo so che essere invisibili non implica essere incorporei, ma almeno è più semplice sfuggire). Infine: la Materializzazione è istantanea, eppure è scarsamente considerata come una soluzione all’Avada Kedavra.
L’Imperius è davvero interessante: permette di assumere il controllo totale di una persona. Ovviamente, Harry possiede un’innata resistenza a tale maledizione. Dove maghi esperti falliscono, Harry eccelle. Senza motivo preciso.
Pubblicità alla Coppa del Mondo
Decisamente carina l’idea della pubblicità nel tabellone gigantesco:
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Il Pensatoio
Appena ho letto di questo oggetto il mio primo pensiero è stato: lo vorrei. Il Pensatoio permette di raccogliere e organizzare i propri vissuti, rivivendoli come scene di un film. Non solo: anche i ricordi degli altri possono essere rivissuti in tal modo. Oggetto chiave nei successivi libri: Harry infatti grazie ad esso scoprirà il passato di Voldemort e di Piton, dando a quest’ultimo una nuova immagine.
Lo stile si trova a metà strada tra i primi tre libri, e gli ultimi. Scompaiono del tutto i balzi di punti di vista schizofrenici, per fortuna. L’umorismo rimane una delle caratteristiche principali della Rowling, per cui citerò qualche pezzo divertente.
Percy ci annoia con il suo nuovo lavoro al Ministero…
[…] “Come sapete, dobbiamo organizzare un altro evento importante dopo la Coppa del Mondo.” Si schiarì la gola in modo eloquente e guardò verso l’estremità del tavolo, dov’erano seduti Harry, Ron e Hermione. “Tu sai di cosa parlo papà”. Alzò appena la voce. “La cosa top secret”.
Ron alzò gli occhi al cielo e borbottò a Harry e Hermione: “Vuole che gli chiediamo di che si tratta, fa così fin da quando ha iniziato a lavorare. Probabilmente è una mostra di calderoni col doppio fondo”.
Archie e le sue bizzarrie
C’era già una piccola coda davanti al rubinetto nell’angolo del campo. Harry, Ron e Hermione si misero in fila, dietro a due uomini impegnati in un’accesa discussione. Uno era un mago molto anziano che indossava una lunga camicia da notte a fiori. L’altro era chiaramente un mago del Ministero; sventolava un paio di pantaloni gessati e quasi urlava, esasperato:
“Mettiteli e basta, Archie, da bravo, non puoi andare in giro così, il Babbano al cancello ha già i suoi sospetti…”
“L’ho comprata in un negozio babbano” disse ostinato il vecchio mago. “I Babbani se le mettono”
“Le donne babbane se le mettono, Archie, non gli uomini, loro portano questi.” disse il mago del Ministero, brandendo i pantaloni gessati.
“Non ho intenzione di metterli” disse il vecchio Archie indignato. “Mi piace prendere un po’ d’aria attorno alle mie parti private, grazie”.
Mundungus viene citato per la prima volta in questo libro…
“Perché tutti spediscono Strillettere? ” chiese Ginny […].
“Protestano per il servizio di sicurezza alla Coppa del Mondo” disse Percy. “Vogliono il risarcimento dei danni per i loro averi che sono stati distrutti. Mundungus Fletcher ha inoltrato un reclamo per una tenda di dodici stanze e idromassaggio, ma io ce l’ho in pugno. So per certo che ha dormito sotto un mantello tenuto su con dei rami”.
Cuore di mamma
[…] Fred e George sedevano in un angolo lontano, la penna in mano, e si scambiavano sussurri, le teste chine su un rotolo di pergamena.
“Che state facendo voi due?” disse la signora Weasley in tono severo, lo sguardo sui gemelli.
“I compiti” rispose Fred vagamente.
“Non essere ridicolo, siete ancora in vacanza” disse la signora Weasley.
“Sì, siamo rimasti un po’ indietro” disse George.
“Non starete per caso preparando un nuovo modulo di ordinazione, vero?” chiese la signora Weasley, in tono scaltro. “Non starete pensando di ricominciare con i Tiri Vispi, per caso?”
“Dai, mamma” disse Fred guardandola con aria addolorata. “Se l’espresso di Hogwarts deragliasse domani, e io e George morissimo, come ti sentiresti sapendo che l’ultima cosa che ti abbiamo sentito dire era un’accusa infondata?”
I tormenti di Dobby
“Gli elfi domestici non possono dire quello che pensano dei loro padroni, allora?” chiese Harry.
“Oh no, signore, no” disse Dobby, improvvisamente serio. “Fa parte della schiavitù dell’elfo domestico, signore. Noi tiene i loro segreti e sta zitti, signore, noi tiene l’alto l’onore della famiglia, e non parla mai male di loro… anche se il professor Silente ha detto a Dobby che non è severo su questa cosa. Il professor Silente ha detto che noi è libero di… di…” parte improvvisamente nervoso, e fece cenno a Harry di avvicinarsi. Harry si incurvò in avanti e Dobby sussurrò: “Ha detto che noi è liberi di chiamarlo… vecchio rimbambito se ci va, signore!”
