Erano un centinaio, forse duecento. Nessuno si stava curando di loro, forse perché erano in un punto alto, o forse perché erano tutti quanti molto indaffarati.
-Chi è questa gente?-
Alex cercò anche con lo sguardo il suo compagno, ma quello era attonito. Centinaia di persone, vestite con il suo stesso abbigliamento correvano da una parte all’altra come dei forsennati.
-Scendiamo-
Josh iniziò a scendere, era una strada ripida ma gli stivali aiutavano, soprattutto lo proteggevano dal fango.
-J-
Josh si voltò e vide Alex aggrappata ad una sporgenza.
-J, io non riesco a scendere-
Il ragazzo tornò su con difficoltà, la salita era molto più faticosa e difficoltosa della discesa.
-Tieniti a me!-
Alex gli strinse i lati della giubba e lentamente iniziò a scendere. Non fecero che pochi passi che scivolarono e ruzzolarono giù per il sentiero. Finirono nel bel mezzo della massa brulicante.
Ovunque si girassero vedevano persone che correvano, più basse di un adulto normale, ma più alte di un bambino.
-Atterraggio morbido?-
Alex sorrise alla battuta, questa volta era caduta sul sedere e si era fatta decisamente male.
-Simpatico, aiutami ad alzarmi-
Si alzarono e dopo un secondo di disorientamento decisero di informarsi. Si avvicinarono ad uno dei banchetti che si trovavano li vicino.
-Scusi, mi saprebbe dire dove siamo?-
Il tipo dai lunghi capelli biondi di girò verso di loro, aveva le dita lunghe e le labbra molto carnose.
-Che razza di domande sono, siamo nel lato ovest della città! Vicino alla reggia- Il tipo rispose burbero.
Erano nel lato ovest della città, ma quale?
Camminarono per un po’ fermando dei passanti, o meglio corridori ogni tanto, e tutti rispondevano in maniera maleducata e senza dare una risposta che potesse compiacerli. Continuarono per un’altra mezz’ora, e si ritrovarono vicino ad un ruscello.
-Hey, è questo ruscello che sentivamo da sopra, si sente anche la stessa melodia-
Alex rimase incantata dall’acqua, cristallina, limpida, la melodia soave e cullante.
-Dell’acqua! Stavo morendo di sete-
Josh si inchinò e bevve dal ruscello.
-Ma è buonissima!-
Stupefatto ne bevve ancora.
-Chissà se riusciamo a trovare qualche cosa da mangiare, è un po’ che non metto qualche cosa sotto i denti e la mia pancia brontola-
In lontananza si sentì un trambusto non indifferente.
-Ma che succede?!-
Videro un polverone alzarsi e un mucchio di cavalli andare verso di loro.
-J stanno venendo verso di noi!-
Josh annuì immobilizzato dalla paura.
-J! Corri, J, Corri!-
Alex, vedendo che non si muoveva lo prese per un braccio e gli diede uno strattone.
Prima che però riuscissero a scappare i cavalli gli avevano raggiunti.
-Chi siete? Che cosa volete? E perché avete profanato la nostra fonte!-
Senza che gli diedero neanche il tempo di rispondere si ritrovarono in catene.
-Che succede adesso?-
Alex era impaurita, non sapeva cosa fare, e l’essere incatenata a un cavallo non aiutava.
I cavalieri, o almeno era questo il ruolo che gli avevano assegnato i due, diedero uno strattone al cavallo.
Spinti in avanti dalla forza a Josh scivolò uno stivale.
Un rumore assordante e il buio li avvolse nuovamente.
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