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12. I personaggi – Parte IV

Come accennato nello scorso appuntamento, oggi chiuderemo il discorso sulla creazione dei personaggi iniziato tre settimane fa. Non ci saranno nuove informazioni riguardo a tecniche o trucchi, ma vi presenterò le tre schede dei personaggi complete di tutto quello di cui abbiamo già parlato. Sicuramente alcune informazioni saranno le stesse già esposte, ma altre sono nuove o rielaborate oppure ancora meglio organizzate.
Per coloro che approdano per la prima volta su un articolo di questa rubrica, ecco i link agli articoli precedenti che trattano i personaggi:
I Personaggi – Parte I
I Personaggi – Parte II
I Personaggi – Parte III

Rose

Dati fisici

– Corporatura minuta
– Fisico asciutto
– Carnagione olivastra
– Capelli ed occhi castano scuro
– Capelli lunghi
– Lineamenti aggraziati
– Porta un tatuaggio a forma di delfino dietro la spalla destra

Carattere

– È gentile nei modi
– In generale è prudente e riflessiva
– Non è timida, ma le è stato insegnato che la spavalderia non porta a nulla di buono
– È una sognatrice
– È determinata quando si tratta di inseguire i suoi sogni
– È generosa ed incline al sacrificio solo con le persone a cui vuole bene, in tutti gli altri casi ragiona in termini di convenienza personale o più in generale, dalla morte del padre, cerca sempre di ottenere qualcosa per la propria famiglia.

Tratti distintivi

– Quando è messa sotto pressione tende a tormentarsi le ciocche dei capelli con le dita
– Si esprime in maniera semplice vista l’istruzione di base di cui è in possesso
– Sebbene abbia vissuto in mezzo ai marinai fin da piccola, ha un gusto particolare per gli abiti femminili e per le gonne dai colori sgargianti che non lascerebbe mai in favore di un paio di pantaloni.

Informazioni importanti in suo possesso

– Avendo navigato con il padre da piccola sa orientarsi su un peschereccio e conosce alcuni trucchi del mestiere.
– Ha uno spiccato senso per gli affari, sviluppato da quando assisteva alle trattative di compravendita tenute dal padre e migliorato, dopo la sua morte, quando lei stessa ha cominciato a vendere i capi d’abbigliamento realizzati dalla madre.
– Ha visto degli alchimisti in azione, immagina cosa possano fare, ma non sa quasi nulla di questa arte.

Background

Da bambina ha studiato insieme ad i suoi coetanei presso un precettore su Aios e terminata la sua formazione di base, a dodici anni, ha iniziato a seguire il padre, Rosh, durante alcuni suoi viaggi a Saroh. Nei tre anni seguenti ha appreso alcune informazioni sulla navigazione, sulla pesca e sul commercio ed ha avuto modo di vedere in azione gli alchimisti dell’accademia che nel grande porto della città costruivano delle navi enormi in pochi giorni.
La sua vita cambia radicalmente quando, all’età di quindici anni, a causa di una violenta tempesta, la flotta di pescherecci del padre viene inghiottita dai flutti. La morte del genitore la segnerà in maniera profonda e farà nascere in lei il bisogno di rendersi utile ad ogni costo per sua madre, Eliana.
La donna, infatti, dopo la perdita del marito ha intrapreso un’attività come sarta per poter mantenere lei e la figlia e Rose, determinata a non far gravare sulle spalle della madre tutto il lavoro si è da subito impegnata nella vendita dei capi di abbigliamento e nella ricerca di nuovi clienti.
Negli ultimi cinque anni, però, gli affari sono andati lentamente peggiorando e nella ragazza è cresciuta la consapevolezza di poter fare qualcosa di più. Questa idea si è impastata al sogno di poter apprendere l’arte dell’alchimia e quindi la ragazza, in ogni momento libero, è alla ricerca di informazioni su come imparare ad usare l’alchimia per aiutare la madre.
Dal punto di vista sentimentale, Rose è legata in maniera piuttosto blanda ad un ragazzo, Josh, il figlio di un commerciante che stravede per lei. Sebbene un fidanzamento con il giovane potrebbe giovarle economicamente però, la ragazza non vuole saperne. Si è ripromessa di accettare la proposta del ragazzo solo quando sarà certa di non poter avere altro modo per risollevare le finanze familiari.
Nonostante gli impegni e le preoccupazioni però una volta a settimana, qualunque siano le condizioni metereologiche, Rose si reca sull’Artiglio dell’Orso, uno spuntone di roccia proiettato verso il mare e, stretta nel pugno una pietra azzurra, regalo di suo padre, gli racconta con il pensiero gli avvenimenti degli ultimi sette giorni, le sue paure ed i suoi sogni.