Infine, cito la faccenda del C.R.E.P.A. (non CREPA che Hermione si incazza), che è troppo lunga da citare e divertentissima.
Come recita la quarta di copertina:
Avete in mano il volume centrale delle avventure di Harry Potter, il quarto della serie di sette episodi
In linea di massima, la Rowling stupisce sempre e il Calice di Fuoco non fa eccezioni. Mi ricordo che lessi il primo capitolo a mio padre, da bambino, poiché mi aveva incantato a tal punto! Come stile e trama superiore ai precedenti, pur con i dovuti errori qua e là. Se avesse spiegato meglio certe cose, probabilmente si sarebbe meritato un voto più alto.
Voto: 8-/10
Per leggere le altre mie recensioni di Harry Potter:
Harry Potter e la Pietra Filosofale
Harry Potter e la Camera dei Segreti
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban
Harry Potter e l’Ordine della Fenice
Per vedere l’indice delle mie recensioni clicca qui.
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Innanzi tutto grazie per la recensione, esaustiva come al solito. Si, come hai previsto nel mio precedente commento al Prigioniero di Azkaban, le nostre impressioni circa le prove del torneo Tremaghi coincidono. Dirò di più, nel film le cose sono anche peggio: hanno avuto la pessima idea di far si che il drago di Harry si liberasse delle catene e iniziasse a svolazzare tra le guglie di Hogwarts… E cosa hanno visto gli spettatori? Niente! sono stati li ad aspettare che il drago tornasse… e se non tornava? e se Harry non tornava, finiva incenerito con tutta la scopa e cadeva nel lago? Lo ripescavano con ‘accio harry?’
Inoltre, se a qualcuno venissero dubbi sulla impossibilità di vedere quanto stava accadendo sotto la superficie del lago e nel labirinto, ipotizzando la presenza di megaschermi magici, ribatto: Silente ha dovuto andare a informarsi presso le sirene in merito all’accaduto nella seconda prova. Non sarebbe stato necessario se ci fossero stati i megaschermi… così come nessuno aveva visto sparire di colpo Harry, Cedric e la coppa.
Ma c’è di più: la strutturazione stessa del torneo a mio avviso avrebbe dovuto essere pensata meglio, infatti:
1) Le prime due prove prevedono l’assegnazione di un punteggio. Ma questo, a differenza di quanto viene naturale immaginare (il vincitore del torneo è quello con più punti alla fine), serve solo a determinare l’ordine di partenza della stessa prova, peraltro senza nemmeno un significativo distacco di tempo tale da costituire un congruo vantaggio per il migliore delle due prove precedenti. Infatti, il vincitore del torneo è chi riesce a mettere le mani sulla coppa per primo, cosicché la signorina Delacour, nonostante le scadenti prestazioni precedenti aveva di fatto più o meno le stesse possibilità degli altri.
E la prova in sé, di fatto, lascia molto spazio alla fortuna: in un labirinto, ciò che è determinante è azzeccare la strada giusta ai bivi… e senza indizi, si va a c*lo.
2) La durata del torneo: perché tutto l’anno per tre prove? E perché spostare le delegazioni delle due scuole per un anno intero? Poteva concludersi il tutto in un mesetto, forse due, ballo del ceppo compreso, oppure far spostare le delegazioni solo per le prove… e i loro studi? Seguono le lezioni di Hogwarts oppure fanno lezione coi loro presidi? O perdono l’anno e buonanotte?
Whoa! mi sono levato qualche sassolino.
In attesa dell’Ordine della Fenice… e dei successivi.
Ciao!
Ciao, ti dico subito che non parlerò di A. Wesley e le sue priorità… Credo che per discuterne ci voglia un mediatore!
Vediamo, niente magia alla coppa del mondo. gli unici di cui si parla sono le guardie (confesso che non leggo il libro da un bel po’) però credo che sia un regolamento preventivo. Tipo Ragazzi qui non ci vede nessuno ma non sparate. Per l’aguamentis, non so che dirti, forse non sarebbe bastata per tutti l’acqua prodotta, oppure a JK Rowling serviva una scusa. Anche se personalmente non fari magie in continuazione,la bacchetta mi darebbe fastidio.
Per il torneo, Ron dice una cosa tipo: Davvero pensavi che Silente l’avrebbe lasciata morire (mi pare) a quel punto si può credere che abbia preso misure di sicurezza anche per i partecipanti. Però si deve dire che si è detto fin da subito che il rischio era alto, sembra che nel mondo dei maghi si mandi a morire le persone, anche il drago avrebbe potuto uccidere i partecipanti, così come l’uovo avrebbe potuto renderli sordi.
