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Low Fantasy

Non essere così preoccupato, non è la fine del mondo – non ancora.
The Rider, “Il risveglio delle ombre” di S. Cooper (film 2007)

Sono in ritardo con l’articolo, fa niente. Non ci crollerà mica il mondo addosso per questo *faccina che fa l’occhiolino*.
Scherzi a parte, oggi parleremo del Low Fantasy, visto spesso come l’opposto del High Fantasy, ma che, riguardandolo nei dettagli, non è davvero facile da distinguere. Ci sono sfumature grigie fra il confine dei due generi principali del fantasy… sfumature grigie che però sono il nucleo del Low Fantasy, mentre il High Fantasy ci dà confini precisi e ci mette di fronte alle scelte: destra o sinistra? – Perché nello stare al centro, nel High Fantasy, si fa la fine di Gollum fra le fiamme del Monte Fato, se rendo l’idea. Qui, nel Low fantasy, invece abbiamo sempre la possibilità di stare con un piede su un lato e l’altro da un’altra parte – possiamo farlo finché ne siamo capaci e la situazione ce lo permette.

Low Fantasy - Lande IncantateRipartiamo allora con la nostra lista di caratteristiche e cerchiamo di farci strada senza perderci nella nebbia.

Il protagonista del Low Fantasy…

• È spesso un antieroe (per esempio Dubhe, ladra con addestramento da assassina in Le guerre del Mondo Emerso)
• Scopre che le due schiere non hanno né torto né ragione a scontrarsi (Morgana in Le nebbie di Avalon)
• Ha pochi amici e tende ad allontanarli, sostenendo di essere un lupo solitario.
• Prende le sue decisioni, ma non si unisce a nessuno. (Sempre Morgana in Le nebbie di Avalon quando vede suo figlio e suo fratello uccidersi a vicenda)

Ambientazione

L’ambiente nel Low fantasy è denso di intrighi e tranelli, un po’ come lo Sword and Sorcery che ne è un sottogenere.

  • • Può trovare luogo in un mondo del tutto inventato (Eragon), in un mondo parallelo (Le cronache di Narnia) oppure nel nostro mondo in una specie di comunità segreta (esempio dal Low fantasy: Il risveglio delle ombre).
  • • E’ molto più realistico del High Fantasy:
    • o Basta solo un piccolo elemento fantastico, tipo il sacro Graal o i filtri d’amore (Tristano e Isotta).
    • o Il protagonista non ha poteri straordinari, anche se ha un dono particolare (in Il risveglio delle Ombre Will sente la presenza dei Segni).
    • o Il protagonista deve fronteggiare spesso se stesso, più che i buoni o cattivi, per trovare la sua strada.
      • – Per esempio Paige nella serie televisiva Streghe è mezza strega e mezzo angelo bianco, volete dirmi per caso che sia un’identità facile da gestire psicologicamente?
      • – Riagganciandoci al fantasy orientale, in quasi tutte le serie dei Digimon e specialmente in La leggenda di Korra (seguito di Avatar, la leggenda di Aang) c’è il tema della luce e delle tenebre e nonostante combattano e vincano sempre, i protagonisti giungono sempre alla conclusione che non potranno mai distruggere in definitiva il male. Perché tanto più è radiosa la luce, più il buio diventa fitto. Quindi i protagonisti sanno di aver vinto una battaglia, ma sanno che un giorno saranno di nuovo al punto da capo.

Trama

E’ difficile dare una trama generale per il Low fantasy. All’inizio delle sue origini storiche dicevano che avesse, al confronto del High Fantasy, uno stile di scrittura molto più semplice e fluido, ma capirete bene che dopo Lo hobbit di Tolkien è un po’ difficile agganciarci a questa definizione. Io direi che per definire il Low Fantasy bisogna andare a caccia degli antieroi e seguire la loro storia sin dal principio, proprio come Morgana in Le nebbie di Avalon. Partiamo tutti pensando di scoprire un grande odio verso Artù, e invece lei lo considerava davvero suo fratello e soffriva a vederlo dominato dalla moglie.
Ginevra gli chiese aiuto una volta e Morgana glielo concesse, avvertendola però che potevano esserci degli “effetti collaterali”, come li chiameremmo noi. Chiaro che quando gli “effetti collaterali” hanno fatto effetto, Ginevra di certo non è stata del tutto contenta.
Insomma: il Low Fantasy cerca di dare una nuova luce ai personaggi che per tradizione abbiamo imparato a fuggire o persino a detestare, facendoci notare che la vita non è solo giorno o solo notte, ma anche tutte le sfumature dell’alba e del tramonto.

Per la prossima puntata:
Dark Fantasy
Fantasy comico

(1636)

Fantasy fiabesco e orientale
High Fantasy e sottogeneri - Riassunto
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SaraIE

Passa il tempo libero fra libri, carte e penna, suona in una piccola orchestra e ama tenersi impegnata giorno e notte. Studentessa sognatrice, 18enne, vive in Svizzera con la sua famiglia, le piace interpretare le voci quando legge e non ha mai abbandonato le storie di fantasia, anzi, semmai si è irrevocabilmente persa fra i boschi degli elfi, le caverne dei nani, i cieli delle fate e gli abissi delle sirene. Ma, secondo la sua filosofia, prima di fare ordine ci deve essere il caos e prima del sapersi orientare non si può fare a meno di perdersi. Non preoccupatevi se vi sembra strano quello che scrive... Proseguite che alla fine vi ritroverete 😉
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