Mi mordo il labbro e non riesco a fissare lo sguardo su niente e nessuno.
Interrompere Peter mentre racconta dei suoi momenti di gloria? – No, certamente non è un’opzione. Ci resto secco e poi sì che Wendy ucciderà Peter, perché non sa un bel niente, mentre Peter non vedrà la realtà delle cose.
Nemmeno aspettare è un’opzione. Wendy mangerà tutta la fantasia e la paura che dà vita all’Isola-che-non-c’è, che lo sappia o no.
A giudicare da quello che sta raccontando ai Bimbi Sperduti, si direbbe che Wendy se la sia persino dimenticata, invece mi sorprende di nuovo: “Allora, hai chiesto alla mamma a che punto è il pranzo? – Dopo tante avventure sono affamato!”
Io rifletto un istante di mettermi in cucina e mascherare l’assenza di Wendy, ma così non risolvo per niente il problema. In qualche modo devo avere il permesso di cercarla senza che si metta lui a cercare, ma mi rendo conto che è impossibile. “Non c’è, Peter”
“Sta giocando a nascondino”, ne trae lui le somme e sorride, sollevandosi sopra tutte le nostre teste; “Chi trova per primo la mamma vince che andiamo a rubare il tesoro ai pirati!”
“Quando iniziamo?”, chiede Ciuffo Biondo.
Peter gli stropiccia i capelli facendogli cadere il suo cappuccio in pelliccia: “Subito, naturalmente”
Così schizza fuori dall’Albero dell’Impiccato e con lui scompare anche Trilli.
I Bimbi si girano tutti verso di me, il primo a parlare è Volpino: “Abbiamo anche noi una mamma?”, la sua faccia è un po’ disgustata.
Io sospiro e scuoto la testa: “Sì, e si chiama Wendy”, guardo Jockie; “Ricordi?”
Lui corruga la fronte, però annuisce e si rivolge a Volpino: “Andiamo insieme, così ti faccio vedere com’è una mamma”
“Preferivo fare la caccia al tesoro e basta”, sentenzia Volpino e mi guarda; “L’ho vista correre via dai pirati, di notte, mi ha detto di dirtelo”
Sinceramente non so se prenderlo sul serio.
Iniziano a formarsi squadre di due, a parte io e Peter, che siamo soli – o meglio, lui con Trilli e io da solo.
Nel caos che si crea afferro il polso a Orso. Sarà un po’ stupido, perché ha sempre bisogno che gli si spieghi tutto, però è leale. Lo tiro dietro un angolo e sussurro: “C’è un problema”
“Cos’è successo?”
“Mamma Wendy… ricordi che voleva crescere?”
“È partita per crescere?”, risponde lui e tira fuori la lingua, disgustato.
Io non mi soffermo sul gesto, in fin dei conti la penso allo stesso modo degli adulti: “Se la trovi, dillo prima a me”
“Perché?”
“Così ti aiuto. Wendy è ancora brava a nascondino”, gli spiego; “Se chiami prima me, io la trattengo mentre tu vai a dire a Peter che l’hai trovata”
“Davvero?”, i suoi occhi brillano.
Annuisco: “Però dobbiamo cercare separati, assieme a qualcun altro, così abbiamo più possibilità”
“E dove iniziamo?”
“Potrebbe essere sulla strada fra la baia dei pirati e l’accampamento indiano”, gli rivelo.
Lui mi abbraccia: “Sei davvero furbo, Ricciolo”
Io ricambio la stretta e guardo il cielo: Speriamo solo che lo sono abbastanza per evitare il peggio. Incoraggio Orso a iniziare la ricerca, lui parte subito con Morbido.
Io passo di nuovo in camera e prendo il mio pugnale. Per quanto ne so, potrei averne bisogno.
Ciuffo Biondo si lancia sul suo letto senza una ragione precisa, si copre come se dovesse andare a letto, poi però salta giù e viene da me: “Non voglio cercare da solo”
“Avrei scommesso che andavi con i Gemelli”, mi sfugge.
Lui fa spallucce.
Lo prendo per mano: “Andiamo, scansafatiche, dobbiamo vincere una partita!”
“Tu sai dove andare?”
“Ho paura che non ci piacerà!”, gli anticipo ed esco dall’Albero dell’Impiccato.
Ciuffo Biondo mi segue.
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