Sfruttamento dei babbani, i maghi per quanto io li adori, hanno questo atteggiamento di superiorità verso i babbani. Non mi stupisce la cosa, anzi mi conferma solo la teoria. Purtroppo sembra tanto una supremazia di una razza contro un altra (JK ROwling ha basato la guerra molto sulla seconda guerra mondiale, come dichiarato da lei stessa molti personaggi come Silente e Voldemort sono ispirati alla realtà), si potrebbe obbiettare che non sono dei mangiamorte coloro che li sfruttano, ma nonostante tutto anche i nati babbani quando si scoprono maghi cambiano la loro prospettiva del mondo.
Pozione polisucco, credo ne avesse delle scorte di pozione,io ho delle scorte di biscotti a casa, ma non li vado a comprare quando sono finiti, quando vedo che stanno per finire ne compro altri.
Ci sarebbe stato bisogno di complicarsi la vita? Si, i libri se andassero come è più logico, non esisterebbero!
Voldemord aveva manie di superiorità piuttosto evidenti, mi sembra logico che volesse uccidere lui Harry.
Per la maledizione senza perdono, non è così facile combattere qualche cosa che uccide, ci si può provare, ma come dimostrarlo? Se io dico che questa caramella combatte l’ AK, dici che qualcuno la vuole provare per poi farsi scagliare addosso la maledizione? Sarà, ma io non farei da cavia.
Ecco, sai che mi ritrovo d’accordo con tutte le tue critiche al libro.
In particolare, però, quella che riguarda gli spettatori del Torneo mi fa ridere al solo pensiero. Non posso fare a meno di immaginarmi la folla che esulta fino a che i partecipanti non si buttano nel lago e spariscono alla vista di tutti, per piombare così in un silenzio improvviso e imbarazzante. Le prove più anticlimatiche che io abbia mai visto, se si è una di quelle persone sugli spalti.
“Al diavolo, mi vado a vedere una partita di Quidditch!”
XD
Per quanto riguarda la questione di poter schivare gli Avada Kedavra, secondo me la scusa che la Row adotterebbe sarebbe quella che i maghi, sapendo che le tre maledizioni sono comunque un tabù in tutto il mondo magico civilizzato, lì per lì non ci pensino che potrebbe arrivare loro un bellissimo Avada Kedavra in piena faccia, non ci sono abituati.
Non è valida come scusa, eh, ma penso sia quella che direbbe.
Posso capire che i più incauti si facciano ammazzare; oppure le prime vittime, dato che non avevano modo di sapere che Mangiamorte e Signore Oscuro fossero tornati e facessero il cavolo che gli pare, però persone nel bel mezzo di una battaglia come Sirius Black o altri maghi… Boh, il mondo magico mi sembra pieno di ingenuotti.
Compreso Voldemort, eh, con quella faccenda della passaporta e tutto il resto…
Penso anche che alcune magie e scelte di utilizzarle siano poco sensate per spiegare eventi futuri/passati semplicemente perché la Row se le inventava strada facendo, tutto qui.
Comunque! Ottima recensione, attendo la prossima, che sarà su uno dei miei libri preferiti, in questa saga. 🙂
Mi hai fatto sorridere un sacco di volte, ma soprattutto ho apprezzato che hai citato Dobby. Pensavo avresti dato più spazio al CREPA.
Sirius impariamo a conoscerlo davvero solo in questo libro, prima avevamo le storie horror del mondo dei maghi e poi il punto di vista suo e di Lupin: adesso invece JKR lo descrive così dettagliatamente che io fino all’ultima pagina avevo una paura matta. “Vai a vedere che queste saranno già le ultime pagine assieme a Sirius”, pensavo. Uno scrittore prima di uccidere un personaggio lo eleva al settimo cielo, lo fa diventare un idolo. Bello il citato di Ron su Sirius, credo che rende l’idea di quello che voglio dire anch’io. Quindi, finito il quarto libro, ho abbassato la guardia… Grosso errore!
Ho da ridire sul tuo amore per la skeeter: vai a stringere amicizia con una megera che è la causa di una fila di lettere “bollenti” sul tuo davanzale! Onestamente mi sono rivista in Hermione ed Hagrid, in quelle scene, e non avrei potuto odiare la skeeter più di così. Ho adorato invece la scena in cui Hermione l’ha chiusa in un barattolo. Io però ce l’avrei lasciata dentro.
Sulle critiche ho poco da contraddirti, la trama effettivamente è un po’ un emmentaler (formaggio con i buchi), ma in fin dei conti anche il titolo di per se era uno spoiler. Questa da parte mia l’hai già sentita un paio di volte, ma la riscrivo uguale:
Dopo il drago puzza tutto un po’ di bruciato – infatti il libro si chiama “…il calice di FUOCO”. XD