Obiettivi ed aspettative

È alla disperata ricerca di un alchimista che possa istruirla nel breve tempo per poter aiutare sua madre.

Vincent

Dati fisici

– Alto
– Capelli e barba brizzolati
– Sui cinquant’anni
– Volto squadrato dall’aria volitiva
– Occhi di colore blu intenso

Carattere

– Severo
– Le sue esperienze di vita lo hanno portato ad essere cinico e poco fiducioso nel futuro
– La determinazione giovanile ha lasciato il posto ad una più gestibile malleabilità che lo spinge ad accettare passivamente ciò che accade a patto che non si intacchi la sua situazione personale.
– In fondo all’animo è ancora una persona che odia scendere a compromessi, ma la sua passività non gli permette di ribellarsi ad essi.

Tratti distintivi

– È solito congiungere le mani dietro la schiena quando parla
– Fissa sempre negli occhi il proprio interlocutore
– In generale si esprime in maniera colta ma adegua il suo modo di parlare in base alla persona che ha di fronte
– Ha un amore per i gatti ed è solito andare in giro accompagnato da Kimi, il suo gatto, completamente bianco, con il quale intrattiene discorsi di ogni tipo spingendo chiunque lo veda a dubitare della sua sanità mentale. Tutto sommato però il gatto sembra comprendere e talvolta rispondere in maniera coerente alle domande del suo padrone.

Informazioni importanti in suo possesso

– È stato un grande alchimista
– I suoi studi sulle forze della natura gli permettono di comprendere la natura e talvolta di piegarla al suo volere

Background

Da giovane è un brillante alchimista, diplomato all’accademia, in possesso di una regolare licenza all’esercizio dell’alchimia. In pochi anni la sua intelligenza e dedizione lo hanno messo in luce agli occhi di Rothar, il suo mentore che lo ha raccomandato per la partecipazione ad un progetto di ricerca segreto presso la sede centrale dell’accademia.
Il progetto verteva sullo studio delle forze naturali e del modo in cui l’energia si trasformasse durante quei fenomeni molto potenti quali tempste, uragani o terremoti. Lo scopo ultimo dello studio era quello di riuscire a comprendere ed imbrigliare queste forze per poter impedire cataclismi e riuscire a sfruttare l’energia prodotta per altri scopi.
Con grande disappunto dei suoi colleghi, Rothar in testa, Vincent ha abbandonato il progetto quando si è reso conto che, oltre alla prevenzione dei disastri, le ricerche stavano conducendo anche alla loro creazione per impiego bellico. Vistosi ritirare la licenza e spiccare un ordine di cattura a suo carico, l’alchimista si è dato alla macchia, viaggiando in lungo ed in largo per impedire all’accademia di rintracciarlo.
Quando raggiunge Saroh, fa la conoscenza di Rosh che, senza conoscere niente di lui, lo aiuta ad evitare la cattura e lo conduce ad Aios.
Giunto sull’isola delle Terre Frammentate, Vincent si presenta come artigiano, avviando una piccola attività, tenendo nascosto l’uso dell’alchimia, non sempre con successo. Gli abitanti della zona infatti nutrono dei sospetti e qualcuno conosce il suo segreto. Purtroppo per Vincent tra queste persone è presente Morel che lo ricatta in maniera becera costringendolo a compiere atti di cui l’alchimista non va fiero.

Obiettivi ed aspettative

Nessuno. La completa passività della sua situazione fa in modo che Vincent non abbia alcuna aspettativa per il futuro se non quella di mantenere immutato il suo stato attuale.

