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10. I personaggi – Parte II

Continuiamo il lavoro iniziato nell’appuntamento della settimana scorsa.
Abbiamo già creato Rose, una semplice ragazza di vent’anni che a seguito della morte del padre ha deciso di trovare un modo per aiutare sua madre tramite l’alchimia.
Nei nostri piani però ci sono ancora due personaggi principali di cui dobbiamo scrivere il background prima di poter procedere con la caratterizzazione più nel dettaglio e si tratta di un alchimista che potrà seguire la formazione di Rose nel primo periodo ed un altro soggetto, più ambiguo che la ostacolerà.

Vincent – il maestro di Rose

Prima di poter parlare di Vincent, credo sia meglio ricordare che abbiamo precedentemente deciso che gli alchimisti necessitano di una licenza dell’accademia per poter esercitare la propria arte. Tutti coloro sprovvisti di autorizzazione vengono perseguiti.
Va anche ricordato che Aios, l’isola più grande delle Terre Frammentate, dove vive Rose è comunque relativamente piccola e conta un paio di migliaia di abitanti, per lo più appartenenti al ceto medio basso. La massima autorità sull’isola è Flinn, il capitano del minuscolo distaccamento dell’esercito che svolge servizi di polizia e mantenimento dell’ordine pubblico. Tutte le Terre Frammentate fanno parte del Monèrat meridionale dell’Impero che ha capitale Saroh e da essa prende il nome.
In questo contesto ci è quindi molto semplice inserire Vincent, un vecchio alchimista che ha abbandonato l’accademia molti anni prima e si è rifugiato su Aios, lontano dalla sfera di influenza dei suoi vecchi colleghi.
Durante la sua permanenza ad Aios, Vincent si è sempre procurato da vivere come artigiano in grado di riparare praticamente qualunque tipo di utensile, che sia esso stato di legno o di metallo. Ha sempre mantenuto un profilo basso, evitando di mostrare in pubblico l’utilizzo dell’alchimia, ciò nonostante però, le sue straordinarie competenze come riparatore hanno instillato il dubbio negli altri abitanti del borgo che in un modo o nell’altro avevano già potuto vedere in azione un alchimista. In pochi hanno la conferma che Vincent eserciti l’alchimia e tra queste persone c’è Flinn, che in cambio di qualche favore da parte del vecchio alchimista, chiude entrambi gli occhi ed evita di denunciarlo all’accademia. Anche Rosh, conosceva la verità sul conto di Vincent in quanto era stato proprio lui a condurlo su Aios molti anni prima quando l’alchimista stava cercando di lasciarsi l’accademia alle spalle.
Da giovane Vincent era stato un brillante studente dell’accademia che aveva in pochi anni superato la fase di apprendista ed aveva guadagnato a pieno titolo la licenza all’esercizio dell’alchimia. Vista la sua intelligenza fuori dal comune, il suo vecchio mentore, Rothar, gli aveva fornito una raccomandazione per consentirgli l’accesso ad uno speciale gruppo di ricerca presso la sede centrale dell’accademia. Il gruppo si occupava di studiare come l’energia presente in natura si trasformasse da una forma all’altra spontaneamente e quindi di trovare un sistema per poterla imbrigliare e controllare durante quei potenti fenomeni naturali come tempeste, trombe d’aria o terremoti.
Dopo vari anni alle prese con quegli studi però una serie di eventi negativi hanno minato le sue convinzioni e quando le ricerche si sono dimostrate valide, non solo per la prevenzione e la riduzione dei danni di questi fenomeni, ma anche per la loro creazione e quindi impiego bellico, Vincent ha deciso di tirarsene fuori, con grande disappunto dei suoi colleghi.
Vedendosi ritirata la licenza, si è dato alla macchia, girovagando per i vari Monèrat in incognito fin quando non ha incontrato Rosh al porto di Saroh e grazie a lui è riuscito a trovare un posto abbastanza isolato per nascondersi dall’accademia.
Dal punto di vista fisico è ormai un uomo anziano con i capelli e la barba brizzolati. È alto e dal fisico che un tempo doveva essere atletico ed imponente ma che l’età ha un po’ rovinato. I lineamenti squadrati del volto gli conferiscono un’aria volitiva e decisa che, unita a degli occhi di un blu intenso, incute un naturale senso di deferenza negli interlocutori.

Da questo background abbiamo quindi un valente alchimista alchimista che ha perduto la fiducia dell’accademia in seguito ad un evento traumatico: la scoperta che le sue ricerche venivano impiegate per uso bellico. Inoltre lo abbiamo legato in qualche modo alla famiglia di Rose: il debito di riconoscenza verso suo padre infatti sarà la leva grazie alla quale la ragazza lo convincerà ad iniziarla all’alchimia, nonostante sia pericoloso operare alle spalle dell’accademia.
Nel suo background abbiamo introdotto anche Flinn. Capitano della piccola guarnigione dell’isola e dal poco che abbiamo descritto, un uomo di buon senso ma incline a curare il proprio tornaconto prima di ogni altra cosa.

