Sul blog siamo in vena di pane e nutella. Vi rivelerò una parte di me ora che vi presento questi personaggi che conosciamo tutti. Personaggi che, se anche non abbiamo seguito su pagine colorate o in film che ancora faticavano a ricreare gli effetti speciali, sono comunque parte di noi. Io non ho mai letto i fumetti, ho visto i film adesso. Ma sono stati in molti casi la mia ispirazione. Chi, in uno slancio di altruismo, non ha mai sentito dire a un parente una frase del tipo:
“Fai già anche troppo, università, lavoro, tutto questo tempo con me. Non sei mica Superman, sai?”
Spiderman, zia May rivolta a Peter Parker, film 2002
Schmidt (sta fuggendo dalla sua base, cerca di intimidire Rogers): Allora il dottor Erskine è riuscito (…). Non è un grande miglioramento, tuttavia (…) sbalorditivo.
Rogers: Non ne hai idea!
Schmidt: Non ne ho idea? (scambio di cazzotti, vengono divisi su due lati di un ponte che si è diviso) (…) Sono stato io il suo più grande successo! (Si toglie la maschera, ha un viso di teschio rosso)
Bucky (dietro a Cap, rivolto all’amico): Tu non hai una di quelle, vero?
Schmidt: Tu sei un illuso, capitano (…) hai solo il timore di ammettere che abbiamo lasciato l’umanità alle nostre spalle! E a differenza di te io l’accetto con orgoglio, senza paura!
Rogers: Allora perché scappi?
Steve Rogers poco prima dello scontro finale con il suo primo nemico, film Capitan America – The first Avenger
Steve Rogers è basso. Magro. Debole. Lui è il classico esempio di idealismo e di debolezza, sulle quali spalle si appoggerà infine la salvezza del mondo intero.
Ma è l’ultima fra le sue caratteristiche, la sua forza di volontà nell’inseguire sogni che sono impossibili persino nella grande America, che lo trasforma letteralmente in un altro essere.
Riconosciuto come un cuore nobile e forte dal dottor Erskine, Steve Rogers ha finalmente la possibilità di entrare nell’esercito dell’USA nel 1943. Ovviamente su tutte le linee è il più debole: non è veloce, non è forte, non è un soldato. Persino le taglie più piccole gli vanno grandi, o almeno è questa l’impressione che dà.
Il dottor Erskine lo mette alla prova tre volte: la prima già all’arruolamento dove lo fa passare, la seconda e la terza in un’esercitazione. La seconda prova era di prendere una bandiera da un palo molto alto. Quando tutti i suoi compagni sono già corsi avanti, arrendendosi, e lui arriva per ultimo, smonta con nonchalance il palo e recupera la bandiera. La terza prova era una falsa bomba. L’esplosione, sullo spiazzo aperto, avrebbe comunque ferito gravemente i più vicini e così Steve decide di sacrificarsi (ignaro che è solo una finta), stringendo a se la bomba: il suo corpo avrebbe ammortizzato il raggio di distruzione.
A quel punto il destino di Steve cambia: il dottore cercava una persona debole con un nobile cuore che, se l’esperimento fosse riuscito, avrebbe comunque avuto rispetto verso il potere che ha ricevuto.
Le parole di Steve appena eseguito l’esperimento sono due: “Più alto”. Steve non parla molto, ma quando lo fa, dice cose in cui non può essere contraddetto, strappandoci un sorriso per la semplicità delle parole oppure facendo vacillare la convinzione del suo avversario, che in fin dei conti è solo confuso e sopraffatto dall’ebbrezza del potere.
Lasciando Capitan America a salvare il nostro mondo da una ruota che minaccia di schiacciarci ogni volta che torna, vogliamo proseguire in un altro decennio, in una Guerra Fredda quanto il materiale dell’eroe che protegge inizialmente solo se stesso.
Tony (porge una cassetta di fragole all’amata Pepper): Tenga.
Pepper: Sono per me?
Tony: Sì.
Pepper: (…) E’ l’unica cosa cui sono allergica.
Tony: Ecco cos’era! C’era un collegamento tra lei e le fragole! Vede, Pepper? Questo è un progresso!
Tony e Pepper, film Iron Man 2
Miliardario ereditario, capo della Stark Indutries, genio, playboy, egocentrico, egoista, affarista senza cuore (sapete in questo caso di potermi prendere alla lettera) e disorganizzato cronico.
Se non fosse per Pepper.