Morel

Dati fisici

– Basso e magro
– Corporatura minuta
– Viso dal taglio allungato
– Grandi occhi neri
– Capelli corvini

Carattere

– Opportunista
– Adulatore
– Generalmente inaffidabile e bugiardo
– Avido
– Tiene oltremodo alla sua persona
– È disposto a tutto per ottenere un vantaggio personale che di solito si realizza in ingenti somme di denaro o maggiore potere politico

Tratti distintivi

– È un uomo di cultura ed il suo modo di parlare rispecchia tale situazione
– Utilizza spesso l’intercalare “amico mio” quando si rivolge in tono minaccioso o deluso a qualcuno.
– Possiede un anello d’oro con il quale giocherella continuamente

Informazioni importanti in suo possesso

– È un abile uomo politico e conosce gran parte dei punti deboli dei suoi colleghi/rivali
– Sa che Vincent è un alchimista
– Sa muoversi sia tra i politi che tra i criminali

Background

Morel fa parte di una vecchia famiglia di commercianti di Saroh. Negli anni suo padre ha accumulato ingenti ricchezze che il figlio ha messo a frutto diventando di fatto l’armatore più ricco e potente di tutte le Terre Frammentate. Possiede centinaia di imbarcazioni, grandi e piccole che solcano il mare trasportando merci di ogni tipo, garantendogli un gettito costante di denaro. In aggiunta alle attività lecite, Morel è ben posizionato nel substrato sociale legato alla criminalità. Grazie ai suoi legami con malviventi di vario genere riesce a tenere sotto controllo quasi tutti i commercianti di Saroh permettendo ai propri affari di prosperare.
Da una decina d’anni ha deciso di compiere il salto di qualità intraprendendo la carriera politica. Al momento non riveste un ruolo importante, ma dove non arriva il suo rango di consigliere aggiunto, arrivano i suoi soldi e quindi, a colpi di donazioni e minacce è in grado di controllare in maniera più o meno stabile gran parte delle attività della corte del Monàri di Saroh.
Aios per lui è solo il posto dove ha fatto costruire una grande villa che utilizza come residenza di riposo o come luogo per incontri che è meglio tenere segreti.
Qualche anno fa ha sposato, tramite matrimonio combinato, una donna molto più giovane di lui di origine nobile, una lontana cugina del Monàri. Secondo la legge, passati dieci anni dal matrimonio, anche Morel potrà fregiarsi del titolo nobiliare della consorte.
È a conoscenza del fatto che Vincent sia un alchimista e sfrutta questa informazione per ricattarlo. Dietro alla minaccia di denunciarlo all’accademia di Saroh, infatti, lo costringe a lavorare per lui e talvolta gli affida compiti ingrati come quello di utilizzare l’alchimia come mezzo di tortura per estorcere informazioni.

Obiettivi ed aspettative

L’unico obiettivo di Morel è quello di accumulare denaro e potere. Spera un giorno di poter controllare il Monàri di Saroh o, nella più rosea delle ipotesi, occupare egli stesso quella carica.

Le tre schede così riorganizzate sono idonee ad essere velocemente consultate durante la stesura delle scene del nostro romanzo. È ovvio che si tratta di “fotografie” al momento in cui la nostra storia inizia, ma che con l’incedere della narrazione alcune cose potrebbero cambiare. Tali schede, quindi si arricchiranno di nuovi dettagli e ne perderanno altri, evolvendo insieme ai personaggi.
Dal prossimo appuntamento lasceremo un po’ in disparte Rose, Vincent e Morel, per dedicarci alle relazioni interpersonali ed alle location. Quando ne avremo create un paio, poi, vi posizioneremo i nostri personaggi all’interno e cercheremo di scrivere una scena completa.
Come al solito vi saluto invitandovi a lasciare un commento per discutere degli argomenti trattati.

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11. I Personaggi - Parte III
13. Romanticismo e rapporti sentimentali
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Alessandro Zuddas

Alto, bello, forte, intelligente, affascinante, carismatico, sposta gli oggetti con il pensiero, sa volare, parla la lingua comune intergalattica ed è così dannatamente fantasioso che qualche volta confonde cioè che immagina con la realtà… diciamo spesso… anzi no! Praticamente sempre! A pensarci bene non è che sia così tanto alto, affascinante o tutte le altre doti prima esposte, ma a chi importa? Quando si possiede la capacità di creare un mondo perfetto o perfettamente sbagliato oppure ancora così realistico da poterlo sovrapporre alla realtà, perde di senso chi si è veramente e conta solo chi si desidera essere.

3 Comments

  1. avatar SaraIE ha detto:

    Approfitto di questo articolo per condividere un mio metodo molto simile e forse in alcuni casi persino fin troppo dettagliato per “fotografare” i protagonisti. Può essere utile quando le trame prevedono molti personaggi o più libri.