Morel – politico ambiguo

Per la figura ambigua e più o meno antagonista di Rose e Vincent, ho pensato di inserire un politico di Saroh che possiede sull’isola una grossa tenuta e la utilizza come residenza di riposo.
È l’unico vero ricco di Aios, per così dire. È nato sulla terra-ferma ma da sempre i traffici commerciali della sua famiglia si sono svolti nelle Terre Frammentate. È un uomo di mezza età che da una decina d’anni ha intrapreso la carriera politica a Saroh facendosi spazio a colpi di favori ed ingenti donazioni. Il Monàri di Saroh, non lo tiene in grande considerazione, visto il suo ruolo di membri aggiunto all’assemblea dei consiglieri, ma il solo far parte della classe politica gli consente di godere di una serie di privilegi e quando non è il suo rango a porlo in una situazione favorevole rispetto agli altri è il suo denaro. Un gran numero di commercianti della capitale, infatti sono sul suo libro paga oppure hanno contratto debiti con la sua famiglia. Di fatto, se volesse, potrebbe porre in essere un embargo commerciale quasi completo ad una qualunque delle isole delle Terre Frammentate.
Da un paio d’anni è riuscito ad ottenere in moglie una donna di sangue nobile, molto più giovane di lui. Si tratta di una lontana cugina del Monàri. Nulla di troppo importante, ma in accordo con la legge, tra sette o otto anni, anche Morel potrà fregiarsi del titolo nobiliare di sua moglie e quindi sfruttarlo per la sua carriera politica.
Purtroppo per Vincent, Morel sa riconoscere un alchimista e gli è bastato solo sentir parlare di lui per capire che si trattasse di un alchimista in incognito. Vista la sua innata tendenza al sotterfugio e al clientelismo, l’uomo letteralmente ricatta Vincent ventilando la possibilità di denunciarlo all’accademia di Saroh per ottenere in cambio i suoi servigi. Ogni volta che Morel si trova ad Aios quindi, il vecchio alchimista è costretto a “lavorare” per lui. Non è nemmeno tanto spiacevole: il più delle volte si tratta di realizzare opere d’arte o riparare oggetti in giro per la tenuta, ma qualche volta Vincent è stato costretto ad utilizzare l’alchimia come mezzo di tortura o intimidazione per conto del ricco signore.
Dal punto di vista fisico, Morel è basso e magro. La corporatura minuta, il taglio del volto sottile ed allungato e gli occhi neri grandi e vividi lo rendono simile ad un topo ed il paragone è molto calzante, viste tutte le sue attività al limite della legalità.

Con questo background abbiamo quindi creato un personaggio pericoloso. Sa essere invisibile ed adulatore, quando serve, ma è anche spietato e senza scrupoli in altre occasioni. Sa muoversi nella politica ed ha “amici potenti” che lo aiutano, sia perché gli sono realmente amici, sia perché lui, in qualche modo, li tiene in pugno. È molto importante sottolineare che tiene in pugno anche Vincent e questa situazione è una di quelle che potenzialmente portano ad eventi irreversibili. Abbiamo da un lato il vecchio alchimista, che ha lasciato l’accademia quando si è reso conto dell’uso errato della sua arte e dall’altro un uomo che lo costringe ad usare l’alchimia per scopi altrettanto errati. Non appena Vincent avrà un motivo per ribellarsi che lo faccia uscire da questa sua fase di torpore, la rottura sarà inevitabile. Faremo in modo che Rose sia questo motivo.

Per oggi ci fermiamo qui, sebbene sia un articolo un po’ più corto del solito. Ritengo che non sia il caso di intraprendere il prossimo argomento e lasciarlo a metà, quindi ci rivediamo la prossima settimana con tutti i consigli riguardo la rifinitura della caratterizzazione: modi di muoversi, modi di parlare, tic e vezzi.

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9. I personaggi - Parte I
11. I Personaggi - Parte III
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Alessandro Zuddas

Alto, bello, forte, intelligente, affascinante, carismatico, sposta gli oggetti con il pensiero, sa volare, parla la lingua comune intergalattica ed è così dannatamente fantasioso che qualche volta confonde cioè che immagina con la realtà… diciamo spesso… anzi no! Praticamente sempre! A pensarci bene non è che sia così tanto alto, affascinante o tutte le altre doti prima esposte, ma a chi importa? Quando si possiede la capacità di creare un mondo perfetto o perfettamente sbagliato oppure ancora così realistico da poterlo sovrapporre alla realtà, perde di senso chi si è veramente e conta solo chi si desidera essere.

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