Sul blog siamo in vena di pane e nutella. Vi rivelerò una parte di me ora che vi presento questi personaggi che conosciamo tutti. Personaggi che, se anche non abbiamo seguito su pagine colorate o in film che ancora faticavano a ricreare gli effetti speciali, sono comunque parte di noi. Io non ho mai letto i fumetti, ho visto i film adesso. Ma sono stati in molti casi la mia ispirazione. Chi, in uno slancio di altruismo, non ha mai sentito dire a un parente una frase del tipo:
“Fai già anche troppo, università, lavoro, tutto questo tempo con me. Non sei mica Superman, sai?”
Spiderman, zia May rivolta a Peter Parker, film 2002
Hulk: Betty?
The Incredible Hulk (2008)
Premetto che sono rimasta delusa da entrambi i reboot, sia dal film del 2003 che dal tentativo successivo nel 2008, tuttavia conosciamo il personaggio di fama e quindi non avremo difficoltà a mantenere il nostro filo rosso… be’, magari eccezionalmente possiamo parlare di un filo verde, che ne pensate?
E’ infatti un filo genetico di Bruce Banner a cambiare completamente la sua vita. Studiando (per qualsiasi ragione che sia) i raggi gamma, che sono collegati, per chi non lo sapesse, all’energia nucleare, in un incidente pensa di sacrificarsi per salvare un amico, ma sorprendentemente sopravvive. Nel film del 2003 la sua sopravvivenza si spiega nel DNA: suo padre aveva fatto degli esperimenti su se stesso e Bruce eredita queste mutazioni genetiche, all’apparenza nulla di speciale, ma dopo la radiazione gamma si trasforma in un mostro verde, implacabile fino all’esaurimento completo della sua ira repressa.
Hulk dà libero sfogo alla sua rabbia, la rabbia di non aver potuto impedire al padre di uccidere la madre, la rabbia di non sapersi controllare, la rabbia anche quotidiana, magari quando non giunge al risultato sperato. Quando Bruce Banner perde la calma, Hulk prende il sopravvento e cancella praticamente ogni pensiero, ricordo e buonsenso di Bruce.
Hulk in un certo senso è il bambino con i suoi traumi che riemerge con il potere che aveva “sognato” di avere per proteggersi e per proteggere la madre. E come ogni bambino, anche Hulk riconosce chi gli vuole bene davvero, chi gli porge la mano da pari e da vero amico.
Nei film possiamo parlare di sole due persone che riescono a superare la paura verso Hulk e continuare a volere bene a Banner: Elizabeth (Betty) Ross lo ama dal profondo del cuore, e, destino vuole che sia anche la figlia del generale che dà la caccia a Hulk. Tony Stark invece, egocentrico ed egoista, mostra per la prima volta una sorta di umanità verso qualcuno. Entrambi non possono permettersi il lusso di emozioni forti: Bruce Banner perché Hulk prenderebbe il sopravvento e Tony Stark perché il suo cuore meccanico non reggerebbe il numero di battiti cardiaci necessari. Tony non teme Bruce, forse anche perché sopravvaluta continuamente se stesso, e lo istiga un po’, ma non perché voglia vedere il mostro verde, ma perché forse infine vorrebbe poter controllarsi come vede che ci riesce Bruce.
Quando Hulk emerge, sono questi pochi contatti sinceri, questi affetti veri e incondizionati, a farlo ritornare in se, lentamente.
Questa è una mia convinzione personale: l’amore e l’amicizia sono le armi più potenti al mondo – potenti a sufficienza da salvare Bruce Banner dal perdersi completamente e non riemergere mai più al posto di Hulk.
Hulk non è un eroe, non secondo i più che lo circondano, tuttavia sia buoni che cattivi lo temono come avversario, quindi decidono di armarsi “nel caso che…”. Non possiamo propriamente parlare di un Low Fantasy, poiché Bruce Banner agirebbe volentieri per il bene comune, ma lo stress e i suoi cacciatori gli fanno perdere il controllo. Proporrei il Dark Fantasy, poiché il personaggio di Hulk è strettamente legato alla psiche e allo sfogo della rabbia.
Hawkeye: Quanti agenti ho ucciso?
Natasha: Non te lo chiedere.
Hawkeye e Natasha Romanov, film The Avengers
È il personaggio con la storia più semplice alle spalle, parliamo di un normalissimo Urban Fantasy con qualche sfumatura del Low Fantasy. Rimasto orfano, Clint Barton fugge dall’orfanotrofio e si unisce al circo, dove viene istruito nel tiro con l’arco. Non svelo un segreto dicendo che dimostra un talento innato.
Vedendo Iron Man in azione, decide di usare il suo arco per diventare un eroe, ma sventura vuole che – un po’ come Spiderman e Batman – viene frainteso nei suoi intenti e Iron Man stesso lo affronta per fermarlo. Incontrando in questa vita da fuorilegge Natasha Romanov, si lascia convincere da lei a fare il ladro, infine però l’abbandonerà e si unirà allo S.H.I.E.L.D., dove lavorerà con Nick Fury e Capitan America. Gli verrà dato l’incarico di uccidere Natasha, tuttavia la lascerà andare. Sarà questo gesto d’amore che cambierà il modo di vedere il mondo della Vedova Nera.
Nel film The Avengers abbiamo pochissimo tempo per capire chi sia Hawkeye: il perfido Loki gli fa sin da subito un lavaggio del cervello, costringendolo a offrire i suoi servigi al male. Tornato in se grazie a un colpo ben assestato dalla Vedova Nera, Clint faticherà ancora a ricordare quello che ha fatto, ma conoscendo le proprie abilità già immagina le terribili conseguenze di aver servito Loki e teme la risposta di Natasha.
Proprio lui, l’unico che ha sognato sin da giovanissimo di essere un eroe, ha tradito tutti – se c’è destino peggiore da far subire a un protagonista, vi prego di illuminarmi, perché io lo trovo atroce. Natasha però non rispondendogli gli insegnerà quello che lei stessa ha dovuto imparare da sola: lasciare alle spalle il passato e fare tutto il possibile per cambiare il presente e magari anche il futuro.
Gli Avengers lo riaccolgono a braccia aperte, ma senza cerimonie: a portarlo in cima a una torre, dove Clint potrà mostrare tutta la sua abilità con l’arco, sarà proprio lo spesso cinico Iron Man, ridandogli forse uno spiraglio di fiducia e dimostrandogli che non ci sono motivi per cui farsi scusare:
Iron Man: E’ ora di farci un voletto, Legolas.
Dal film The Avengers, versione tedesca
Per la prossima puntata:
• Altri Avengers
o Thor
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