Home » Storie e racconti » L'ombra e la tempesta » Capitolo 23 – Nascondino

Capitolo 23 – Nascondino

Sottofondo musicale
Arriviamo davanti all’Albero dell’Impiccato, Peter è di ottimo umore e spicca un balzo per lanciarsi dentro la cavità dell’immenso albero dalla cima. Io invece giro attorno e mi butto fra le radici: sono a casa, con tutta la terra e la polvere del mondo, libero da tutti i miei pensieri.
“Sono tornato!”, sta giusto gridando Peter e lo guardo mentre tutti gli altri Bimbi Sperduti gli danno il benvenuto più caloroso e Trilli svolazza attorno ai bambini, che si sollevano da terra di una buona manciata di piedi.
Il mio amico prende il flauto in mano e soffia due note: “Ho affrontato un mangiatore, a Londra”
“Un mangiatore?”, ripete Orso.
Mi allontano dal cerchio dei racconti fantasiosi di Peter. Ammesso che siano davvero tutti solo fantasie che lui non distingue più dalla realtà. Cerco Wendy. Se le spiego quello che mi hanno detto le fate, capirà e andrà a chiedere un passaggio verso la Terra a una fata. Subito. Qualsiasi fata è disposta a rischiare un viaggio simile, pur di non lasciare un mangiatore sull’Isola.
In cucina però Wendy non c’è. E non c’è nemmeno il solito profumino che di solito riempiva la sua ottima cucina. Il silenzio e l’assenza di fumi e odori mi lascia un po’ perplesso. Magari è arrivata troppo stanca e i Bimbi l’hanno fatta andare a dormire, rifletto e ripasso dalla sala per sgattaiolare il più attentamente possibile nella stanza da letto. Niente.
Wendy.
Nella mia mente si affollano gli scenari peggiori.
Potrebbe non aver trovato Leprotto prima che Giglio Tigrato la condannasse per il suo tradimento. A quel punto all’alba verrà scuoiata.
Potrebbe essere caduta in mare. Nella peggiore delle ipotesi è finita fra le fauci del coccodrillo o i canti delle sirene.
Potrebbe essere arrivata in qualche modo sulla terra ferma e poi persa. Anche in questo caso si spiegherebbe perché non è qui.
O peggio. I pirati l’hanno presa.

Mi mordo il labbro e non riesco a fissare lo sguardo su niente e nessuno.
Interrompere Peter mentre racconta dei suoi momenti di gloria? – No, certamente non è un’opzione. Ci resto secco e poi sì che Wendy ucciderà Peter, perché non sa un bel niente, mentre Peter non vedrà la realtà delle cose.
Nemmeno aspettare è un’opzione. Wendy mangerà tutta la fantasia e la paura che dà vita all’Isola-che-non-c’è, che lo sappia o no.

A giudicare da quello che sta raccontando ai Bimbi Sperduti, si direbbe che Wendy se la sia persino dimenticata, invece mi sorprende di nuovo: “Allora, hai chiesto alla mamma a che punto è il pranzo? – Dopo tante avventure sono affamato!”
Io rifletto un istante di mettermi in cucina e mascherare l’assenza di Wendy, ma così non risolvo per niente il problema. In qualche modo devo avere il permesso di cercarla senza che si metta lui a cercare, ma mi rendo conto che è impossibile. “Non c’è, Peter”
“Sta giocando a nascondino”, ne trae lui le somme e sorride, sollevandosi sopra tutte le nostre teste; “Chi trova per primo la mamma vince che andiamo a rubare il tesoro ai pirati!”
“Quando iniziamo?”, chiede Ciuffo Biondo.
Peter gli stropiccia i capelli facendogli cadere il suo cappuccio in pelliccia: “Subito, naturalmente”
Così schizza fuori dall’Albero dell’Impiccato e con lui scompare anche Trilli.

