Ormai erano giorni che non faceva altro che sognare sempre la stessa cosa, non che prima non fosse mai successo, anzi da quanto poteva ricordare faceva dei sogni ricorrenti. Sempre.
Da quando aveva aperto quel pacco indirizzato a lei. L’aveva trovato in camera sua, sul suo letto e quando l’aveva trovato c’erano delle scarpe, delle scarpe identiche alle sue. Ballerine rosse a puois bianchi.
Le stava per prendere in mano, avevano qualcosa di strano, come un’aura. Si era già tolta le sue per metterle quando suo fratello maggiore Josh l’aveva chiamata dalle scale.
Prese le scarpette e tutto ciò che c’era nella scatola e infilò tutto dentro uno zainetto, buttò la scatola dietro il divano.
-Arrivo Josh-
Il sogno ricorrente di quel periodo era brutto, veramente brutto. Forse per via della scuola. C’erano delle ragazzine che non la lasciavano in pace. Forse, si disse, era per quello che sognava cose brutte. Quando era triste però poteva vedere una scarpetta illuminarsi.
Il giorno in cui aveva trovato le scarpette dovette correre in biblioteca con Josh ma mentre era lì, una scarpa le cadde e lei non se ne rese conto.
La mattina dopo, vide che la scarpetta rossa non c’era più, al suo posto una converse vecchia e logora.
Nella lettera che ricevette insieme alle scarpette, c’era anche un biglietto.
-Ad Arya, che questo ti aiuti a trovare la strada-
Da quando la scarpetta era stata persa, quella rimasta aveva cambiato forma, ma quella era la peggiore. Era nera, o forse grigia molto scura. Non era un bel periodo, la scuola stava andando male, quelle ragazze la spingevano e la prendevano in giro. Lei stava male.
Allora erano iniziati quei sogni, era tutto molto triste e brutto.
Lei urlava, ma nessuno la sentiva.
Lei veniva spintonata e umiliata da quelle ragazze, ma nessuno la vedeva.
Lei chiedeva aiuto, ma nessuno rispondeva.
Quella realtà era la stessa che viveva lei ogni giorno.
La scarpetta era sparita.
Un giorno suo fratello era a casa, con Alex, quando l’aveva vista l’aveva presa in braccio e stretta talmente forte da farla sentire al sicuro.
Le aveva promesso di aiutarla sempre e che mai l’avrebbe abbandonata.
Era finalmente al sicuro.
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