Un padre assente per lavoro ha fatto crescere in Tony un istinto irrefrenabile di ricerca attenzioni e quindi è sempre lui l’anima di ogni festa, l’uomo desiderato da ogni donna, relazioni che non arrivano all’alba del giorno seguente. Tony è intelligente, sveglio, ma il suo quasi malato bisogno di riflettori gli fanno spesso sottovalutare il pericolo e così si ritrova in molti casi a pensare di aver perso tutto.
Non si arrende, prosegue e da bravo genio con un nulla riesce sempre a improvvisare tutto quello di cui ha bisogno. Nonostante voglia agire da solo per soddisfazione del proprio ego, è comunque seguito da Pepper Potts e dal suo amico poliziotto Rhodes, entrambi con le mani nei capelli chiedendosi come mai Tony vada sempre a cercarseli tutti, i guai.
Se Tony è un pessimo soggetto di cui innamorarsi, lei è una donna da ammirare e – perché no? – se volete accalappiare un miliardario può essere una fonte di ispirazione.
Lei è decisa, schietta, il nome le calza a pennello, ma è anche molto femminile: ha paura, limiti di sopportazione e scoppi di rabbia. Se non erro, nella scena delle fragole, Pepper nella versione inglese non dice che è allergica alle fragole, ma che le fragole la possono uccidere.
Lei invece di Tony sa tutto: compleanno, feste, amici, impegni aziendali, donne, vita, morte e miracoli. E’ attenta, precisa, organizza e riorganizza tutto perché lui manda sempre ogni cosa all’aria e possibilmente anche alla lettera, pur di restare al centro dell’attenzione.
Lei accetta tutto questo, l’egocentrismo, il genio, il suo amore anche quando rischia di ucciderla (le famose fragole erano un modo per farsi scusare). Non accetta però di essere coinvolta, non accetta la paura. Non accetta il pensiero di soffrire, specie di soffrire perché lui va volontariamente a cacciarsi nei guai.
Pepper vuole aiutarlo, ma finisce per farsi male: Iron Man 3 la trasforma in una mutazione genetica che potrebbe essere paragonato al lucertolone del primo di Spiderman con la faccia di Superman. Ora è più lei un pericolo per Tony che lui per lei quando le porta un’intera vaschetta di fragole.
Tuttavia Tony cambia, diventa sempre più responsabile e consapevole di cosa significhi essere Iron Man. Per quanto abbia creato la sua armatura per salvare se stesso dalla prigionia in Afghanistan, durante il primo film The Avenger rischia di morire pur di salvare la città da una bomba atomica. Alla fine del terzo film di Iron Man rischierà il tutto e per tutto per liberare il presidente degli Stati Uniti, arrivando quasi tardi per Pepper, presa in ostaggio, e giungerà alla conclusione di avere un pessimo carattere e di aver creato lui stesso i suoi nemici, come Spiderman, alla fine dei conti.
Ammettendo ciò, riesce persino a diventare una persona amabile: l’uomo giusto per Pepper, che da sempre voleva essere; una persona con un cuore (letteralmente e caratterialmente); e fa un mega regalo a un bambino che lo ha aiutato, ma non si presenta di persona e lascia una firma che, dopo tanto egocentrismo, è decisamente la prova di un cambiamento radicale:
Il tuo amico
Il meccanico
Possiamo dire di Capitan America che è un incrocio fra Urban Fantasy (poiché ambientato in un’epoca moderna) e High Fantasy. E’ volonteroso, altruista e sempre pronto al sacrificio pur di salvare chiunque.
Iron Man potrebbe essere d’esempio per il Low Fantasy, ma è un po’ troppo prevedibile: agisce sempre a favore di se stesso fino al momento in cui qualcosa di caro non gli viene toccato. Interviene però sempre (anche quando non chiamato, per esempio dallo S.H.I.E.L.D.) appena vede gente in pericolo, quindi forse, sotto a una durissima buccia da noce di cocco, si trova comunque una linfa di bontà che Pepper sa far riemergere.
E’ seguito da amici anche quando non lo vuole, un po’ come il fantasy eroico e punto a favore di quest’ultimo sottogenere è anche il genio e la capacità meccanica di Tony.
Io: Ora devo lasciarvi…
Howard (citazione CA – The first Avenger): Se non abbiamo fretta, pensavo che potremmo fermarci a Lucerna per una bella fondue di mezzanotte.
Io: Grazie per avermi pensato, ma io devo correre…
Steve (citazione CA – The first Avenger): Se cominci a scappare non ti fermi più.
Io (cito più o meno CA – The first Avenger): Sarai in un mare di guai appena atterrerai vicino casa e ti farò leggere questo mega articolone.
Per la prossima puntata:
• Altri due Avengers
o Hawkeye e Hulk
– Hawkeye è Occhio di Falco, ma prediligerò il nome originale inglese.
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