In un vuoto senza tempo e senza spazio c’era solo Lui, l’Essere Supremo, il creatore di tutte le cose, Eru Ilùvatar.
Nella lingua Quenya, Eru significa Colui che sta Solo mentre Ilùvatar è un appellativo che gli viene dato dagli abitanti di Arda e che sta per Padre di Tutto. Con il potere della Fiamma Imperitura o Fuoco Segreto, Egli ha creato gli Ainur, “I Primi”, spiriti di natura divina e suoi diretti discendenti. La Fiamma è la stessa essenza divina di Eru che ha donato la vita agli Ainur e a tutte le creature di Arda avendo la capacità di conferire esistenza a pensieri e sensazioni.
Poi pronunciò le parole che diedero inizio alla genesi di tutto.
“Del tema che vi ho esposto, ora io voglio che facciate, uniti in armonia, una Grande Musica”
(Eru Ilùvatar ne il Silmarillion)
Dalla Musica degli Ainur o Ainulindalë (Da Ainu “Ainur” e lindalë “melodia”) naque Eä, l’universo. La Musica può generalmente essere definita come l’insieme dei pensieri e delle emozioni degli Ainur che si sarebbero concretizzati tramite la Fiamma di Eru. Alcuni cantarono da soli mentre altri in piccoli gruppi e più si ascoltavano tra di loro più si rafforzava il legame che li avrebbe uniti per l’eternità. Melkor, uno tra i più potenti, non cantava ne ascoltava, bramando per se il potere del Fuoco Segreto.
Arrivò poi il momento in cui tutti gli Ainur furono richiamati da Eru che espose loro un grande Tema musicale che sarebbe stato intonato in un Canto corale in cui ognuno avrebbe aggiunto qualcosa di suo secondo la propria personalità e creatività e insegnò loro a rispettare la sua idea del mondo. Quando la Grande Musica si innalzò, per la prima volta gli Ainur cantarono tutti insieme. Le modifiche personali di Meklor, però, erano cacofoniche e dissonanti e ciò disturbò gli altri Ainur: alcuni smisero di cantare, altri intonarono il suo stesso canto, ma la maggior parte di loro rimasero fedeli alla Prima Musica.
Dal suo canto naquero tutti i mali: il dolore, la sofferenza, la crudeltà, i pensieri impuri, il freddo, il fuoco che distrugge e la morte priva di speranza. Nel groviglio infinito di mondi che andavano concretizzandosi dalla Musica e dal potere della Fiamma, ce n’era uno in particolare che attirò l’attenzione di alcuni Ainur. In esso trovarono la massima espressione del loro desiderio di creazione e su questa terra caotica, infuocata, arida e inospitale, loro scesero per plasmarla. Diverranno Le Potenze del Mondo meglio noti con il nome di Valar. Fra tutti loro solo nove erano considerati supremi in poteri e considerazione. In ordine: Manwë e Varda, Ulmo, Melkor, Yavanna e Aulë, Mandos, Nienna e Oromë. Melkor, a causa della sua natura, è escluso da questa cerchia, ma ciò non lo rende meno potente o privo di considerazione.
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Ho adorato il Silmarillon e l’atmosfera che Tolkien è riuscito a creare.