Zudda si Halloween - Lande Incantate

I Bimbi si girano tutti verso di me, il primo a parlare è Volpino: “Abbiamo anche noi una mamma?”, la sua faccia è un po’ disgustata.
Io sospiro e scuoto la testa: “Sì, e si chiama Wendy”, guardo Jockie; “Ricordi?”
Lui corruga la fronte, però annuisce e si rivolge a Volpino: “Andiamo insieme, così ti faccio vedere com’è una mamma”
“Preferivo fare la caccia al tesoro e basta”, sentenzia Volpino e mi guarda; “L’ho vista correre via dai pirati, di notte, mi ha detto di dirtelo”
Sinceramente non so se prenderlo sul serio.
Iniziano a formarsi squadre di due, a parte io e Peter, che siamo soli – o meglio, lui con Trilli e io da solo.

Nel caos che si crea afferro il polso a Orso. Sarà un po’ stupido, perché ha sempre bisogno che gli si spieghi tutto, però è leale. Lo tiro dietro un angolo e sussurro: “C’è un problema”
“Cos’è successo?”
“Mamma Wendy… ricordi che voleva crescere?”
“È partita per crescere?”, risponde lui e tira fuori la lingua, disgustato.
Io non mi soffermo sul gesto, in fin dei conti la penso allo stesso modo degli adulti: “Se la trovi, dillo prima a me”
“Perché?”
“Così ti aiuto. Wendy è ancora brava a nascondino”, gli spiego; “Se chiami prima me, io la trattengo mentre tu vai a dire a Peter che l’hai trovata”
“Davvero?”, i suoi occhi brillano.
Annuisco: “Però dobbiamo cercare separati, assieme a qualcun altro, così abbiamo più possibilità”
“E dove iniziamo?”
“Potrebbe essere sulla strada fra la baia dei pirati e l’accampamento indiano”, gli rivelo.
Lui mi abbraccia: “Sei davvero furbo, Ricciolo”
Io ricambio la stretta e guardo il cielo: Speriamo solo che lo sono abbastanza per evitare il peggio. Incoraggio Orso a iniziare la ricerca, lui parte subito con Morbido.

Ciuffo Biondo - L'Ombra e la tempesta - Lande IncantateIo passo di nuovo in camera e prendo il mio pugnale. Per quanto ne so, potrei averne bisogno.
Ciuffo Biondo si lancia sul suo letto senza una ragione precisa, si copre come se dovesse andare a letto, poi però salta giù e viene da me: “Non voglio cercare da solo”
“Avrei scommesso che andavi con i Gemelli”, mi sfugge.
Lui fa spallucce.
Lo prendo per mano: “Andiamo, scansafatiche, dobbiamo vincere una partita!”
“Tu sai dove andare?”
“Ho paura che non ci piacerà!”, gli anticipo ed esco dall’Albero dell’Impiccato.
Ciuffo Biondo mi segue.

(156)

Capitolo 22 - Chi cerca...
Capitolo 24.1 - ...trova
The following two tabs change content below.
avatar

SaraIE

Passa il tempo libero fra libri, carte e penna, suona in una piccola orchestra e ama tenersi impegnata giorno e notte. Studentessa sognatrice, 18enne, vive in Svizzera con la sua famiglia, le piace interpretare le voci quando legge e non ha mai abbandonato le storie di fantasia, anzi, semmai si è irrevocabilmente persa fra i boschi degli elfi, le caverne dei nani, i cieli delle fate e gli abissi delle sirene. Ma, secondo la sua filosofia, prima di fare ordine ci deve essere il caos e prima del sapersi orientare non si può fare a meno di perdersi. Non preoccupatevi se vi sembra strano quello che scrive... Proseguite che alla fine vi ritroverete 😉
avatar

Ultimi post di SaraIE (vedi tutti)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I Cookies permettono alle Lande Incantate di riconoscerti la prossima volta che tornerai a farci visita. Navigando sulle nostre pagine ci autorizzi a farne uso per rendere la tua esperienza migliore. Maggiori informazioni | Chiudi