    Trovo sempre molto utile fare delle brevi “fotografie” ai personaggi, di solito però tendo a riassumere la storia in poche parole chiave.
    -nascita, origini
    -istruzione
    -zona in cui cresce
    -età all’inizio e alla fine del racconto
    -luoghi che vedrà/attraverserà nel corso della storia
    -persone importanti nell’infanzia
    -persone importanti quando inizia il racconto (solo nel caso non fossero le stesse persone dell’infanzia)
    -conoscenze già all’inizio del racconto
    -conoscenze durante l’avventura
    -conoscenze alla fine dell’avventura (persone che sono ancora vive e vicine al protagonista alla fine del racconto)
    -obiettivi all’inizio della storia
    -evoluzione degli obiettivi, cosa vede per cambiare il proprio modo di vedere e agire (per esempio Bilbo in “Lo hobbit” che da ingenuo e goffo diventa un diplomatico, scaltro e avventuroso hobbit)
    -come viene trascinato il protagonista nell’avventura

    Aggiungere un altro “sottotitolo” alle fotografie quando si tratta di un personaggio secondario mi sembra un buon metro per mantenere un certo ritmo nella storia. Il sottotitolo riguarda il come sono legati altri personaggi al protagonista. Per esempio: Vincent incontra/conosce Rose a partire da quando? E com’è che i loro destini si intrecciano per essere poi parte di un’azione?
    Anche se queste fotografie devono essere flessibili all’evoluzione della stesura e a eventi che inserisce continuamente una penna ispirata, trovo cosa buona mettere nella scheda qualche appunto sul futuro dei personaggi, o eventi che vorrei sviluppare nella storia, temi che vorrei i personaggi toccassero. Se poi la trama devia completamente da quei punti o diventa improbabile inserire un appunto, si può sempre eliminarlo dalla lista e vedere a che punto si è.

    Se si scrive una trilogia trovo anche utile aggiungere degli appunti di come inizia e come finisce ognuno dei libri:
    1. a) Rose prende lezioni da Vincent b) viene scoperta da Morel (?)
    2. a)… b)…
    3. …

    Okay, credo di aver scritto di nuovo una Divina Commedia… Qualche domanda per concludere:

    Secondo te è possibile prevedere se nella trama c’è materiale per un libro o più libri? E a partire da quando al più tardi pensi sia possibile capire se un libro è troppo grande e va diviso in due o più parti?

    Per esempio “Il Ciclo dell’Eredità” di Paolini prevedeva all’inizio tre libri, ma secondo me a partire dal primo era già possibile immaginare che sarebbero stati quattro libri. Paolini tuttavia fece correggere il titolo “La Trilogia dell’Eredità” solo alla stampa del terzo libro, rendendosi conto che aveva bisogno di un quarto libro per concludere la saga.

    • avatar Alessandro Zuddas ha detto:

      Inserire i dettagli aggiuntivi nelle schede sarà argomento di un articolo futuro. L’evoluzione della trama ancora non è stata contemplata al momento.

      Per rispondere alla tua domanda sul materiale a disposizione secondo me le strade percorribili sono due:
      1) Partire già con il numero di libri che compongono la storia e ripartirla in maniera bilanciata sui vari tomi. Se ad esempio ho deciso di voler scrivere una trilogia, devo avere già in mente tutta la trama e quale deve essere l’evento che termina i tre volumi. Il contenuto poi di ogni libro va dosato cercando di renderli più o meno simili
      2) Scrivere senza badare alla divisione in più libri e poi ripartire il materiale quando raggiunge una certa mole.

      Personalmente io credo che non ci sia un limite per cui un libro sia da considerarsi troppo lungo e la divisione in più volumi debba essere giustificata dalla trama. Ad esempio voglio dividere la mia trama in tre macroparti che si differenziano per i temi trattati o per un cambiamento radicale del protagonista oppure ancora perché voglio seguire meglio un filone piuttosto che l’altro. Dividere una storia solo basandosi sul numero di parole o capitoli è un metodo abbastanza discutibile.
      Considera pure che ogni parte deve terminare con un evento importante e quindi se la nostra trama prevede due grandi eventi, non vedo come sia possibile pensare di fare tre libri.

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